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Palermo - picchiata sul tram mentre tenta di difendere un cane, donna finisce al pronto soccorso

News Redazione -

E' accaduto a Palermo, dove una donna ha cercato di difendere un cucciolo di cane maltrattato. Cerca di difendere un cucciolo di cane, ma il proprietario l’aggredisce. Il tutto è capitato su un mezzo pubblico della linea 2 a Palermo. "Si trovava sul tram quando ha notato un uomo che sbatteva violentemente per terra un cucciolo di cane che aveva con sé", racconta la cugina della vittima a LiveSicilia."Lei è intervenuta chiedendogli di lasciarlo stare, di darlo a lei piuttosto che fargli del male, ma lui ha continuato ad inveire contro il cucciolo che teneva al guinzaglio, sferrando poi un forte calcio all'addome a mia cugina e buttandola giù sui binari quando il tram si è fermato. A quel punto è scappato e ha fatto perdere le sue tracce".Nel frattempo è stata avvisata la polizia, ma l’uomo non è stato individuato. La donna è poi andata al pronto soccorso per farsi curare e visitare. A rendere ancora più amare la storia l’indifferenza delle persone a bordo del tram: "Nessuno a bordo è intervenuto per difendere lei o il cane, tutti fermi a guardare. Soltanto una ragazza di colore l'ha aiutata dopo l’aggressione e per la descrizione alle forze dell’ordine. Eppure voleva soltanto mettere al sicuro quel cane e adesso piange disperata. Un episodio raccapricciante vorremmo tanto che questa persona venisse rintracciata proprio per prenderci cura del cucciolo".

Kira, il cane dallo sguardo più bello: è lei la vincitrice del concorso fotografico di palan

News Redazione -

E' Kira, una meticcia sarda di Gonnesa (Cagliari) ad aver vinto la prima edizione del concorso fotografico cinofilo organizzato dalla Palan Artisti.Gonnesa è paese in provincia di Cagliari: cinquemila anime, il comune è famoso per le sue miniere (in buona parte dismesse), per alcuni importanti siti archeologici e per il suo mare cristallino. Non solo: ora può vantare anche di avere Kira, cioè il cane con il sorriso più bello d'Italia. E' questa meticcia sarda ad aver vinto la prima edizione del concorso fotografico cinofilo organizzato dalla Palan artisti (che si occupa di immortalare gli animali in tutti i loro aspetti ritraendoli) dal tema "Tutto in uno sguardo". Al concorso hanno partecipato 980 cani di tutte le regioni italiane. Il concorso ha decretato che Kira, una cagnolina con un pesante maltrattamento alle spalle, è la vincitrice con i voti del web: ben 3600 mi piace. Si è aggiudicata anche il voto giuria, scelta per l'occasione su 1500 fotografie. Dietro al suo sorriso, come detto, c'è una storia di maltrattamenti: era stata ritrovata legata con un cavo elettrico e le venivano spente le sigarette nella pelle. Dopo una terapia di reintroduzione e grazie al suo nuovo proprietario Alessio Boi, Kira si è integrata benissimo con la sua nuova famiglia anche dal punto di vista sociale. Ha partecipato anche a dei concorsi cinofili di bellezza, dove ha sempre preso il primo posto sia in Francia che in Italia (a Pisa è stata eletta meticcio dell'anno per via della la sua storia che ha commosso tutti). Oltre al titolo italiano grazie al concorso "Tutto in uno sguardo", Kira verrà omaggiata di un quadro ritratto, che verrà donato all'ospedale microcitemico di Cagliari per regalare un sorriso ai bimbi che stanno male.Kira e alessio sono stati nominati coppia esempio dalla stampa italiana dopo questo bellissimo gesto. Naturalmente al di là dei premi vinti si vuole lanciare un messaggio per dire no ai maltrattamenti sui cani.

Unità cinofile da soccorso: il rapporto tra cane e uomo

Addestramento Redazione -

Cosa sono le unità cinofile? Vediamo insieme di fare un quadro generale sulle unità cinofile di soccorso. Spesso abbiamo sentito parlare dei cani da soccorso, cioè quelli che aiutano le forze dell’ordine o che insieme al proprio conduttore, che spesso è un volontario, si adoperano per ritrovare persone disperse. Ma vediamo insieme di fare un quadro generale su queste unità cinofile di soccorso. Le unità cinofile sono costituite dal team Uomo-Cane che, lavorando insieme, prendono parte ad operazioni di soccorso per la localizzazione di persone di persone disperse che possono essere sia in superfice che sepolte sotto le macerie. Quando si parla di unità cinofile quindi dobbiamo ricordare che non parliamo solo del cane ma anche del suo conduttore. Non necessariamente il conduttore è anche il padrone del cane ma per certi versi è preferibile. Questo perché il rapporto tra cane e conduttore è molto stretto e la fiducia che uno ripone sull’altro deve essere massima. Il rapporto di fiducia motiva il cane nel lavoro e lo aiuta a superare stress e fatica. Si lavora in condizioni spesso difficili e il cane deve lavorare libero.  Inoltre, e questo è un punto fondamentale, il conduttore deve conoscere profondamente il proprio cane. Deve conoscerne il carattere, la preparazione e le possibili reazioni.Unità cinofile da soccorso: quali cani vengono utilizzati? Prima di tutto il cane parte del team di una unità cinofila da soccorso deve essere un soggetto sano, di taglia media, robusto e con doti caratteriali ben definite quali la socievolezza, la docilità e un buon temperamento.Deve essere, inoltre, un cane vivace e giocoso. La prontezza di risposta agli stimoli e agli ordini, la mancanza di comportamenti aggressivi verso altri cani e verso le persone, la capacità di superare le esperienze negative sono fondamentali e, soprattutto, il cane deve possedere una buona tempra che gli consenta di non temere il fuoco, l’acqua e il materiale sconnesso. Non importa che sia un cane con pedigree o un meticcio, che sia maschio o femmina e non ci sono grosse limitazioni sulla razza, ovviamente tenendo conto che non può essere un cane troppo piccolo, perché non sopporterebbe la fatica, o troppo grosso, perché potrebbe avere difficoltà nei movimenti e nella resistenza. Nonostante non ci vi siano limitazioni sulle razze ve ne sono alcune che si sono dimostrate particolarmente adatte. Tra queste abbiamo il Labrador Retriever, il Pastore Tedesco e il Golden Retriever.Unità cinofile da soccorso: l’addestramento del team L’addestramento di una unità cinofila di soccorso inizia prima di tutto con un corso di obbedienza con cui il conduttore impara a gestire e controllare il proprio cane. Ai conduttori, inoltre, vengono invece fornite nozioni di orientamento, di primo soccorso e di psicologia dell’emergenza e del disperso. Il metodo di addestramento si basa sul gioco e sul rinforzo positivo. Il cane viene premiato ogni qualvolta esegue un comportamento desiderato. In principio le unità cinofile lavorano da sola. Cane e padrone insieme apprendono a lavorare in coppia. Successivamente vengono introdotte delle distrazioni. Obiettivo di questa seconda fase è che il cane impari a lavorare con il suo conduttore ignorando le distrazioni (persone, cani, odori e altro ancora) Successivamente c’è la fase della palestra. In questa fase si impara a superare gli ostacoli. Il conduttore deve guidare il cane e il cane deve fidarsi di lui. Con gli esercizi della palestra il cane viene preparato all’impiego operativo. Infine abbiamo la fase della ricerca. In questa fase si lavora sempre in collaborazione ma qui è il cane ad essere protagonista maggiore, poiché è a lui che spetta questa parte dell’operazione. Si metterà in pratica in questa fase la tecnica del “cono d’odore”. Il cane verrà addestrato a trovare il disperso utilizzando il cono d’odore che viene rilasciato dal corpo umano.  Seguendo le indicazioni del suo conduttore inizia a fiutare l’aria e segue le tracce d’odore fino all’umano avvisando poi il conduttore del ritrovamento attraverso l’abbaio.

Il cane aron è morto: "il suo corpo non ha retto"

News Redazione -

Il pitbull Aron, tragicamente bruciato vivo dal suo proprietario a Palermo, è deceduto nonostante gli intensi sforzi per salvarlo. Aron ha subito ustioni su oltre l'80% del suo corpo, che alla fine si sono rivelate fatali. "Pur avendo lottato coraggiosamente fino all'ultimo, il suo corpo non ha resistito", hanno comunicato dalla Lega Anti Vivisezione (LAV). "Fortunatamente, Aron è passato a miglior vita senza soffrire, grazie alle cure antidolorifiche a cui era stato sottoposto", hanno aggiunto.La notizia della morte di Aron è stata confermata dalla LAV, l'organizzazione che aveva preso in carico il cane, ottenendone l'affidamento dal Tribunale. Aron è morto in una clinica veterinaria di Palermo, dove era stato ricoverato dopo l'attacco subito martedì scorso."Dalla clinica ci hanno informato che Aron non ce l'ha fatta. Nonostante la sua lotta, il suo corpo non ha retto", hanno riferito dalla LAV di Palermo. "Aron è morto in pace, grazie alle cure antidolorifiche. Noi della LAV siamo stati con lui fino all'ultimo e ora continuiamo a chiedere giustizia per lui, affinché il suo aggressore paghi per le sue azioni", hanno dichiarato dall'organizzazione.Nonostante le speranze e gli sforzi dei medici, le condizioni di Aron erano estremamente gravi fin dal suo arrivo in clinica. Le fiamme avevano causato danni severi ai suoi organi interni.Il pitbull era stato legato a un palo e dato alle fiamme dal suo proprietario, un uomo di 46 anni senza fissa dimora, vicino al Giardino Inglese a Palermo. L'uomo, denunciato dalla polizia, aveva occupato abusivamente l'area e ha rischiato il linciaggio. Dopo l'incidente, i proprietari del terreno hanno organizzato lo sgombero dell'area.La LAV, per proteggere Aron e per evitare il suo trasferimento in una clinica convenzionata con il Comune, ritenuta troppo rischiosa dai veterinari, aveva richiesto il sequestro preventivo del cane e la custodia giudiziaria per coprire tutte le spese veterinarie e il suo mantenimento. Sfortunatamente, nonostante tutti gli sforzi, Aron non è sopravvissuto. Cane bruciato vivo, sindaco Palermo: "Pronti a costituirci parte civile" "La speranza di questi giorni si è spenta stanotte con la terribile notizia della morte di Aron. Non ci sono parole per descrivere un gesto totalmente folle provocato da una singola persona, se non esprimere la piena condanna e l'assoluta intollerabilità verso qualsiasi maltrattamento nei confronti di un animale. Per tali ragioni, il Comune è pronto a costituirsi parte civile in questa drammatica vicenda", lo ha affermato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, dopo la notizie della morte del Pitbul. "Grazie all'azione di attivisti e associazioni, oggi la sensibilità nei confronti degli animali è diversa rispetto al passato e voglio sottolineare l'impegno di chi si è prodigato per soccorrere e curare Aron, esempi da tenere a mente anche da parte delle istituzioni che devono proseguire lo sforzo a tutela degli animali". ha aggiunto Langella."Aron è morto. Dopo atroci sofferenze inflitte da un uomo è andato via. Ora vogliamo giustizia, la pena per chi uccide un animale va dai due mesi ai due anni. Troppo lieve. Serve rivedere la legge, la crudeltà verso gli animali è un chiaro segno di problemi sociali e relazionali, collegata alla violenza contro altri uomini" afferma la consigliera della Dc al Comune di Palermo, Viviana Raja, aggiungendo: "I cittadini ci chiedono di fare qualcosa in merito, purtroppo sfugge dalle nostre competenze. Noi possiamo continuare a lavorare per gli animali fornendo a Palermo tutti i regolamenti sul benessere animale di cui è sprovvista. Il nostro impegno andrà in quella direzione"."Un gesto di estrema crudeltà perpetrato contro un essere vivente. Aron, il cucciolo legato ad un palo e bruciato vivo dopo giorni di agonia ci ha lasciati questa mattina" ha dichiarato la consigliera di Fratelli d'Italia, Teresa Leto, aggiungendo: "È imperativo promuovere campagne di sensibilizzazione per educare la comunità sui diritti degli animali e sulle conseguenze legali dei loro maltrattamenti. I diritti riconosciuti agli animali misurano il grado di civiltà di una società. Non possiamo tollerare atti di barbarie come quello subito da Aron e insisteremo affinché la giustizia sia fatta e si adottino misure concrete per prevenire futuri episodi simili".

cane da salvataggio terranova

Cane da salvataggio terranova: ecco perchè è speciale

News Redazione -

Il cane da salvataggio Terranova, una razza di grande taglia proveniente dall'isola di Terranova in Canada, è stato storicamente impiegato dai pescatori locali per diverse mansioni marittime, come il recupero delle reti e il salvataggio di individui in pericolo in acqua.Questi cani, con una storia che risale almeno al 1700, sono presumibilmente discendenti dei Mastini e dei cani da pastore portoghesi. Nel tempo, la razza ha acquisito fama mondiale per la sua lealtà, intelligenza e forza. Si crede che il Terranova sia nato dall'incrocio di varie razze portate sull'isola dai coloni europei, con alcuni esperti che suggeriscono una parentela con il Labrador Retriever, anch'esso originario della stessa area. Le caratteristiche del cane da salvataggio Terranova Le prime mostre canine con esemplari di Terranova risalgono al 1800, e da allora la razza ha guadagnato ampio riconoscimento e stima a livello globale. Questi cani hanno un'altezza alla spalla compresa tra 63 e 71 cm e un peso tra 45 e 70 kg. La loro struttura robusta è completata da una muscolatura forte e un manto lungo, denso e idrorepellente, che li protegge dal freddo e dall'umidità. Il loro pelo può essere nero, bianco, marrone o grigio, spesso con macchie bianche.Il Terranova ha un volto dall'espressione gentile e acuta, con occhi ovali di colore marrone scuro o ambra. Le orecchie, di media grandezza e pendenti, sono posizionate in alto sulla testa. La testa è grande e robusta, con un muso corto e quadrato e una mascella forte. Il collo muscoloso conduce a spalle larghe e inclinate, sostenendo un torace ampio e profondo.Le sue zampe sono dritte e robuste, con ossa solide e articolazioni flessibili, permettendo movimenti eleganti e potenti. I piedi sono larghi e ben imbottiti, con dita arcuate e una membrana interdigitale che agevola il nuoto. La coda è lunga e si assottiglia verso la punta, portata orizzontalmente o leggermente curva verso l'alto in movimento.Il manto del Terranova è distintivo, contribuendo sia alla sua bellezza che alla sua funzionalità. Il pelo è lungo, denso e leggermente ondulato, con un sottopelo morbido che fornisce protezione dal freddo e dall'umidità. Impermeabile, il manto permette al cane di nuotare e lavorare in acqua senza problemi. La sua manutenzione richiede attenzione regolare per prevenire nodi e mantenere la salute della pelle e del pelo. Perchè è indicato per nuotare e salvare le persone Le caratteristiche fisiche del Terranova sono il risultato di una selezione naturale e adattamento alle condizioni ambientali dell'isola di Terranova. La sua forza, resistenza e abilità nel nuoto lo rendono un eccellente cane da lavoro e da soccorso, mentre la sua imponente presenza e aspetto maestoso lo hanno reso un simbolo nel mondo cinofilo.In sintesi, il Terranova è una razza canina affascinante e unica, con una storia ricca e un'eredità di lavoro e fedeltà che continua a incantare gli amanti dei cani in tutto il mondo. Le sue qualità fisiche e il suo temperamento amorevole e protettivo lo rendono un ottimo animale domestico per molte famiglie, a condizione che ci sia impegno nella sua cura, addestramento e benessere generale.Se stai pensando di accogliere un Terranova nella tua vita, considera queste informazioni per assicurarti di poter fornire l'amore, il sostegno e l'attenzione necessari per una vita lunga e felice insieme. I Terranova sono cani versatili e adatti a una varietà di attività e sport, sia in acqua che su terra. Tra le discipline più adatte a questa razza spicca il salvataggio in acqua, che sfrutta le loro capacità natatorie e la loro forza fisica. Questo sport, che può essere praticato sia a livello amatoriale che professionale, consiste nel salvare persone o oggetti dall'acqua, partecipando a competizioni e dimostrazioni.

Come scegliere la razza giusta per il tuo cane

Curiosità Redazione -

La decisione di accogliere un cane nella propria famiglia è un passo importante. Non si tratta solo di adottare un animale, ma di aprire le porte di casa ad un nuovo membro della famiglia, un compagno che richiederà amore, attenzione e cura. Una delle decisioni più cruciali in questo percorso è scegliere la razza giusta. Come fare per assicurarsi di scegliere correttamente? In questo articolo analizzeremo tutti gli aspetti di cui tenere conto per fare una scelta consapevole. I criteri per scegliere il cane più adatto a te Quando si valuta di prendere un quattro zampe, è necessario considerare alcuni fattori fondamentali per non commettere errori molto ricorrenti. Oltre che sul nostro sito, dove trovi tutte le schede sulle varie razze, ti segnaliamo un altro portale dove puoi reperire informazioni sulle diverse razze di cani: Amicidicasa.itDi seguito ecco una lista di elementi da valutare, fermo restando che adottare è sempre la scelta migliore e che non bisogna curarsi troppo della razza. Stile di vita Assicurati che la razza del cane si adatti al tuo stile di vita. Se sei una persona attiva che ama passare tempo all'aperto, potresti optare per una razza più energetica come il Border Collie o il Labrador. Se invece sei una persona casalinga, razze come il Bulldog o lo Shih Tzu potrebbero essere più adatte. Spazio disponibile Considera lo spazio che hai a disposizione. Grandi cani necessitano di spazi maggiori, non solo in casa ma anche all'esterno per muoversi liberamente. Adottare un husky se si vive in un monolocale non sarebbe certo saggio! Allergie Alcune razze sono note per essere "ipoallergeniche" (ad esempio i Maltesi e tutta la famiglia dei Bichon), il che potrebbe essere benefico se qualcuno in famiglia soffre di allergie. Tempo e impegno Alcune razze richiedono maggiore attenzione, esercizio fisico e grooming rispetto ad altre. Assicurati di avere il tempo e la disponibilità necessari. Esperienza con cani Se è la prima volta che hai un cane, potresti optare per razze note per essere pazienti e facili da addestrare. I Golden Retriever sono un ottimo esempio di cagnoloni più semplici da educare. Età e salute della famiglia Considera le esigenze dei membri della tua famiglia. Alcune razze sono più adatte ai bambini, mentre altre potrebbero essere perfette per gli anziani. Cosa evitare prima di scegliere? Sicuramente ci sono tutta una serie di cose da non fare. Una di queste è non basarsi solo sull’aspetto: è facile lasciarsi sedurre dalla bellezza di un cucciolo, ma è fondamentale considerare il carattere e le esigenze della razza. In questo senso, i media hanno fatto più danni del previsto: film, serie tv e social possono dipingere un’immagine distorta di certe razze. Bisogna fare diverse ricerche e informarsi da fonti attendibili.E non va sottovalutato l’impegno. Un cane richiede tempo, energie e risorse. Non adottare basandoti su un impulso, ma rifletti bene sul tuo impegno a lungo termine. Non decidere frettolosamente: prenditi tutto il tempo necessario. Visita rifugi, parla con allevatori, consulta veterinari e professionisti del settore (addestratori ed educatori cinofili in primis) prima di prendere una decisione. Conclusioni Scegliere il cane giusto richiede riflessione e ricerca. Assicurati di considerare tutti gli aspetti della tua vita e di quella del cane per garantire una convivenza armoniosa e felice. E, last but not least, lasciati anche guidare dal cuore: non sempre è necessario guardare alla razza o al pedigree. Ci sono tanti cani abbandonati nei canili e nei rifugi che aspettano solo una famiglia generosa che si prenda cura di loro.

perchè il cane non vuole uscire dalla cuccia

Perchè il cane non vuole uscire dalla cuccia: cause e soluzioni

Comportamento Redazione -

Scopriamo le ragioni del perchè il cane non vuole uscire dalla cuccia e come affrontare il problema con amore e pazienza.I cani sono noti per il loro entusiasmo nel correre all'aperto, annusare nuovi odori e godersi il sole. Tuttavia, può capitare che il vostro fedele amico a quattro zampe, improvvisamente, mostri una forte resistenza a uscire dalla cuccia.Questo comportamento può destare preoccupazione nei proprietari, ma è importante ricordare che i cani possono avere motivi validi per il loro rifiuto. In questo articolo, esploreremo le possibili ragioni dietro questa situazione e forniremo alcune soluzioni per aiutare il vostro cane a superare questa fase. Perchè il cane non vuole uscire dalla cuccia: il problema dietro al rifiuto Quando il cane non vuole uscire dalla cuccia, può essere frustrante e motivo di confusione per i proprietari. Il problema potrebbe manifestarsi con il cane che tira il guinzaglio indietro, rifiutandosi di uscire dalla sua "tana", o addirittura nascondendosi ancora di più quando si prende il guinzaglio.Questo comportamento può essere tanto sconcertante quanto inaspettato, soprattutto se il vostro cane era sempre stato entusiasta delle passeggiate in precedenza. Capire le possibili cause dietro questa resistenza è essenziale per affrontare il problema in modo efficace. Le possibili cause Ci possono essere diverse ragioni per cui un cane rifiuta di uscire dalla cuccia. Andiamo a scoprire le cause principali che potrebbero sottendere a questa problematica. Paura o trauma Il cane potrebbe aver vissuto un'esperienza negativa durante una passeggiata precedente, come un incontro sgradevole con un cane aggressivo o un forte rumore spaventoso. Questo potrebbe aver creato una paura associata alle uscite. Problemi di salute I cani possono provare dolore o disagio fisico che rende scomodo per loro camminare o stare all'aperto. In questi casi, il cane potrebbe evitare le uscite per evitare ulteriore disagio. Ambiente sconosciuto Un cambio di ambiente, come un trasloco in una nuova casa o un viaggio in un luogo diverso, può rendere il cane insicuro e restio a uscire. Separazione da un compagno Se il cane ha vissuto a lungo con un compagno animale o umano che ora non c'è più, potrebbe essere in lutto e avere difficoltà ad affrontare le uscite senza la sua presenza rassicurante. Possibili soluzioni Superare la resistenza del cane a uscire richiede comprensione, pazienza e un approccio positivo. La riabilitazione graduale può essere una buona prima soluzione. Se il problema è legato a un trauma o paura, si può procedere con una riabilitazione graduale, esponendo il cane a situazioni esterne in modo controllato e positivo. Premiarlo con cibo o carezze quando si comporta in modo rilassato all'esterno può aiutare a creare associazioni positive.Creare un ambiente sicuro risulta sicuramente un altro modo di alleviare questo atteggiamento. Se il vostro cane si sente insicuro in un ambiente sconosciuto, assicuratevi che il suo spazio domestico sia confortevole e familiare. Aggiungete i suoi giocattoli preferiti e, se possibile, lasciate aperte le finestre in modo che possa osservare l'esterno senza sentirsi obbligato ad uscirne.Infine, se sospettate che il cane possa avere problemi di salute, è fondamentale portarlo dal veterinario per una visita completa. Il trattamento delle condizioni mediche sottostanti potrebbe aiutare a ripristinare la voglia di uscire. Conclusioni Il rifiuto del cane di uscire di casa può essere una sfida, ma comprendere le ragioni dietro questo comportamento è il primo passo per affrontare il problema. Con amore, pazienza e l'aiuto del vostro veterinario, potrete aiutare il vostro amico peloso a ritrovare il piacere delle passeggiate all'aria aperta e a godersi ogni momento trascorso insieme.Ricordate che ogni cane è un individuo unico, quindi ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. Ascoltate il vostro cane, rispettate i suoi bisogni e siate sempre pronti a offrire sostegno quando ne ha bisogno.

epilessia nel cane

L'epilessia nel cane: come il cbd può aiutare

Salute del cane Redazione -

L'epilessia è una condizione neurologica che colpisce milioni di persone e animali in tutto il mondo, tra cui i nostri amici a quattro zampe. Nel corso degli ultimi anni, il CBD (cannabidiolo) è emerso come una possibile alternativa naturale ai farmaci tradizionali per il trattamento dell'epilessia nei cani. In questo articolo, esploreremo come il CBD può aiutare i cani affetti da epilessia e quali sono le evidenze scientifiche a sostegno di questa affermazione. Cos'è il CBD e come funziona? Il cannabidiolo (CBD) è uno dei principali composti presenti nella pianta di cannabis, che ha dimostrato di avere numerosi effetti benefici sulla salute. A differenza del THC, il CBD non ha effetti psicoattivi e, quindi, non provoca l'alterazione dello stato mentale associata alla marijuana.Il CBD agisce sul sistema endocannabinoide del corpo, un sistema di recettori e neurotrasmettitori responsabili della regolazione di molte funzioni fisiologiche, tra cui l'attività cerebrale. Il sistema endocannabinoide è composto da recettori cannabinoidi, endocannabinoidi prodotti dall'organismo e enzimi che li degradano. Quando il CBD interagisce con questi recettori, può influenzare diverse funzioni cerebrali, tra cui l'attività epilettica. Il sistema endocannabinoide nei cani Anche i cani possiedono un sistema endocannabinoide, simile a quello degli esseri umani. Questo sistema è responsabile della regolazione di vari processi fisiologici, tra cui l'appetito, il dolore, l'umore e il sonno. I cannabinoidi presenti nella cannabis, come il CBD, possono interagire con questo sistema e produrre diversi effetti sul corpo e sul cervello del cane.Per quanto riguarda l'epilessia nei cani, si è scoperto che il sistema endocannabinoide può svolgere un ruolo nella regolazione dell'attività neuronale e nella riduzione delle convulsioni. Infatti, i cannabinoidi come il CBD possono interagire con i recettori endocannabinoidi e influenzare l'attività cerebrale, compresa l'attività epilettica. Studi scientifici sull'efficacia del CBD nell'epilessia canina Lo studio americano e la riduzione delle crisi epilettiche Un interessante studio sulla riduzione delle crisi epilettiche nei cani a seguito della somministrazione di CBD si è svolto tra il 2016 e il 2017 negli Stati Uniti, sotto la guida dell'Università del Colorado. I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel 2019 sulla rivista Journal of the American Veterinary Medical Association.In questo studio, sono stati scelti due gruppi di cani. Al primo gruppo è stato somministrato olio di CBD per una durata di dodici settimane, mentre al secondo gruppo è stato somministrato un placebo. Tutti i cani hanno comunque ricevuto il solito trattamento farmacologico a cui erano abituati, e i proprietari dei cani del gruppo CBD non sapevano che ai loro animali veniva somministrato del cannabidiolo.I risultati hanno mostrato che l'olio di CBD aveva portato ad una riduzione dell'89% delle crisi epilettiche nei cani trattati. Inoltre, più CBD assumevano i cani, più le crisi si riducevano, il tutto senza pericolosi effetti collaterali causati dai farmaci tradizionali come barbiturici, bromuro di potassio o antinfiammatori. Lo studio giapponese su tre cani epilettici Un altro studio sull'efficacia del CBD nel trattamento dell'epilessia canina è stato condotto nel 2019 presso la Yamazaki University of Animal Nursing di Tokyo. In questo studio, tre cani epilettici sono stati selezionati per ricevere olio di CBD per circa otto settimane: un Labrador di tre anni, un Chihuahua di dieci anni e un Papillon di undici anni.I risultati dello studio hanno mostrato che in due cani su tre si è osservata una diminuzione delle crisi convulsive. Il Papillon, invece, non ha avuto alcun miglioramento in termini di numero di crisi. Tuttavia, anche lui è risultato più calmo e tranquillo e con un appetito migliore.Questi studi, pur necessitando di ulteriori approfondimenti, rappresentano un importante passo avanti nel dimostrare scientificamente gli effetti del CBD nel trattamento dell'epilessia e dell'ansia nei cani. I numeri sull'epilessia canina e come viene curata L'epilessia nei cani ha un'incidenza che va dallo 0,5 al 5,7%, a seconda della razza di appartenenza. La medicina tradizionale tratta l'epilessia con barbiturici (come il fenobarbitale) o altri farmaci della famiglia dei tranquillanti e anticonvulsivanti (come levetiracetam, zonisamide ed altri).Tuttavia, l'uso prolungato di questi farmaci può causare numerosi effetti collaterali negativi sull'organismo del cane, così come per gli esseri umani. In questi casi, l'olio di CBD come EU4DOG. potrebbe rappresentare una soluzione efficace ed alternativa per il trattamento dell'epilessia nei cani. Il CBD nel trattamento dell'ansia nei cani Oltre all'epilessia, il CBD è stato anche studiato per il suo potenziale nel trattamento dell'ansia nei cani. L'ansia è un problema comune tra i cani, e può essere causata da una serie di fattori, come l'abbandono, l'isolamento o l'esposizione a rumori forti come tuoni o fuochi d'artificio.Il CBD agisce sul sistema endocannabinoide del cane, che, come abbiamo già visto, è coinvolto nella regolazione di molte funzioni fisiologiche, tra cui l'attività cerebrale e l'umore. In questo modo, il CBD può aiutare a ridurre l'ansia e lo stress nei cani, migliorando la loro qualità di vita. L'uso del CBD in pratica: consigli e precauzioni Se si decide di utilizzare il CBD per il trattamento dell'epilessia o dell'ansia nei cani, è importante seguire alcune precauzioni e consigli per garantire l'efficacia e la sicurezza del trattamento:Consultare sempre il veterinario prima di iniziare a somministrare il CBD al proprio cane. Il veterinario potrà fornire consigli personalizzati in base alle condizioni di salute specifiche dell'animale e ai farmaci eventualmente già in uso. Scegliere un prodotto di qualità, preferibilmente formulato specificamente per gli animali. È importante che il prodotto abbia una bassa concentrazione di THC, in quanto dosi elevate di questa sostanza possono essere tossiche per i cani. Iniziare con un dosaggio basso e aumentare gradualmente in base alla risposta dell'animale al trattamento. Prestare attenzione agli eventuali effetti collaterali e consultare il veterinario in caso di dubbi o problemi. Monitorare attentamente l'animale durante il trattamento e segnalare qualsiasi cambiamento nel comportamento o nei sintomi al veterinario.In conclusione, il CBD rappresenta una promettente opzione di trattamento naturale per l'epilessia e l'ansia nei cani. Tuttavia, è importante seguire le raccomandazioni del veterinario e utilizzare il CBD in modo responsabile per garantire la salute e il benessere dei nostri amici a quattro zampe.

Ansia da separazione del cane

L'ansia da separazione del cane: sintomi e rimedi

Comportamento Redazione -

Ansia da separazione del cane: cos'è e come si può curare Uno dei motivi per cui più di frequente i padroni degli amici a quattro zampe si rivolgono ad un esperto in problemi comportamentali è la cosiddetta ansia da separazione del cane. Si tratta di una vera e propria patologia, un disturbo del comportamento che può interessare cani di ogni età o razza. L’ansia da separazione del cane si manifesta quando il nostro fedele amico è costretto a restare lontano dal padrone o comunque dalle sue figure di riferimento; ecco così che, ad esempio, quando uscite per andare al lavoro, il vostro cane, abitualmente dolce, giocherellone e mansueto, si “trasforma” in un uragano domestico, distruggendo tutto ciò che trova alla sua portata, abbaiando furiosamente o raspando porte e muri, come volesse aprirsi una via di fuga. Se al vostro ritorno stentate a riconoscere casa vostra e ogni volta dovete fare la conta dei danni, molto probabilmente il vostro cane soffre di ansia da separazione! Eh sì, perché bisogna aver ben chiaro che per il cane è una vera e propria sofferenza, una tortura quotidiana, come dimostrano i molteplici segnali che identificano inequivocabilmente questo problema: una volta rimasto solo il cane cade in uno stato di ansia, che si manifesta di solito entro la prima mezz’ora di assenza del padrone.Questo si può trasformare in un vero e proprio attacco di panico, che dà origine a tutta una serie di sintomi o reazioni incontrollate:tachicardia (accelerazione del battito cardiaco); respirazione accelerata; salivazione eccessiva; depressione; agitazione motoria: ad esempio correre nervosamente da una parte all’altra della casa; urinazione incontrollata: fare pipì dappertutto e più volte, anche nell’arco di un periodo di tempo ristretto; autolesionismo: leccarsi insistentemente in uno stesso punto, procurandosi delle escoriazioni; iniziare a rosicchiare mobili e a ridurre in brandelli divani, tende, tappeti, sfogando l’ansia distruttrice su qualsiasi oggetto della casa; abbaiare, ululare o piangere insistentemente per ore; raspare pavimento, porte, muri, fino talvolta a spezzarsi le unghie o a ferirsi; rifiutare il cibo che gli viene offerto e mangiare solo dal padrone; mostrare eccessive manifestazioni di gioia al vostro rientro.Molte volte le avvisaglie dell’ansia di separazione nel cane iniziano già quando il padrone è ancora in casa, ma tutti i suoi movimenti fanno capire al quattrozampe che sta per uscire. Il cane incomincia a girargli attorno in stato di agitazione e, a volte, tenta anche di trattenerlo fisicamente dall’andar via, afferrandogli i pantaloni con i denti o frapponendosi tra lui e la porta d’ingresso.Ansia da separazione del cane: le cause Ci sono alcune razze in un certo senso più predisposte di altre a sviluppare ansia da separazione, come tutti i cani caratterizzati da un forte attaccamento al padrone (Dobermann e molossoidi in genere, cani da conduzione di greggi), così come i cuccioli che sono stati tolti troppo prematuramente alla madre; nella maggior parte dei casi però la causa inconsapevole dell’ansia da separazione del cane siamo proprio noi padroni. Molto spesso, ricoprendo il nostro cane di coccole continue, dispensando premi anche quando non dovuti e non richiesti, tenendolo sempre in braccio, non facciamo altro che diminuire l’autostima del cane e contemporaneamente accrescere a dismisura il senso di dipendenza che l’animale ha nei nostri confronti. Un atteggiamento iperprotettivo verso il nostro cane può solo danneggiarlo, perché quando non siamo con lui, il nostro fedele amico si sentirà letteralmente sperso e insicuro e da lì nascerà la sua sindrome di ansia da separazione. Si dice spesso che i cani abbandonati, presi dai canili, sono più inclini a sviluppare questo problema: è vero fino ad un certo punto, perché spesso siamo noi umani a indurre in loro l’ansia da separazione. Consci dell’infelice passato del nostro nuovo amico, lo ricopriamo di attenzioni a volte morbose, pensando di “ripagarlo” in un certo senso dell’amore che non ha avuto in precedenza, ma inneschiamo in questo modo nel cane quel processo di totale dipendenza da noi, che nel momento in cui ci allontaniamo da lui, lo indurrà effettivamente a temere che anche noi lo stiamo abbandonando.Ansia da separazione del cane: cosa fare Se il vostro cane è affetto da ansia di separazione la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un professionista del settore, un esperto di comportamento canino, perché non tutti i cani rispondono agli stessi trattamenti ed è necessario quindi intraprendere un percorso mirato sulla soggettività del cane – e anche del padrone, visto che si tratta proprio di un problema nella relazione tra cane e padrone.Ma come curare o prevenire l'ansia da separazione del cane? Ecco alcuni comportamenti utili: ABITUARE IL CANE A STARE DA SOLO GRADUALMENTE: Iniziate quando è ancora cucciolo a lasciarlo in casa da solo, prima per brevi periodi, per poi andare gradualmente aumentando la durata della vostra assenza (allontanatevi per 10 minuti, poi per un quarto d’ora e così via). Soprattutto all’inizio rimanete nelle vicinanze, in modo da rientrare prima che il cane inizi a dare segni di ansia da separazione; così capirà che non lo state abbandonando, ma che ritornerete sempre da lui. LASCIATE AL CANE I SUOI SPAZI: anche quando siete in casa col vostro cane non state sempre morbosamente “appiccicati” a lui e viceversa: ogni tanto potete anche rimanere in stanze diverse, prendendovi un po’ di spazio per entrambi; non significa che vi amiate di meno… NON FATELO ANNOIARE: spesso la noia accentua l’ansia da separazione del cane. Quando uscite potete lasciare al cane dei giocattoli anti-stress, giochi d’intelligenza che lo terranno occupato diminuendo la sua frustrazione, oppure, prima di lasciarlo in casa da solo, portatelo a fare una passeggiata, a giocare al parco con altri cani, in modo che sfoghi la propria energia e arrivi più tranquillo e sereno al momento della separazione. MANTENETE UN CERTO “CONTEGNO”: prima di andare via comportatevi naturalmente, senza ricoprirlo di eccessive attenzioni e, quando rientrate, se il vostro cane vi riempie di festeggiamenti eccesivi, ignoratelo finché non si calma: solo allora potrete salutarlo adeguatamente.

Artrosi del cane

Artrosi del cane: sintomi, rimedi e cure naturali

Salute del cane Redazione -

Artrosi nel cane: sintomi L’ artrosi del cane è una malattia che provoca la progressiva disgregazione delle cartilagini che rivestono le estremità delle articolazioni. È una patologia degenerativa, che peggiora con l’avanzare dell’età del cane ed è pertanto tra le più diffuse nel cane anziano. L’innalzamento dell’aspettativa di vita anche per i nostri amici a quattro zampe infatti ha inevitabilmente comportato l’aumento dell’incidenza delle malattie legate all’invecchiamento, come appunto l’artrosi del cane, che ha ultimamente registrato un aumento pari a quasi il 40%. Ciò ha portato la pratica clinica a concentrarsi sempre maggiormente sullo studio di questa patologia, soprattutto da parte dell’ortopedia veterinaria. Si è visto così che l’ artrosi del cane non comporta soltanto la degenerazione della cartilagine, ma compromette tutta l’articolazione, provocando l’alterazione dell’osso che si trova immediatamente sotto alla cartilagine (subcondrale), la formazione di speroni ossei (osteofiti), l’infiammazione della membrana di tessuto che riveste le superfici articolari (sinoviale), oltre ad una perdita di tono muscolare. I sintomi dell' artrosi del cane sono individuabili anche dal proprietario, il quale  può notare tutta una serie di segni che denotano che il cane avverte dolore, che è poi l’elemento più caratteristico e invalidante dell’artrosi, come:difficoltà nella deambulazione: il cane cammina con gli arti irrigiditi oppure assume un’andatura anomala, ondeggiando il bacino o barcollando; pigrizia: il cane appare svogliato, non vuole camminare, perde il suo entusiasmo per la passeggiata quotidiana, si rifiuta di salire le scale o compiere movimenti repentini; il cane tende a spostare il peso del corpo sulle zampe anteriori (perché spesso sono gli arti posteriori i più colpiti dalla malattia) e ad incurvare la schiena, nel tentativo di avvertire meno dolore; quando staziona in piedi il cane talvolta tiene le zampe posteriori unite, perdendo l’equilibrio e cadendo lateralmente; il cane trascorre molto tempo sdraiato, perché quella è la posizione in cui non avverte o avverte meno dolore; se si toccano gli arti doloranti, il cane tende a lamentarsi o a reagire ringhiando, perché non vuole essere avvicinato, per timore di sentire dolore.Artrosi del cane: come diagnosticarla I comportamenti del cane sopra riportati, opportunamente segnalati dal proprietario al veterinario, possono fornire un’importante indicazione capace di orientare alla diagnosi dell’artrosi nel cane. Il veterinario procederà con un’accurata visita e attraverso la manipolazione potrà individuare le articolazioni che causano dolore al cane, quindi maggiormente interessate dalla malattia. Sottoponendo poi l’animale a radiografia si potrà avere la certezza della diagnosi e vedere qual è il livello di progressione della patologia nelle articolazioni interessate. Artrosi del cane: rimedi Il trattamento dell’artrosi nel cane può variare da soggetto a soggetto, in base sia alla gravità della malattia sia alla presenza di altre eventuali patologie concomitanti, che sommandosi all’artrosi, possono peggiorare i sintomi e il decorso della malattia, come la displasia dell’anca, patologia ortopedica che interessa maggiormente alcune razze predisposte. Va detto che ad oggi non esiste una cura risolutiva per l’ artrosi del cane, ma una serie di trattamenti mirati a diminuire i sintomi, alleviare il dolore e migliorare la qualità di vita dell’animale, come la somministrazione di FANS (antinfiammatori non steroidei). Negli ultimi anni però la tendenza è quella di approcciarsi all’ artrosi del cane con un atteggiamento olistico, che valuti la malattia nella sua globalità: pertanto si è posto molto l’accento sulla prevenzione, attraverso l’uso di condroprotettori, integratori che svolgono un’azione protettiva sulla cartilagine, contrastando l’insorgere del processo artrosico. Importante anche il controllo del peso, mediante un’alimentazione adeguata: se il cane è in sovrappeso infatti andrà a gravare maggiormente sulle articolazioni, peggiorando gli esiti della malattia. Anche il movimento costante va considerato tra le misure preventive e di mantenimento: se un’intensa attività fisica è sconsigliata perché può accelerare l’infiammazione delle articolazioni, un po’ di esercizio giornaliero è raccomandato per contrastare la perdita di tono muscolare e mantenere l’elasticità dei legamenti. Artrosi nel cane: le cure naturali più efficaci Accanto alle terapie farmacologiche spesso sono di aiuto i rimedi naturali: le cure naturali più efficaci sono quelle della fitoterapia, omeopatia ed omotossicologia. Da sottolineare anche gli effetti benefici dell’agopuntura.  La fitoterapia è un'ottima scelta, che può aiutare il nostro pet attraverso la somministrazione di alcuni prodotti come:Ribes Nigrum: ha una importante funzione antinfiammatoria. Pinus Montana: dà forza alle ossa e alle cartilagini. Vitis Vinifera: rinvigorisce le piccole articolazioni.Per attenuare il dolore e riparare le cartilagini danneggiate dall’artrosi, particolarmente utili sono:Curcuma longa: antidolorifico molto indicato per attenuare le infiammazioni articolari. Artiglio del diavolo. Glucosamina, per la salute della cartilagine.Ancora si può somministrare linfa di betulla, funzionale sia per prevenire che curare i dolori articolari. Artrosi del cane: rimedi omeopaticiRhus toxicodendron 6CH, per aiutare il cane a riprendere il movimento. Bryonia 6CH, per tranquillizzarlo. Arnica compositm e Led compositum, ottimo per contribuire alla disinfiammazione.

Terranova nero sdraiato sull'erba, razza di cane grande e affettuosa

Terranova, il cane del profondo nord

Alessandro DT -

Benvenuti nel fantastico mondo del Terranova cane! In questo articolo, scoprirete tutto ciò che c'è da sapere su questa razza affascinante e imponente.Pronti a conoscere il carattere dolce e protettivo di questi giganti buoni? Vi parleremo del loro temperamento, delle loro origini e della loro storia. Ma non solo: vi forniremo anche consigli preziosi su come prendervi cura del vostro Terranova, dalla sua alimentazione alle sue esigenze di esercizio fisico e salute.Inoltre, esploreremo insieme le caratteristiche fisiche uniche che rendono il Terranova una razza così speciale e apprezzata. Vi sorprenderete di quanto siano adatti a svolgere svariate attività, tra cui il salvataggio in acqua e la terapia con gli animali.Il cane Terranova ha molto da offrire, e siamo certi che leggendo il nostro articolo vi innamorerete di questa razza, se non lo avete già fatto.Introduzione al Terranova caneOrigine e storia Caratteristiche fisicheTemperamento e carattere del Terranova Comportamento generale Interazione con bambini e altri animali Intelligenza e addestrabilitàCura del TerranovaAlimentazione Toelettatura e pulizia Esercizio fisico Salute e problemi comuniAddestramento del TerranovaTecniche di addestramento Socializzazione e comportamento Attività e sportCome scegliere un cucciolo di TerranovaSelezione dell'allevatore Cosa cercare in un cuccioloCane Terranova: prezzo e allevamenti Conclusioni Domande frequentiIntroduzione al Terranova caneOrigine e storia Il Terranova cane è una razza canina di grandi dimensioni originaria dell'isola di Terranova, in Canada. Questi cani sono stati utilizzati per secoli dai pescatori locali per tirare le reti, salvare persone in difficoltà in acqua e compiere altre attività legate al mare. La loro storia risale almeno al XVIII secolo e si ritiene che abbiano discendenza dai Mastini e dai cani da pastore portoghesi. Nel corso degli anni, la razza ha guadagnato popolarità in tutto il mondo grazie alle sue notevoli doti di fedeltà, intelligenza e forza.L'origine del Terranova è avvolta nel mistero, ma si pensa che sia il risultato di incroci tra diverse razze importate in Terranova dai coloni europei. Alcuni studiosi ritengono che il Terranova sia imparentato con il Labrador Retriever, un'altra razza canina originaria della stessa regione. Le prime esposizioni canine che presentavano Terranova risalgono al XIX secolo, e da allora la razza ha ottenuto grande riconoscimento e apprezzamento a livello internazionale. Caratteristiche fisiche Il Terranova è un cane di grande stazza, con un'altezza al garrese tra i 63 e i 71 centimetri e un peso compreso tra i 45 e i 70 kg. La sua corporatura massiccia è equilibrata da una muscolatura potente e da un pelo lungo, fitto e impermeabile che gli consente di resistere al freddo e all'umidità. Il colore del mantello può essere nero, bianco, marrone o grigio, e talvolta presenta macchie bianche sul petto, sulla punta della coda e sui piedi. Viso Il viso del Terranova è caratterizzato da un'espressione dolce e intelligente, con occhi di forma ovale e di colore marrone scuro o ambra. Le orecchie sono di dimensioni medie, pendenti e attaccate alte sulla testa. La testa è ampia e massiccia, con un muso corto e quadrato, e una mascella forte e ben sviluppata. Il collo è robusto e muscoloso, e si unisce a delle spalle larghe e inclinate che sostengono un torace profondo e ampio. Zampe Le zampe del Terranova sono dritte e forti, con un'ossatura solida e articolazioni flessibili che gli permettono di muoversi con eleganza e potenza. I piedi sono larghi e ben imbottiti, con dita arcuate e membrana interdigitale che facilitano il nuoto. La coda è lunga, spessa alla base e si assottiglia verso la punta, portata orizzontalmente o leggermente ricurva verso l'alto quando il cane è in movimento. Mantello Il mantello è uno degli aspetti più distintivi della razza, contribuendo alla sua bellezza e funzionalità. Il pelo è lungo, fitto e leggermente ondulato, con un sottopelo morbido e lanoso che offre protezione dal freddo e dall'umidità. Il mantello è impermeabile, permettendo al Terranova di nuotare e lavorare in acqua senza problemi. La sua cura richiede una certa dedizione da parte del proprietario, poiché è necessario spazzolarlo regolarmente per evitare la formazione di nodi e per mantenere la pelle e il pelo sani. Altre caratteristiche In generale, le caratteristiche fisiche del Terranova sono il risultato di una selezione naturale e di un'evoluzione adattativa alle sfide ambientali dell'isola di Terranova. La sua forza, resistenza e capacità di nuotare lo rendono un eccellente cane da lavoro e da soccorso, mentre la sua imponente stazza e il suo aspetto maestoso lo hanno reso un'icona nel mondo cinofilo.In conclusione, il Terranova è una razza canina affascinante e unica, con una storia ricca e un'eredità di lavoro e lealtà che continua a stupire gli amanti dei cani di tutto il mondo. Le sue caratteristiche fisiche e la sua indole amorevole e protettiva lo rendono un animale domestico ideale per molte famiglie, purché si sia disposti a dedicare tempo e impegno alla sua cura, all'addestramento e al benessere generale. Se stai considerando di accogliere un Terranova nella tua vita, tieni presente tutte queste informazioni per assicurarti di essere pronto a offrirgli l'amore, il sostegno e l'attenzione di cui ha bisogno per vivere una vita lunga e felice al tuo fianco. Carattere del Terranova caneComportamento generale Il comportamento generale del Terranova è caratterizzato da una grande dolcezza e affabilità. Si tratta di un cane estremamente socievole, che si adatta perfettamente alla vita familiare. La loro innata capacità di relazionarsi con gli esseri umani li rende particolarmente inclini a stabilire legami profondi e duraturi con i propri padroni e con gli altri membri della famiglia. Anche in presenza di bambini e di altri animali, il Terranova è in grado di mostrare un'eccezionale pazienza e tolleranza, il che ne fa un compagno ideale per le famiglie di ogni tipo. Nonostante la loro mole possa intimorire, in realtà questi cani sono noti per la loro natura pacifica e tranquilla, che li rende piacevoli compagni di vita. Interazione con bambini e altri animali L'interazione del Terranova con bambini e altri animali è generalmente molto positiva. Grazie alla loro pazienza e tolleranza, questi cani sono in grado di relazionarsi in modo eccellente con i più piccoli, diventando spesso i loro migliori amici e compagni di giochi. Inoltre, il Terranova è solitamente amichevole anche con altri cani e animali domestici, purché sia stato opportunamente socializzato fin da cucciolo. Per garantire un'armoniosa convivenza tra il Terranova e gli altri animali, è fondamentale introdurli gradualmente e sotto supervisione, in modo da evitare eventuali tensioni o conflitti. Intelligenza e addestrabilità I cani della razza Terranova sono noti per la loro intelligenza e la capacità di apprendimento. Sono cani estremamente desiderosi di compiacere i loro padroni e, grazie alla loro intelligenza e al loro temperamento docile, risultano essere relativamente facili da addestrare. È importante, tuttavia, iniziare l'addestramento e la socializzazione il prima possibile, preferibilmente fin da cuccioli, per evitare che si sviluppino cattive abitudini o comportamenti indesiderati. Un'educazione coerente e basata sul rinforzo positivo aiuterà il Terranova a diventare un cane equilibrato, ben educato e felice Cura del Terranova Alimentazione Un'adeguata alimentazione è fondamentale per mantenere il Terranova cane in buona salute. È importante fornire loro un'alimentazione bilanciata e di qualità, tenendo conto delle loro specifiche esigenze in termini di:età peso livello di attivitàIn genere, i Terranova richiedono una dieta ricca di proteine, grassi e carboidrati complessi, con un apporto calorico adeguato al loro fabbisogno energetico. Optare per cibi di alta qualità, sia secchi che umidi, è essenziale per garantire un'alimentazione corretta e completa.Per assicurarsi che il Terranova riceva tutti i nutrienti di cui ha bisogno, è consigliabile consultare un veterinario o un esperto in nutrizione animale per definire il piano alimentare più adatto alle sue esigenze. È importante prestare particolare attenzione alle dosi e alle frequenze dei pasti, evitando sovralimentazione o carenze nutrizionali. Un'alimentazione corretta contribuirà non solo a mantenere il cane in forma, ma anche a prevenire problemi di salute legati a una dieta scorretta, come obesità, problemi articolari e disturbi digestivi. Toelettatura e pulizia Il mantello del Terranova richiede una toelettatura regolare per mantenere la sua bellezza e salute. È consigliabile:spazzolare il cane almeno due o tre volte alla settimana per evitare la formazione di nodi e ridurre la perdita di pelo pulire regolarmente le orecchie tagliare le unghie controllare la presenza di parassiti come pulci e zecche.La toelettatura è un'ottima occasione per instaurare un legame più profondo con il proprio cane, oltre a permettere di controllare il suo stato di salute generale.Per la pulizia delle orecchie, è consigliabile utilizzare prodotti specifici e seguire le indicazioni del veterinario per evitare infezioni o irritazioni. Anche la cura dei denti è importante: è possibile utilizzare spazzolini e dentifrici appositamente studiati per i cani, oltre a prevedere una dieta che favorisca la salute dentale. Infine, il bagno periodico (non troppo frequente) con uno shampoo specifico per la razza aiuterà a mantenere il pelo pulito, morbido e lucente. Esercizio fisico Nonostante la loro mole, i Terranova sono cani piuttosto attivi e necessitano di regolare esercizio fisico per mantenere la loro forma fisica e il benessere psicologico. È importante offrire loro passeggiate quotidiane e occasioni di gioco, preferibilmente in un'area recintata dove possano correre liberamente e in sicurezza. Grazie alle loro origini, i Terranova amano nuotare e questa può essere un'ottima attività da proporre loro. L'esercizio fisico contribuisce a prevenire problemi di salute legati al sovrappeso e all'obesità e favorisce un comportamento equilibrato e sereno.Le attività fisiche possono variare in base all'età e alle condizioni di salute del cane. Per i cuccioli e i cani anziani, è preferibile prevedere passeggiate più brevi e giochi meno intensi, adattando l'esercizio alle loro capacità e necessità. Inoltre, è fondamentale prestare attenzione alle condizioni climatiche: durante le giornate più calde, è consigliabile evitare di sottoporre il cane a sforzi eccessivi e fornire sempre acqua fresca a disposizione.Oltre alle classiche passeggiate e nuotate, il Terranova cane può trarre beneficio da attività come l'agility, l'obedience, il dog dancing e il canicross. Queste discipline non solo aiutano a mantenere il cane in forma, ma stimolano anche la sua mente e rafforzano il legame con il padrone. Salute e problemi comuni Il Terranova è generalmente una razza robusta e sana, ma come tutti i cani di grande taglia, può essere soggetto a specifici problemi di salute. Tra questi, si annoverano la displasia dell'anca e del gomito, la torsione gastrica, la cardiomiopatia dilatativa e alcuni disturbi oculari. Per prevenire e identificare precocemente eventuali problemi, è fondamentale portare il cane regolarmente dal veterinario per controlli e vaccinazioni.La displasia dell'anca e del gomito è una malformazione articolare che può causare dolore e limitare la mobilità del cane. La diagnosi precoce e un intervento adeguato possono migliorare notevolmente la qualità della vita. La torsione gastrica è un'emergenza medica che richiede un intervento immediato: è importante conoscere i sintomi e agire tempestivamente in caso di sospetto. La cardiomiopatia dilatativa è un disturbo cardiaco progressivo, per cui è essenziale effettuare controlli periodici e seguire le indicazioni del veterinario per gestire al meglio la patologia.Per ridurre il rischio di problemi di salute, è importante seguire una corretta alimentazione, garantire un'adeguata attività fisica e sottoporre il Terranova a visite veterinarie regolari. Inoltre, è fondamentale acquistare cuccioli da allevatori responsabili e affidabili, che effettuino test genetici e controlli sanitari per assicurare la salute e il benessere dei loro cani.In sintesi, l'attenzione all'alimentazione, alla toelettatura, all'esercizio fisico e alla salute sono aspetti fondamentali per garantire al cane una vita lunga, felice e in forma. Con la giusta cura e dedizione, il Terranova sarà un compagno fedele e affettuoso, in grado di offrire amore e protezione a tutti i membri della famiglia. Addestramento del Terranova  Tecniche di addestramento L'addestramento del Terranova deve basarsi su metodi positivi e rinforzi, come l'uso di lodi, premi e giochi. È importante essere coerenti e pazienti nell'addestramento, in quanto questi cani apprendono meglio in un ambiente sereno e amorevole. Ricordati di non utilizzare metodi punitivi, in quanto possono avere effetti negativi sul rapporto con il tuo cane e sul suo apprendimento. L'addestramento basato sul rinforzo positivo è il metodo più efficace e rispettoso per insegnare al tuo Terranova comportamenti corretti e obbedienza.Durante le sessioni di addestramento, è fondamentale stabilire una comunicazione chiara e comprensibile con il tuo cane, utilizzando comandi brevi e semplici. Mantenere un tono di voce calmo e assertivo è essenziale per trasmettere sicurezza e autorità senza intimidirlo. Inoltre, è importante premiare immediatamente il cane quando esegue correttamente un comando, per rafforzare il comportamento desiderato e incoraggiare la sua ripetizione.Per ottenere risultati ottimali, è consigliabile programmare sessioni di addestramento brevi ma frequenti, evitando di stancare o annoiare. Iniziare l'addestramento fin da cucciolo è fondamentale per instaurare fin da subito buone abitudini e prevenire comportamenti indesiderati. Inoltre, considera l'opportunità di rivolgerti a un addestratore professionista per ricevere supporto e consigli specifici per il tuo cane. Socializzazione e comportamento La socializzazione è fondamentale per garantire un comportamento equilibrato e sicuro nei confronti delle persone, degli altri cani e degli animali in generale. È importante esporre il cucciolo a diverse situazioni, luoghi e persone fin dai primi mesi di vita, per abituarlo a diverse esperienze e stimoli. Inoltre, partecipare a corsi di addestramento e socializzazione in gruppo può essere molto utile per insegnare al cane a comportarsi correttamente in presenza di altri cani e persone.La socializzazione precoce è essenziale per prevenire timidezza, paura o aggressività nei confronti di situazioni, persone o animali sconosciuti. Un buon modo per esporre il tuo Terranova a vari stimoli è portarlo a passeggio in ambienti diversi, come parchi, aree commerciali o eventi canini, sempre prestando attenzione al suo benessere e al suo livello di stress. Ricorda di elogiare e premiare il tuo cane quando mostra comportamenti adeguati e confidenti, per rafforzare il suo equilibrio emotivo e la sua sicurezza. Attività e sport I Terranova sono cani versatili e si adattano bene a diverse attività e sport, sia acquatici che terrestri. Tra le discipline più adatte a questa razza, si annoverano il salvataggio in acqua, l'agility, il drafting (tiro di carretti) e l'obbedienza avanzata. Queste attività non solo aiutano a mantenere il cane in forma fisica, ma contribuiscono anche al suo benessere mentale e al rafforzamento del legame con il padrone.Il salvataggio in acqua è un'attività particolarmente adatta ai Terranova, che sfrutta le loro innate doti di nuotatori e la loro forza fisica. Questo sport consiste nel recupero di persone o oggetti dall'acqua e può essere praticato a livello amatoriale o professionale, partecipando a competizioni e dimostrazioni.L'agility è un altro sport adatto ai Terranova, che mette alla prova le loro abilità di coordinazione, velocità e obbedienza. Questa disciplina prevede il superamento di una serie di ostacoli, come salti, tunnel e passerelle, guidati dal padrone. Nonostante la loro mole, i Terranova possono eccellere in questa attività, dimostrando una notevole agilità e destrezza.Il drafting, o tiro di carretti, è un'attività tradizionale praticata dai Terranova, che sfrutta la loro forza e resistenza. In questa disciplina, il cane viene addestrato a tirare un carretto o un altro tipo di carico, spesso partecipando a competizioni e raduni. È importante assicurarsi che il cane sia in buona forma fisica e che il carico sia adeguato al suo peso e alle sue capacità, per evitare di sovraccaricarlo.L'obbedienza avanzata è un'ulteriore attività che può essere praticata con il tuo Terranova, che mette alla prova le sue capacità di autocontrollo, disciplina e apprendimento. In questo sport, il cane deve eseguire una serie di esercizi complessi e precisi, come il camminare al fianco del padrone, il sedersi e il coricarsi su comando, e il recupero di oggetti. Questa attività può essere molto gratificante sia per il cane che per il padrone, migliorando la comunicazione e il legame tra di loro.In conclusione, la pratica di attività e sport con il tuo Terranova è un ottimo modo per mantenerlo in forma, stimolare la sua mente e rafforzare il vostro legame. Scegliere l'attività più adatta al tuo cane e alle tue esigenze può rendere l'esperienza ancora più piacevole e appagante, contribuendo al benessere e alla felicità del tuo fedele amico a quattro zampe. Come scegliere un cucciolo di Terranova  Selezione dell'allevatore Scegliere un allevatore responsabile e affidabile è fondamentale quando si decide di acquistare un cucciolo di Terranova. Un buon allevatore si preoccupa della salute e del benessere dei suoi cani e cuccioli, effettua i test genetici necessari per identificare eventuali problemi ereditari e fornisce tutte le informazioni e il supporto necessari ai futuri proprietari. Per trovare un allevatore affidabile, è consigliabile rivolgersi a club e associazioni di razza, chiedere consigli ad amici o esperti del settore e visitare personalmente l'allevamento per valutare le condizioni in cui vivono i cani e cuccioli. Cosa cercare in un cucciolo Quando si sceglie un cucciolo di Terranova, è importante osservare il suo comportamento e le sue interazioni con gli altri cuccioli e le persone. Un cucciolo sano e ben socializzato sarà curioso, giocherellone e affettuoso. Presta attenzione ai segni di ansia o aggressività, in quanto potrebbero indicare un'inadeguata socializzazione o problemi comportamentali.È inoltre importante controllare che il cucciolo sia stato sottoposto alle vaccinazioni e alle visite veterinarie di routine e che provenga da genitori testati per le principali malattie ereditarie della razza. Chiedi all'allevatore di mostrarti i certificati dei test genetici e le cartelle cliniche dei genitori, così come la documentazione relativa al cucciolo stesso.Un cucciolo di Terranova dovrebbe avere un aspetto sano, con occhi luminosi e vivaci, un manto pulito e lucido e una buona conformazione fisica. Un allevatore responsabile sarà in grado di rispondere a tutte le tue domande riguardo alla salute, alla socializzazione e all'addestramento del cucciolo e ti fornirà consigli e assistenza anche dopo l'acquisto.L'acquisto di un cucciolo richiede una ricerca accurata e una selezione attenta dell'allevatore e del cucciolo stesso. Dedicando il tempo necessario a questo processo, aumenterai le possibilità di accogliere nella tua famiglia un cane sano, equilibrato e felice, pronto a condividere con te una vita di affetto, lealtà e gioia. Cane Terranova: prezzo e allevamenti Il costo di un cucciolo di Terranova ben allevato parte da almeno 1500 euro. Nonostante le sue dimensioni imponenti, non è particolarmente costoso da mantenere, poiché non ha bisogno di grandi quantità di cibo. Tuttavia, è importante sottolineare che il Terranova è un cane molto socievole che soffre la solitudine e ama la compagnia di persone o di altri animali, in quanto non è un cane indipendente.Sebbene abbia origini lontane, il Terranova in Italia è molto noto e amato. Il sito dell'Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI) elenca oltre 40 strutture in tutto il territorio nazionale dedicate all'allevamento di questa razza. Ad esempio, ci sono nove allevamenti in Piemonte, sei in Lombardia e quattro in Emilia-Romagna, solo per citarne alcuni.Poiché il Terranova appartiene alla categoria dei cani molossoidi, potresti essere interessato anche ad altre razze simili, come:Alano Boxer Bulldog inglese Bullmastiff Cane Corso Cane da montagna dei Pirenei Pastore del Caucaso Cane da pastore dell’Asia centrale Cane di San Bernardo Dogo argentino Dogue de Bordeaux Leonberger Mastiff Mastino napoletano Mastino spagnolo Rottweiler Shar Pei TosaConclusioni Il Terranova è un cane affettuoso, protettivo e intelligente, ideale per famiglie con bambini e amanti degli animali. La sua cura richiede attenzione all'alimentazione, alla toelettatura e all'esercizio fisico, oltre a un addestramento basato su metodi positivi e rinforzi. Scegliere un cucciolo da un allevatore responsabile e informarsi sulle sue caratteristiche e necessità è fondamentale per garantire una convivenza serena e felice con questa splendida razza. Domande frequentiIl Terranova è adatto a vivere in appartamento? Sì, il Terranova può adattarsi alla vita in appartamento purché gli vengano garantite sufficienti opportunità di esercizio fisico e di socializzazione all'esterno. Quanto vive un Terranova? L'aspettativa di vita media del Terranova è di circa 8-10 anni, anche se alcuni esemplari possono vivere più a lungo con una corretta cura e attenzione alla salute. Il Terranova perde molto pelo? Sì, il Terranova ha un mantello fitto e lungo che perde regolarmente, soprattutto durante i periodi di muta. È importante spazzolare il cane regolarmente per ridurre la perdita di pelo e mantenere il mantello in buone condizioni. Il Terranova è un buon cane da guardia? Il Terranova non è un cane da guardia nel senso tradizionale del termine, in quanto non è naturalmente aggressivo o territoriale. Tuttavia, la sua mole imponente e il suo istinto protettivo nei confronti della famiglia possono scoraggiare eventuali intrusi. Qual è il livello di energia del Terranova? Il Terranova ha un livello di energia medio-alto, il che significa che richiede un'adeguata quantità di esercizio quotidiano per rimanere in forma e soddisfatto. Tuttavia, non è un cane iperattivo e può adattarsi anche a uno stile di vita più tranquillo, purché gli vengano garantite le opportunità di esercizio e stimolazione necessarie. Come si comporta il Terranova in presenza di altri animali domestici? Il Terranova è generalmente molto tollerante e gentile con gli altri animali domestici, soprattutto se è stato adeguatamente socializzato fin da cucciolo. Tuttavia, come per ogni cane, è importante monitorare le interazioni tra il Terranova e gli altri animali, soprattutto all'inizio, per assicurarsi che si instauri un rapporto armonioso. Il Terranova è adatto ai principianti? Sì, il Terranova può essere un'ottima scelta anche per chi non ha mai avuto un cane prima, grazie al suo temperamento docile, alla sua intelligenza e alla sua voglia di compiacere il padrone. Tuttavia, è importante essere pronti a dedicare tempo e impegno all'addestramento, alla socializzazione e alle cure necessarie per mantenere il cane in buona salute e felice. Quanto spesso è necessario portare il Terranova dal veterinario? È consigliabile portare il Terranova dal veterinario almeno una volta all'anno per un controllo generale e per le vaccinazioni di routine. Tuttavia, se si notano segni di malessere o problemi di salute, è importante consultare il veterinario il prima possibile. Inoltre, i cuccioli dovrebbero essere sottoposti a controlli più frequenti durante il primo anno di vita per assicurarsi che crescano sani e forti. Quali sono i costi associati all'allevamento di un Terranova? I costi associati all'allevamento di un Terranova includono l'acquisto del cucciolo, le spese veterinarie, l'alimentazione, la toelettatura, gli accessori e le eventuali spese di addestramento. Inoltre, bisogna considerare anche i costi indiretti, come il tempo e l'impegno necessari per prendersi cura del cane e per garantirgli un ambiente adeguato e stimolante. Posso adottare un Terranova anziché acquistarne uno da un allevatore? Sì, l'adozione di un Terranova attraverso rifugi e associazioni di salvataggio è un'ottima alternativa all'acquisto di un cucciolo da un allevatore. Adottare un cane adulto può offrire diversi vantaggi, come la possibilità di conoscere il suo temperamento e le sue abitudini prima di portarlo a casa e di offrire una seconda possibilità a un animale in cerca di una famiglia amorevole. Tuttavia, è importante essere pronti a dedicare tempo e pazienza all'addestramento e alla socializzazione del cane, soprattutto se ha avuto esperienze negative in passato. Quali sono i migliori giochi e attività per un Terranova? I Terranova amano nuotare, quindi portarli a fare il bagno in un lago o in una piscina per cani può essere un'ottima attività. Altri giochi adatti a questa razza includono il recupero, il tiro alla fune e l'esplorazione di percorsi naturalistici durante le passeggiate. Inoltre, i Terranova possono essere coinvolti in discipline come il salvataggio in acqua, il drafting e l'agility, che oltre a stimolare fisicamente il cane, aiutano a rafforzare il legame tra il cane e il padrone. Qual è la temperatura ideale per un Terranova? Il Terranova è originario delle regioni fredde del Canada, quindi è in grado di sopportare temperature più basse rispetto ad altre razze. Tuttavia, è importante prestare attenzione alle condizioni climatiche e assicurarsi che il cane abbia sempre accesso a un riparo adeguato e a una fonte di acqua fresca. Durante i mesi più caldi, è importante monitorare il cane per segni di sovraccaldamento e limitare l'esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. Il Terranova è un buon cane da terapia? Sì, il Terranova può essere un eccellente cane da terapia grazie al suo temperamento affettuoso, calmo e paziente. Questi cani hanno una naturale capacità di instaurare un legame con le persone e di offrire conforto e sostegno emotivo. Tuttavia, è importante che il cane venga adeguatamente addestrato e certificato come cane da terapia attraverso un'organizzazione riconosciuta. Qual è la taglia del Terranova? Il Terranova è una razza di cane di grande taglia, con i maschi che raggiungono un'altezza al garrese di 69-74 cm e un peso di 60-70 kg, mentre le femmine hanno un'altezza al garrese di 63-69 cm e un peso di 45-54 kg. Tuttavia, alcuni esemplari possono essere leggermente più grandi o più piccoli rispetto a queste misure standard. Come viaggiare in sicurezza con un Terranova? Per viaggiare in sicurezza con un Terranova, è importante assicurarsi che il cane sia adeguatamente protetto e contenuto all'interno del veicolo. È consigliabile utilizzare una gabbia per cani di dimensioni adeguate o un sistema di sicurezza specifico per cani, come un'imbracatura o un cinturino di sicurezza. Inoltre, è importante fare regolari pause durante il viaggio per permettere al cane di sgranchirsi, bere acqua e fare i bisogni.

Leishmaniosi nel cane: tutto quello che c’è da sapere per proteggere il nostro pet

Salute & Benessere Redazione -

Se in passato la Leishmaniosi era diffusa solo nelle regioni collinari appenniniche e litoranee, in seguito ai cambiamenti climatici degli ultimi decenni la malattia si è diffusa anche nella Pianura Padana. Sono di recentissima segnalazione anche nuovi focolai nel Piemonte e nel Triveneto, ma anche in Lombardia, con tendenza alla diffusione dalle zone oltre-padane a quelle cis-padane. Leishmaniosi cane cos'è Con l’arrivo della primavera, e soprattutto del mese di Aprile, tutti i proprietari di cani corrono al riparo per proteggere i propri amici a quattro zampe dalla Leishmaniosi.Ma che cos'è la Leishmaniosi? Si tratta di una diffusa malattia infettiva protozoaria (ovvero provocata da Protozoi) trasmessa da un insetto, il flebotomo che, nonostante terapie appropriate e mirate, ha tassi di letalità rilevanti.Ma come si trasmette nel cane e quali sono le zone d’Italia più a rischio? MYLAV (https://saluteanimale.net/#chi-siamo), laboratorio di analisi veterinarie che, con un team di esperti a 360°, si prende cura della salute di cani, gatti, cavalli e degli altri animali da compagnia - insieme al supporto del Dott. Luigi Venco (Med. Vet. Specialista in Clinica dei Piccoli Animali), ha voluto fare il punto sulla tematica, dando anche qualche prezioso consiglio su come evitare questa frequente malattia. Parola chiave: prevenire. Il flebotomo responsabile della trasmissione della Leishmaniosi è un insetto ematofago (che si nutre di sangue, come le zanzare) che predilige le ore crepuscolari e notturne per cibarsi, così come i mesi caldi. I flebotomi si trovano principalmente in ambienti rurali e costieri delle regioni meridionali e delle isole, poiché per lo sviluppo e la crescita delle larve necessitano di temperature relativamente calde e di umidità elevata. Quando un flebotomo punge un cane infetto assume il protozoo diventando infettante, ossia in grado di tramettere la Leishmaniosi pungendo un animale sano dai 4 ai 20 giorni. La Leishmaniosi non colpisce solo i cani, ma può colpire anche i gatti ed altre specie animali selvatiche come i conigli, arrivando ad infettare anche l’uomo.La Leishmania viene trasmessa dai flebotomi nel periodo che va da Aprile a Novembre (in relazione alle diverse condizioni climatiche) e la sua diffusione è in costante aumento. “Per lungo tempo, la Leishmaniosi canina è stata considerata stabilmente endemica nell'Italia meridionale e centrale, e nelle aree litoranee del nord Italia, con tassi di siero prevalenza fino al 53,1% - spiega il Dr. Luigi Venco, esperto di MYLAV - Tuttavia, sulla base di dati recenti inerenti la raccolta e l’identificazione di flebotomi, l’individuazione di casi autoctoni nel cane e di casi nell’uomo, nuovi focolai di Leishmaniosi canina sono stati individuati nelle regioni settentrionali in cui la malattia era precedentemente considerata non endemica”. Inizialmente la Leishmaniosi era infatti diffusa solo nelle regioni collinari appenniniche, ma attualmente si trova anche nella Pianura Padana, dove in seguito al cambiamento delle condizioni climatiche (aumento delle temperature invernali, scomparsa della nebbia), si sono verificate le condizioni per la sopravvivenza di uova e larve dei Flebotomi in diapausa nel periodo invernale. Sono di recentissima segnalazione nuovi focolai nel Piemonte e nel Triveneto, ma anche in Lombardia, con tendenza alla diffusione dalle zone oltre-padane a quelle cis-padane nella provincia di Pavia e numerosi altri focolai nelle provincie di Bergamo, Brescia, Lodi, Milano e Cremona.Leishmaniosi cane sintomiOra vediamo nel dettaglio i sintomi della Leishmaniosi. In corso di Leishmaniosi, i pazienti possono essere suddivisi in tre categorie in base ad una combinazione di segni clinici e rilievi di laboratorio. I cani possono essere suddivisi in “esposti”, “infetti” e “malati”. Gli “esposti” sono pazienti clinicamente normali – o con segni clinici riconducibili ad altre malattie - che posseggono titoli anticorpali negativi o bassi (prossimi al valore soglia - del laboratorio), ma che sono negativi alla ricerca del parassita mediante citologia e/o PCR. I cani “infetti” sono pazienti clinicamente normali – o con segni clinici riconducibili ad altre malattie – ma in cui è stata dimostrata la presenza del parassita nei tessuti mediante identificazione diretta (es. citologia e/o PCR). In questi pazienti, i titoli anticorpali risultano negativi o bassi (prossimi al valore “soglia” del laboratorio”) ma non sono presenti alterazioni clinico-patologiche riferibili a Leishmaniosi. I cani “malati” sono pazienti infetti, in cui la presenza del parassita è dimostrata mediante citologia e/o PCR, indipendentemente dal titolo anticorpale, o con titolo anticorpale uguale o superiore di 4 volte il valore “soglia” del laboratorio. In questi soggetti si identificano segni clinici e / o alterazioni clinico patologiche riferibili a Leishmaniosi. Infine, i “gravemente malati” sono pazienti in cui si identificano gravi condizioni cliniche come nefropatia proteinurica, insufficienza renale cronica, patologie oculari gravi e artropatie.Leishmaniosi cane prevenzionePer prevenire questa pericolosa malattia, è necessario utilizzare prodotti a base di piretroidi (sia in pipette sia in collari antiparassitari), da utilizzare in particolar modo nei mesi da Aprile a Novembre. Se si abita in una zona particolarmente a rischio, può essere anche utile limitare le passeggiate serali del cane in campagna così come nelle zone rurali, dove è più alta la concentrazione di flebotomi. È inoltre a disposizione sul mercato un vaccino che non protegge da infezione ma che riduce di molto la probabilità che un cane infetto sviluppi la malattia clinica.Leishmaniosi cane cura Al giorno d’oggi una cura in grado di guarire definitivamente dalla Leishmaniosi non esiste ancora, proprio per questo è meglio mettere in atto tutte le precauzioni possibili per prevenire questa malattia, piuttosto che curarla. Se un cane ha contratto la Leishmania, è necessario intraprendere con il proprio veterinario di fiducia una terapia farmacologica, in base allo stadio della malattia, che riesca a controllare i sintomi garantendo uno stato di benessere del cane. Sono poi importanti controlli veterinari specifici periodici per tutto il corso della vita dell’animale in base allo stadio clinico, oltre all’utilizzo di pipette/collari antiparassitari a base di piretroidi, per evitare che diventi fonte di contagio per altri. È importante spiegare ai proprietari di animali che un cane con Leishmaniosi può tranquillamente vivere una vita normale, senza sofferenze o limitazioni. Ovviamente, più un cane viene curato ai primi sintomi, migliori saranno le probabilità di successo della terapia. È importante ricordare poi che anche se il cane non presenta più i sintomi caratteristici della Leishmaniosi, ciò non vuol dire che il parassita sia stato eliminato, nella maggior parte dei casi infatti continua a sopravvivere, controllato dal sistema immunitario, nel cane, esponendolo a potenziali recidive” concludono gli esperti di MYLAV.

Cane in giardino o in appartamento consigli e come proteggerlo (1)

Cane in giardino o in appartamento: consigli e come proteggerlo

Igiene e bellezza Redazione -

Fin dal primo momento in cui il nostro amato cane mette una zampa dentro casa, si innesca un bellissimo processo empatico tra noi e lui che può solo aumentare nel corso del tempo. Tra un gioco di sguardi e una leccata sulla mano, il rapporto con Fido cresce fino a che quest’ultimo per noi diventa inseparabile: una vera e propria ombra con la coda.Le attenzioni che riserviamo agli animali domestici qualificano la nostra personalità: prendersi cura e proteggere a dovere cani, gatti e altri cuccioli è un presidio di civiltà assoluto. La routine quotidiana e l’importanza del benessere dell’animale Molte volte quando si sceglie di adottare un cucciolo oppure un cane adulto la prima cosa da fare è mettere a fuoco se la nostra casa possieda o meno uno sfogo verso l’esterno (un balcone più o meno ampio, un giardino privato o condominiale e così via).Non sempre vi è la possibilità di scegliere, ad ogni modo il fatto di vivere in un appartamento inserito all’interno di un contesto urbano e senza accessi outdoor non deve far ritenere che la scelta di prendere un cane sia sbagliata.Semplicemente vi occorrerà, almeno tre volte al giorno, uscire con Fido per fare una bella passeggiata e magari recarvi nelle aree verdi, dove potrà giocare e fare attività fisica. D’altra parte il cane ha un solo grande desiderio: poter stare il più tempo possibile a contatto con il suo amico umano, vero e proprio punto di riferimento nell’arco di tutta sua vita.Ci sono poi altre situazioni in cui la famiglia possiede invece un cortile oppure un fazzoletto di giardino privato più o meno grande, dove il cane può sempre uscire per muoversi un po’. Vediamo allora alcuni consigli utili per rispondere a una domanda che spesso chi prende un animale per la prima volta si pone e, cioè, se il cane stia meglio dentro casa oppure fuori.Sempre tenendo presente che al centro bisogna comunque mettere il benessere dell’animale. Le sue necessità primarie vanno sempre garantite, a cominciare dalla corretta alimentazione e dalla socializzazione, passando per le coccole e la possibilità di recarsi a fare i bisogni più volte - scandite negli orari - durante il giorno.Sia che teniate l’animale in giardino oppure in casa, e dunque lo portiate a passeggio all’esterno, ricordate che ci sono alcuni insetti e parassiti sempre pronti ad aggredirlo (pulci e zecche in primis). Ecco perché tra le prime preoccupazioni da tenere a mente ci sono quelle relative alla scelta dei migliori prodotti antiparassitari come Advantix. Il rapporto con il cane che vive all’esterno e come gestirlo Nel caso in cui si abbia la possibilità di tenere il cane all’esterno, per esempio quindi in un bel giardino, sarà felicissimo. Potrà infatti dedicarsi ad attività che gli interessano moltissimo: annusare qualsiasi cosa e dormire al sole.Attenzione a che non prenda il brutto vizio di scavare buche, inoltre c’è da dire che l’abitudine di far dormire il cane all’esterno è piuttosto diffusa nei contesti periferici e di campagna.E’ chiaro che comunque l’animale non potrà mai essere lasciato del tutto incustodito: Fido dovrà essere sempre protetto e qualsiasi possibile tentativo di fuga dovrà essere scongiurato dalla presenza di un recinto ad hoc.Anche se il nostro cane vive molte ore del giorno fuori casa, non dovete mai dimenticare quanto sia importante prendersi cura di lui e del vostro legame affettivo. Insomma le attenzioni devono essere mantenute costanti, per evitare la comparsa di problemi del comportamento.Potrebbe crearsi una sorta di barriera invisibile, una distanza che lo porterà a disubbidire e diventare in un certo senso selvatico. Attenzione alla ciotola dell’acqua che deve essere sempre piena e pulita, dotate lo spazio verde di una struttura nella quale possa ripararsi in caso di necessità, inoltre assicuratevi proprio nell’ottica di scoraggiare i parassiti - che non vanno mai in vacanza - che il giardino sia sempre pulito. Il rapporto con il cane che vive in casa e come gestirlo Sono in molti a concordare sul fatto che il rapporto più bello tra umano e cane sia quello che si crea quando l’animale vive nel contesto domestico. La possibilità di uscire insieme per quella passeggiata nel verde, che consentirà a Fido di correre e giocare, va intesa come una splendida occasione per rafforzare il vostro legame.Anche se possedete un giardino o un accesso outdoor nell’appartamento, ritagliatevi sempre del tempo da passare con il vostro amico a quattro zampe en plein air: l’iniezione di felicità è assicurata.Un cane in casa richiede all’interno di quest’ultima tutta una serie di accorgimenti relativamente all’organizzazione degli spazi. I benefici che l’animale è in grado di portare nella vita dei familiari sono impagabili, sempre nel nome di allegria e spensieratezza.Individuate la ‘nicchia’ che il cane predilige in casa e fatene il suo rifugio, inserendo cuccia e cuscino. L’educazione è importante, soprattutto l’animale dovrà imparare ad adattarsi ai vostri ritmi.Spazzolare Fido sarà un antistress per voi e un piacere per lui, inoltre sarà l’occasione - al netto di collari antiparassitari e altri prodotti ad hoc - per verificare l’assenza di ospiti indesiderati su manto e cute.Attenzione poi ad alcuni step chiave che potranno orientare la scelta di prendere un cane per poi tenerlo in casa. In primis fate mente locale sul fatto che perderà i peli - e ne perderà moltissimi in certi periodi dell’anno - oltre che sulla necessità, specie quando ad arrivare in casa sia un cucciolo, di eliminare tappeti e altri oggetti a cui tenete.Il cane infatti può distruggere molte cose, mordicchiare le gambe dei tavoli e rovinare la copertura dei divani. Quando piove e rientrate a casa dalla passeggiata abbiate cura di pulire e asciugare bene il cane. Ne va della sua salute e dell’igiene nell’ambiente domestico.Concludiamo questo approfondimento sottolineando il fatto che, come spesso avviene, la via di mezzo tra questi due stili di vita sarebbe l’ideale. Ovvero assicurare al cane di poter trascorrere qualche ora del giorno in giardino ma anche di stare a lungo dentro casa.

Cane "abbandonato" per colpa del covid fa 16000 km per ritrovare la sua famiglia

News Redazione -

Questa volta l'abbandono non è stato voluto dalla famiglia, ma dalle burocrazie. La pandemia COVID-19 ha sconvolto molte famiglie. Quando è scoppiata l'emergenza, diverse persone erano bloccate lontano da casa. Allo stesso modo, un cane è rimasto bloccato a 10.000 miglia di distanza dai suoi padroni.Pip, appartenente a una famiglia australiana, stava navigando intorno al mondo con la sua famiglia quando è scoppiata la pandemia. Tuttavia, mentre l'Australia decideva di chiudere le frontiere, la famiglia Eilbeck - Zoe e Guy Eilbeck, e i loro figli Cam e Max - avevano 48 ore di tempo per fare le valigie, attraccare il loro yacht di 40 piedi all'Hilton Head Island nella Carolina del Sud e tornare al loro paese d'origine.Tuttavia, hanno dovuto prendere una decisione difficile: lasciare il loro bassotto Pip, dato che l'Australia ha regole severe per l'importazione di animali domestici.Dopo aver fatto alcune telefonate, la famiglia Eilbeck ha fatto un viaggio di otto ore in auto fino alla casa dell'amica Lynn Williams, dove ha lasciato Pip con la speranza di tornare a prenderlo tra qualche giorno. Tuttavia, le loro speranze sono crollate quando i confini australiani sono rimasti chiusi e le restrizioni del coronavirus sono diventate più severe.Il piccolo Pip e la sua famiglia, tuttavia, erano determinati a incontrarsi presto. Così, la famiglia iniziò a lavorare sulle pratiche necessarie per riportare Pip, ma si trovò ad affrontare un ostacolo dopo l'altro."Per esportare un cane dall'America, è necessario ottenere una dichiarazione degli Stati Uniti che attesti che il cane è in buona salute e che ha fatto particolari analisi del sangue per la rabbia", spiega Zoe."Questo veniva fatto a New York, che in quel momento era chiusa. Quindi cercare di fare una cosa del genere è stato estremamente difficile".La famiglia è stata finalmente in grado di concludere le pratiche necessarie ed è stata entusiasta di incontrare il proprio cane, ma la Qantas, la compagnia aerea, ha annunciato che la compagnia non portava i cani in volo nel paese.Con opzioni limitate e limiti di burocrazia, Zoe si è rivolta ai social media e ha pubblicato un messaggio per le persone che volano da est a ovest negli Stati Uniti per aiutare la famiglia. Dopo aver letto il post, Melissa Young, che lavora per la fondazione per il salvataggio dei cani The Sparky Foundation, è intervenuta e ha aiutato Pip a volare da Greensboro a Charlotte, North Carolina, e poi da Charlotte a Los Angeles con Pip sotto il suo sedile.Da lì, Pip ha viaggiato da solo da Los Angeles ad Auckland attraverso i Jetpets. Una volta raggiunta Auckland, Pip è stata messa in quarantena per una notte e il giorno dopo è stata portata in volo a Melbourne, dove è stata messa in quarantena per 10 giorni, secondo le regole dello stato.La famiglia era entusiasta di incontrare la propria parte di "equipaggio", ma i problemi sono aumentati quando lo stato del Victoria ha imposto un rigido blocco e i confini tra il Victoria e il New South Wales sono stati chiusi. Pip è stato poi preso dal fratello di Zoe, che risiede a Melbourne.Tuttavia, la popolarità dei social media di Pip è venuta in suo soccorso quando Virgin Australia ha contattato la famiglia e ha accettato di portare Pip a casa."La nostra più grande paura era che non si ricordasse di noi dopo tutto quel tempo. I miei figli erano così preoccupati che hanno preso un hot dog e se lo sono spalmato sulle mani. E poi questo cagnolino esce dall'hangar, pavoneggiandosi. Quando ha sentito le nostre voci, è venuto a sbraitare tra le nostre braccia. È stato assolutamente fantastico riaverla indietro dopo tutto quel tempo", ha detto Zoe."Sono consapevole che è un cane, ma pensiamo a noi stessi come a una specie di equipaggio", ha detto Zoe. "Vivendo su una barca bisogna davvero lavorare insieme. E anche se lei ha solo oziato e non ha fatto nulla, la consideriamo comunque un membro del nostro equipaggio".

La storia di stella, il cane di 15 anni salvato poco prima dell'eutanasia

News Redazione -

L'anziana proprietaria voleva porre fine alla vita della sua cagnolina di 15 anni, ma il veterinario non se l'è sentita. Ora si cerca un'adozione. I volontari di "Mondocane Italia" hanno lanciato un appello sui social scrivendo "Abbiamo un sogno e vogliamo inseguirlo!".Il sogno dei volontari è quello di regalare un ultimo raggio di vita a Stella, una dolce setterina inglese di 15 anni con una storia davvero triste ma anche piena di speranza per il suo futuro, che sia lungo o breve.La community di Mondocane Italia racconta: "Risparmiata dall'eutanasia all'ultimo secondo dal tavolo del veterinario (onesto) che davanti alla richiesta della fatidica iniezione dell'anziana proprietaria per gravi problemi familiari, davanti alla suo muso sereno e scodinzolante si è rifiutato e ci ha avvisati. Ci siamo così presi carico di questa creatura di 15 anni, fatto un check up completo clinico da cui ne esce come un cane in ottima salute, come infatti si dimostra".E' bene ripetere che questo quattro zampe non è stato nè abbandonato nè condotto alla morte da qualcuno senza scrupoli: la sua proprietaria pensava che non gli restasse tanto da vivere, ma il veterinario non ha dato semaforo verde. Niente eutanasia: Stella può e deve vivere.Il messaggio continua: "Stella ha 15 anni, è un cane da focolare, adora poltrire e fare "famiglia"; devota e serena, equilibrata grazie alla vita di casa che ha sempre condotto. Proprio nella fase più tenera e delicata del suo percorso si è trovata quasi a dover morire senza colpa. La stiamo ospitando a titolo gratuito e ci commuove il suo enorme senso di famiglia, una compagnia casalinga discreta ed affettuosa che ha davvero pochissime misurate esigenze ma anche ancora quel guizzo di energia e gioia come una cucciola".I volontari assicurano: "Stella setter inglese, 15 anni, in salute e in forze, si trova a Roma ma per una buona adozione la portiamo ovunque ci sia amore per lei. Siamo sognatori e non desistiamo, aiutateci a farla arrivare alla bacheca giusta". E' vaccinata, sterilizzata e microchippata.AGGIORNAMENTOStella ha trovato una famiglia! A prendersi cura di lei sarà una coppia di Firenze che ha già in casa un pastore tedesco di nome Ex avanti con l'età. Ex è rimasto solo dopo la morte di un altro cane con cui trascorreva molto tempo.Ora va d'accordissimo con Stella, come si può vedere da questa immagine di seguito:Che bellezza! Stella ha la sua seconda chance e potrà vivere una vecchiaia serena.

Cane impiccato a roma: la pena per l'assassino fa polemica

News Redazione -

L'uomo che ha orrendamente ucciso un cane impiccandolo è stato solamente denunciato. Le associazioni animaliste non ci stanno. Una semplice denuncia: è questa la pena stabilita per l'uomo che ha impiccato senza scrupoli un cane a Roma. Secondo l'assassino, il povero quattro zampe avrebbe morso la mano della padrona, scatenando il suo efferato e criminoso comportamento.Un gesto terribile, e non è tutto: quando è stato scoperto da un agente di polizia penitenziaria libero dal servizio che passeggiava con il suo cane nel parco di via Lodigiani, l'uomo aveva con sè anche una sega, con cui si sarebbe sbarazzato del corpo.L'agente ha notato l'assassino sollevare una corda sforzandosi, appesa ad un albero, poi la terribile scoperta: su una cima del cappio ciondolava ormai inerme il cane, a sei metri di altezza. Lo ha ucciso perchè era diventato "ingestibile".L'agente ha provato a salvare il cagnolino, ma ormai non c'era più niente da fare. A quel punto l'uomo ha iniziato a correre in strada in direzione di una macchina: a bordo c'erano due donne ucraine, poi denunciate per favoreggiamento in concorso e resistenza. L'agente è però riuscito ad annotare la targa e a consegnarla ai poliziotti arrivati sul posto.Ma cosa si può fare affinchè persone di questo tipo vengano punite come meritano? Nonostante le pressioni delle associazioni ambientaliste affinchè venga cambiato il codice penale, quest'ultimo al momento non prevede il carcere.L'art. 544 bis del Codice penale recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni”. Tradotto: "tanto io me la cavo".L'on. Brambilla in questi anni ci ha provato, presentando anche la proposta di legge AC 335 che riguarda "Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l'integrazione e l'armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali".Nella proposta di legge si chiede in primis di modificare la frase del codice penale «Dei delitti contro il sentimento [sottinteso: dell’uomo] per gli animali» con «Dei delitti contro gli animali».Gli animali dovrebbero essere considerati esseri viventi suscettibili di tutela diretta, non solo indiretta. Massimo Comparotto, presidente dell'Oipa Italia, chiede un inasprimento delle pene.Ecco le sue parole: "Gli animali ancora non hanno una copertura legislativa diretta non essendo loro riconosciuta soggettività giuridica. Studi scientifici attestano la correlazione tra la crudeltà sugli animali e la più generale pericolosità sociale di chi la commette".Anche Valentina Coppola, presidente di Earth, la pensa allo stesso modo: "È oramai acclarata la pericolosità sociale di chi uccide brutalmente animali, spesso sono violenti anche con donne e bambini e quindi lasciarli impuniti mette a repentaglio anche le persone oltre che gli animali".La proposta di legge della Brambilla è la seguente: aumentare fino a cinque anni di reclusione le pene per il maltrattamento e fino a sei anni le pene per l'uccisione di animali.Brambilla si chiede: "Nonostante la frequenza con cui queste violenze appaiono nelle cronache e nonostante l'evidente pericolosità di chi le commette, governo e Parlamento restano sostanzialmente inerti di fronte alle proposte di aumentare le pene per chi maltratta e uccide gli animali".Leidaa presenterà denuncia e si costituirà parte civile così come faranno Oipa ed Earth. "Da sempre chiediamo l'inasprimento delle pene - aggiunge Claudio Locuratolo coordinatore di Roma delle ​Guardie zoofile OIPA - è un episodio cruento e preoccupante anche dal punto di vista sociale".

Cane legato e trascinato a siracusa, l'arrivo dell'uomo in caserma: video

News Redazione -

Ha legato un cane all’auto e lo ha trascinato per metri nelle campagne di Priolo, in provincia di Siracusa. Il responsabile sarebbe un 69enne che è stato convocato in caserma nelle ore successive ed è stato denunciato per maltrattamenti.Un cane legato a un’auto e trascinato per metri. Il video di questo orrore avvenuto a Priolo, in provincia di Siracusa, sta facendo il giro d’Italia. A compierlo sarebbe stato un 69enne che è stato convocato in caserma, come potete vedere nel video qui sopra nel video dell'Oipa, l'Organizzazione internazionale per la protezione degli animali.Ancora non è chiaro per quale motivo il pensionato avrebbe trascinato un randagio per decine di metri nelle campagne siracusane, dove il randagismo è molto diffuso. La foto di questa scena tanto orribile quanto ingiustificata è stata pubblicata online.Nel frattempo alcuni passanti hanno soccorso il cane ormai esanime dalla sofferenza. Nonostante il rapido intervento di un veterinario, la bestiola è morta.Intanto le immagini sono state viste anche dai carabinieri che hanno avviato le indagini risalendo all’intestatario dell’auto. Si tratta di un pensionato che è stato convocato nelle ore successive dai militari ed è stato denunciato per maltrattamenti. Qui su Iene.it vi mostriamo il suo arrivo in caserma.“Se fosse successo in Svizzera lo andavano a prendere a casa, in Italia invece si viene convocati in tutta calma”, dice Davide Acito, attivista di Action Project Animal, che abbiamo conosciuto per le sue battaglie contro i mercati di carne di cane in Cina.“Siamo abituati a sentire notizie simili in Asia dove trascinano cani con le macchine, qui invece siamo in Italia dove però le leggi sulla protezione degli animali non sono ancora state inasprite e il massimo che rischia è una denuncia per maltrattamento”.Proprio per chiedere pene più severe, il 29 marzo Acito assieme a decine di associazioni animaliste sarebbe dovuto scendere in piazza, ma tutto è stato sospeso per il coronavirus.“Un atto vergognoso che merita verità e giustizia”, ha commentato il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, che ha presentato denuncia.Fonte: leiene.it

Cane salva cucciolo abbandonato, ma è un orso! il video

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Un cane ha portato ai proprietari un cucciolo in difficoltà: si trattava di un orso, subito trasferito in un centro veterinario specializzato. Un cane ha trovato un cucciolo in difficoltà e ha deciso di portarlo ai suoi proprietari, affinché potessero prendersene cura.È questa la singolare storia che ha visto protagonista un quadrupede domestico della contea di Washington, negli Stati Uniti, pronto a far prevalere il suo istinto di protezione per un esemplare tanto piccolo e indifeso.Eppure il piccolo animaletto non era un docile cucciolo di cane, bensì un orso in miniatura. Come viene sottolineato nel video pubblicato dalla CBS, l'insolita vicenda è accaduta lo scorso 5 febbraio, quando il cane in questione ha consegnato un piccolo cucciolo ai suoi proprietari, forse scambiandolo per un cagnolino abbandonato.A una prima ispezione è apparso evidente come l’animaletto fosse in realtà un orso e, di conseguenza, i proprietari hanno immediatamente allertato il Virginia Wildlife Center di Waynesboro, per assicurare al piccolo tutte le cure del caso.Disidrato e dal peso di soli 540 grammi, il cucciolo è stato immediatamente preso in carico dallo staff della clinica: dalle prime ricostruzioni, potrebbe avere dalle due alle tre settimane di vita ed essere rimasto a lungo lontano dalla madre.Il piccolo orso è stato curato, nutrito e riposto in una incubatrice: adesso si trova in buone condizioni di salute. Così come riporta il New York Post, il centro in questione è esperto nel recupero dei plantigradi e ora sarebbe al vaglio la possibilità di abbinare il cucciolo a una madre adottiva.Le femmine di orso della zona sono infatti dotate di collare e, grazie a un’equipe di ricercatori, spesso ne vengono monitorati i comportamenti per capire se vi sia spazio per un’adozione. Così ha spiegato Bill Bassinger, biologo per il Virginia Department of Game and Inland Fisheries:

Video - cane si tuffa per salvare un gattino che stava per annegare

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La storia che vi raccontiamo oggi è breve ma molto intensa: un gattino in difficoltà chiede aiuto ad un cane, che non si risparmia, e rischia lui stesso di annegare per salvarlo, scopriamo di più. Il cuore degli animali non smette mai di sorprenderci: questa storia arriva da molto lontano, in un video ripreso in Cina e postato da Daily China, e sarà la cosa più tenera che vedrete oggi!Chi ha detto che cane e gatto non possano essere amici? Il video che vi mostriamo oggi, non solo smentisce questa cosa, ma dimostra che, anche non conoscendosi, gli animali sono spinti da un istinto di solidarietà e mutuo soccorso inter specie da cui dovremmo prendere esempio al più presto noi umani.Nel filmato si vede un gattino in difficoltà che non riesce ad aggrapparsi al bordo della strada per sfuggire alla corrente dell’acqua che lo trascina giù, quando arriva un cane: il micio chiede aiuto in maniera inequivocabile, con la zampetta.Quello che succede dopo lascia senza parole: il cane, dopo aver provato invano ad aiutare il gattino senza immergersi, capisce che deve per forza bagnarsi anche lui, entra in acqua, prende il gattino sulla groppa e fa da ponte in modo che il piccolo riesca a raggiungere l’asfalto.L’eroe a 4 zampe infine se la cava non senza difficoltà, anche per lui risalire lo scalino risulta impegnativo, ma alla fine ci riesce: tutto è bene quel che finisce bene. Però ci viene spontanea una domanda: chi stava filmando, non poteva fare qualcosa invece di riprendere? Non poteva dare una mano al cagnolino?

Abbandona il cane disabile per strada, ma le telecamere riprendono tutto: il video

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Immagini rivoltanti riprese dalle telecamere di video sorveglianza di un edificio a Sao Leopoldo nel sud del Brasile che documentano l’abbandono di un cane disabile per strada. Un video realmente triste sta girando di bacheca in bacheca, pubblicato da un profilo italiano su Facebook. Nel video vediamo una donna a bordo di un’auto bianca che si ferma per far scendere un cane bianco con evidenti menomazioni alle zampe anteriori.In un primo mento scende anche un cane nero, che però viene fatto risalire a bordo una volta che il cane disabile viene lasciato sul marciapiede. Le immagini sono state girate, come si può notare, da un circuito di sorveglianza.Le immagini drammatiche e strazianti sono reali e sono state girate in Brasile, per la precisione a São Leopoldo, nel quartiere di Cristo Rei come riporta la stampa locale. Poche ore dopo un uomo si è recato presso il Dipartimento Comunale “Animal Protection” (Sempa) con il cane malfermo, sostenendo di averlo trovato per strada. Da quel momento sono partite le indagini per risalire ai proprietari.Anderson Ribeiro, segretario della Protezione Animali locale (Sempa), ha poi scoperto che il proprietario del cane era lo stesso uomo che si era recato presso la loro sede con l’animale, raccontando di averlo trovato per strada. Secondo la ricostruzione riportata da Ribeiro, l’uomo è un dipendente di una compagnia di autobus e quel giorno aveva litigato con la moglie.Quest’ultima aveva dunque trasportato il cane in auto fino alla sede dell’azienda del marito – dal cui circuito di videosorveglianza provengono le immagini – lasciandolo dunque di fronte all’entrata per fare in modo che l’uomo se ne prendesse cura. Non si trattava, per essere precisi, di un vero e proprio abbandono.A quel punto lo staff della Sempa ha scelto di tenere il cane presso la propria struttura, e in queste ore informano che l’animale ha già attirato l’attenzione di molte persone interessate ad adottarlo. Il cane è stato ribattezzato Tintin.Le indagini, in ogni caso, sono ancora in corso e si sta scavando per scoprire se il cane abbia subito abusi. Oggi il cane sta bene e preso verrà adottato, anche se i volontari dicono di non volersi affrettare in quanto vogliono assicurarsi che Tintin venga accolto da persone in grado di dargli amore.Parliamo di precisazioni per ricordarvi che il caso è già risolto, ma anche per rispondere alle persone che chiedono il numero di targa e la denuncia della donna: è avvenuto in Brasile e Tintin ora si trova al sicuro.

Bimba di tre anni scomparsa da casa viene ritrovata con il fedele cane al suo fianco: le immagini

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Matilda ha solo tre anni ma la sua voglia di esplorare il mondo è già tanta. E questo l’ha cacciata in un brutto guaio. Ma a proteggerla c’era un valido e fedele amico: il suo cane.Tutto è iniziato quando la piccola ha deciso di allontanarsi da casa sua a Pilbara, nell'Australia occidentale. E’ bastato un attimo di distrazione dei genitori e la bimba, passo dopo passo, si è spinta ben lontano.I servizi di emergenza hanno iniziato subito le ricerche, sia a piedi che con gli elicotteri. Ma della piccola Matilda non c’erano tracce. Ad aggravare la situazione, spiega la polizia locale, ci hanno pensato le violente alluvioni che, dopo gli incendi, hanno colpito l’Australia: l’area di ricerca è  “molto impegnativa” hanno detto gli agenti e, ora dopo ora, il timore che la bimba potesse finire in qualche corso d’acqua straripato cresceva. «Le informazioni che abbiamo sono che la zona è stata inondata di acqua e c'erano solo circa 600 metri di terra asciutta su cui abbiamo concentrato le ricerche, tutto il resto è stato ricoperto dall’acqua» ha detto all’Abc il sovrintendente Kim Massam.Fortunatamente, dopo 24 ore di intense ricerche, è arrivata la buona notizia: Matilda è stata avvistata da un elicottero a circa 3,5 chilometri di distanza da casa sua.La polizia ipotizza che la bambina abbia camminato lungo un’insenatura per poi rimare circondata dall’acqua dovuta alle forti piogge.  Deve essere stato un incubo spaventoso trovarsi là fuori, lontana da casa. Ma la piccola non era sola: «Il suo fedele cane Jack Russell era al suo fianco, la stava ancora proteggendo», ha scritto sui Facebook la polizia australiana dando la notizia del ritrovamento. Quando è stata portata ai genitori Matilda aveva ancora il viso sporco di fango e si è lasciata andare a un pianto liberatorio. Gran parte del merito del suo salvataggio è dovuto alle squadre di soccorso che non hanno mai smesso di cercarla, ma la polizia ha voluto rendere omaggio al ruolo del quattrozampe: «Quel cucciolo è rimasto con lei per tutto il tempo, durante un’intera notte dove la piccola non aveva nessuno a proteggerla. Quel cagnolino riceverà una gran festa».Fonte: lazampa.it

[immagini] il proprietario muore, ma il suo cane nerone non vuole abbandonarlo e segue la bara dentro la chiesa

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Nerone ha circa 10 anni ed è abituato a vivere in libertà, ma adesso che il signor Angelo non c’è più, i volontari stanno cercando di evitare che finisca in un canile. Nerone è un cane di grossa taglia cresciuto in strada e adottato da un residente di Ganzirri. “Nerone lo seguiva dappertutto, era la sua ombra, e pian piano ha cominciato ad entrare anche fin dentro casa sua – racconta Ilaria Fagotto, delegata della Lega Antispecista Italiana – Erano felici: Nerone amava stare all’aria aperta e quando voleva uscire andava a raschiare la porta ed Angelo che con la bicicletta girava con lui per i viottoli. Due corpi e un’anima dicevano in paese, inseparabili”.Il signor Sciarrone la notte del 24 dicembre scorso è venuto a mancare e Nerone è rimasto di nuovo da solo. Il quattrozampe ha voluto accompagnarlo fino alla fine, fino al funerale: come si può vedere nelle immagini pubblicate da strettoweb, è entrato in chiesa e si è sdraiato accanto alla bara dell’uomo che per anni l’ha accudito. Parliamo di Nerone, il cane di Messina che ha commosso il web.Nerone ha circa 10 anni ed è abituato a vivere in libertà. Adesso che il signor Angelo non c’è più,  i volontari stanno cercando una sistemazione  per evitare che finisca in un canile.Ieri sera, a Ganzirri, il cane sarebbe stato scacciato dal giaciglio in cui di solito era abituato a dormire. Secondo quanto si apprende, sembrerebbe che a breve Nerone potrebbe essere prelevato dagli accalappiacani e portato via da Ganzirri.

[video] la commovente reazione del cane sulla tomba del proprietario morto

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La commovente fedeltà del cane: cerca di scavare nel punto dove è stato sotterrato il proprietario defunto Più conosciamo i cani e più la loro fedeltà riesce a colpirci. E’ il caso di Huzi, un cane di 12 anni vive nella contea di Fuping, nella provincia cinese di Shaanxi.Lì il quattrozampe vive con una famiglia che è stata recentemente colpita da un lutto: è morto il nonno Wu a cui Huzi era molto affezionato. Ora il cane vive con i figli dell’anziato signore, ma lui non ha dimenticato quell’uomo con cui ha passato molte delle sue giornate.E a dimostrarlo c’è un video (clicca qui), pubblicato sulla piattaforma Pear, che mostra come la visita del cane al luogo dove l’anziano è stato sepolto.«Siamo andati insieme alla tomba. Lui ha fatto il giro un paio di volte attorno al punto in cui mio padre è sepolto e lì si è fermato. Dopo poco ha iniziato a scavare e non voleva più tornare a casa» racconta la donna.Il video mostra la figlia urlare: «Huzi, andiamo a casa, andiamo a casa». Ma il cane rimane vicino alla tomba senza muoversi. Quell’uomo per lui voleva dire tanto: hanno trascorso insieme dieci anni e quando è morto il cane ha smesso di mangiare e bere per tre giorni. Solo dopo aver visitato la tomba Huzi ha ricominciato a nutrirsi.«All’inizio pensavamo che Huzi fosse vecchio e quindi non volesse mangiare, ma ha ricominciato a mangiare dopo che è andato a trovare “suo” nonno. Ha capito i nostri sentimenti» spiega ancora la figlia commossa dalla fedeltà del suo cane.

Un paziente riceve la visita del suo cane e il dottore rimane sorpreso dai miglioramenti nella cura: le immagini

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L'apporto del suo cagnolino ha aiutato questo paziente malato di cancro a reagire di petto di fronte alla malattia. A volte l'amore di un cane aiuta a far star meglio chi soffre. E’ quanto capitato a Flavio Santos che nelle ultime settimane è stato ricoverato in un ospedale in Brasile per alcune cure contro il cancro. Un momento in cui il mondo cade addosso alle persone malate.Un dolore ancora maggiore perché il ricovero lo ha costretto a stare lontano dal suo adorato cane Agadir. Una mancanza di cui le infermiere si sono subito accorte e così hanno deciso di organizzargli una visita a sorpresa senza però aspettarsi che questa potesse migliorargli la salute.E invece quella visita ha avuto dei benefici più che inaspettati: dopo che Santos ha trascorso del tempo con il suo cane, i medici hanno notato molti cambiamenti positivi: «Sono rimasto sorpreso – ha detto il dottor Rodrigo Tancredi al giornale Globo – . Era cosciente, orientato e con la voglia di parlare».Tancredi ha continuato a notare che le visite di Agadir portavano sia benefici psicologici che fisici con conseguente aumento dell'appetito, riduzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna: «Abbiamo notato visibilmente il suo miglioramento giorno dopo giorno. Un cambiamento avvenuto in modo graduale e permanente».Come si può vedere nelle immagini, l'apporto della presenza di Agadir ha aiutato Santos nel reagire meglio alle cure e i due potrebbero presto tornare a stare insieme visto che il dottor Tancredi non esclude la possibilità di dimetterlo.Secondo quanto riporta il giornale brasiliano, questa è la prima volta che un animale domestico di un paziente è stato autorizzato a una visita in quell’ospedale, ma dati i comprovati effetti positivi, non si esclude che l’esperienza si possa ripetere.[gallery ids="11116,11117,11118"]

Cane cammina per 200 chilometri nella foresta siberiana per tornare dalla proprietaria che l'aveva abbandonato

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Incredibile la storia di questa cagnolina, che è ritornata dalla sua proprietaria che l'aveva respinta. Ora per fortuna sta bene. Una femmina di Bullmastiff ha percorso 200 chilometri, in una foresta siberiana piena di orsi e lupi, per ritornare dalla sua proprietaria che l'aveva respinta. Il quattro zampe si chiama Maru e ha un anno. La sua proprietaria l'aveva abbandonata perché diceva di essere allergica ai cani, e l'aveva messa su un treno della linea Trans-Siberiana per farla tornare al canile nel quale era nata.Ma la cagnolina a un certo punto è scappata dal treno mentre il mezzo - diretto a Novosibirsk - ha fatto tappa alla stazione di Achinsk. «Maru, dopo aver avuto un attacco di panico ed essere stata male per la mancanza della proprietaria, ha aperto la porta con le zampe - raccontano - ed è saltata giù».Lo staff che lavorava sul treno ha provato a cercarla ma senza successo, e una donna, Alla Morozova, la fondatrice del canile nel quale era diretta, ha organizzato dei gruppi di ricerca e ha usato i social per rintracciarla.Quasi tre giorni dopo la cagnolina, esausta e ferita, è stata trovata nei pressi di una zona industriale vicino alla casa della proprietaria che non l'aveva voluta, e che non ha partecipato alle battute di ricerca. Maru aveva seguito la linea dei binari e aveva camminato per 125 miglia (200 chilometri) nella foresta.«Secondo me sarebbe riuscita a tornare a casa - dice Morozova - ma per via delle ferite si era un po' persa ed era molto stanca». Adesso Maru è in buone mani e si trova al rifugio nel quale è nata: «Ha ritrovato la sua mamma e il suo papà, che vivono ancora qui nel canile" conclude Alla.Fonte: Lazampa.it

Video - muore cane, bufera su hotel a palermo. l'albergo si difende: "abbiamo dato acqua e cibo"

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In queste ore moltissimi utenti su Facebook hanno denunciato un albergo a Mondello che si sarebbe rifiutato di offrire acqua e cibo ad una cagnolina morente. La storia che stiamo per raccontarvi in queste ore sta facendo il giro dei social. Stando alla ricostruzione di Pelosi nel cuore, una pagina Facebok dedicata a chi ama i quattro zampe, l'albergo Palace di Mondello non avrebbe aiutato una cagnolina che di lì a poco sarebbe morto.Questa la denucia della pagina: "Aveva cercato aiuto all'interno del Palace Hotel di Mondello ma a quanto pare gli dava fastidio e secondo dei testimoni l'hanno presa e buttata sul marciapiede, senza chiamare neanche i vigili urbani. Una signora passava per caso di lì e con l'aiuto di alcuni passanti l'ha portata in clinica, hanno fatto di tutto per salvarla, ma non ce l'ha fatta".Secondo Pelosi nel cuore il cane, morto poi nella notte tra domenica e lunedì, poteva essere salvata, se solo l'albergo l'avesse accolta e aiutata: "Era molto disidratata, non beveva sicuramente da tempo. Ha avuto infezione alle vie urinarie, poi infezione con pus nell'intestino. Purtroppo era troppo tardi".Ovviamente il post (con tanto di video del ritrovamento della cagnolina) ha creato una fortissima indignazione da parte dei follower della pagina: è stato condiviso infatti da più di 2mila persone. Il direttore del Palace Hotel di Mondello ha però voluto dire la sua, dichiarando quanto segue su NextQuotidiano: "Intorno alle 19.30 di sabato scorso il cane si sarebbe introdotto nel giardino passando tra le sbarre della recinzione. Una volta avvistato dal personale dal momento che era in corso un evento con 250 persone il cane è stato accompagnato in disparte e gli è stata data da bere dell’acqua".La struttura ricettiva sostiene di avere dato tutta l'assistenza necessaria al piccolo animale. "Abbiamo chiamato i vigili urbani e dato da bere al cane". Per ragioni igienico-sanitarie, il cane non poteva rimanere all’interno della struttura: "Abbiamo così chiamato una dottoressa dell’OIPA che ci ha detto di chiamare la Polizia. Il 113 ci ha risposto che per questo genere di intervento dovevamo contattare i vigili urbani, e così abbiamo fatto".Purtroppo però i vigili urbani hanno risposto che "per questo genere di questioni non potevano entrare all’interno di una proprietà privata". Così il cane è stato accompagnato ll'esterno della struttura da uno dei lavapiatti, che secondo il direttore "è rimasto con lui per 30-45 minuti in attesa dei vigili". II direttore prosegue: "Temiamo di subire un forte danno di immagine in virtù di queste accuse e pubblicheremo a breve una comunicazione ufficiale con la posizione dell’albergo, nella situazione in cui ci siamo trovati abbiamo fatto il possibile per quel cane".Intanto l'albergo ha pubblicato una nota ufficiale dove spiega la propria versione dei fatti:"Quanto si legge in questi giorni non corrisponde a verità, da qui pertanto l’esigenza di descrivere l’episodio.Sabato sera un cane in stato di sofferenza, è riuscito ad introdursi all’interno del nostro giardino.Preoccupati per il suo stato di salute, evidentemente provato, lo staff ha provveduto immediatamente a tentare di rifocillarlo offrendogli acqua e cibo.Il cibo è stato rifiutato mentre l’acqua bevuta è stata subito dopo vomitata.Lo staff, compreso il grave stato di salute del cane, ha prontamente allertato l’OIPA.L’OIPA a sua volta ci comunicava di informare la Polizia di Stato la quale a sua volta ha demandato alla Polizia Municipale.Sono stati proprio i Vigili ad informare il nostro staff che un loro intervento sarebbe stato possibile solo all’esterno della struttura alberghiera, in un’area pubblica e non privata, non potendo in mancanza intervenire.A quel punto quindi un nostro dipendente ha accompagnato con delicatezza il cane all’esterno in attesa dell’arrivo dei Vigili Urbani.Nel frattempo una signora si era avvicinata rendendosi disponibile a prendersi cura della creatura.Solo nella giornata di ieri, abbiamo appreso con nostro sommo dispiacere tramite la piattaforma Facebook che la signora aveva portato il cagnolino in clinica e che disgraziatamente, nonostante le cure e l’attenzione, il cane non ce l’ha fatta"La vicenda rimane poco chiara: cos'è successo realmente? Davvero l'albergo non ha dato aiuto e soccorso a quel povero quattro zampe che di lì a poco sarebbe morto? Tutto ciò non si sa, l'unica cosa che ci sentiamo di dire è: buon ponte piccolo, ora sei insieme ai tuoi amici!

"abbandoniamo il cane per andare in vacanza": le reazioni dei bambini

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Qualche tempo fa Fanpage ha pubblicato questo video per sensibilizzare il web sul tema dell'abbandono degli animali. Questi genitori hanno fatto uno scherzo davvero forte (inteso non come divertente, ma dall'impatto emotivo devastante) ai propri figli, dicendogli che avrebbero abbandonato i loro cani. L'iniziativa è nata per sensibilizzare il web sul tema dell'abbandono degli animali, particolarmente caldo nel periodo estivo e prefestivo.Stando ai dati ufficiali racconti dall’Aidaa (associazione italiana difesa animali e ambiente), sono stati 361 i cani abbandonati dai loro padroni dal 30 maggio al 2 giugno. Il triste primato spetta alla Puglia: addirittura 110 gli abbandoni nel corso del ponte.A seguire la Sicilia, con 54, Sardegna (51), Campania (44) ed Emilia Romagna (38). Basse, fortunatamente, le segnalazioni di animali vaganti provenienti da Umbria e Marche.Solo nei primi tre mesi del 2015 4.300 amici a quattro zampe sono stati abbandonati da coloro di cui si fidavano ciecamente e con cui avevano condiviso giornate più o meno indimenticabili: meno di un terzodi essi è stato lasciato al canile, 700 in più rispetto allo stesso periodo del 2014.Proprio il canile sarà la destinazione finale dei cani segnalati nelle strade d’Italia, una volta che verranno catturati. Per tanti di loro, però, arriva prima la morte, stritolati dalle ruote delle automobili in corsa, poco lontano da quel ciglio dove erano stati lasciati.Con un video del genere i genitori hanno voluto dare un messaggio forte: "questo è ciò che fate ai vostri figli se decidete di privarli dei loro amici a quattro zampe". A noi per la verità questo video non è affatto piaciuto: perchè far soffrire così dei poveri bimbi? La loro psiche potrebbe aver avuto un contraccolpo notevole dop questo "scherzo". Comunque lasciamo a voi i commenti...

Torino - cane lasciato sul balcone si lancia nel vuoto dal quarto piano: le sue condizioni

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Poteva finire in tragedia quanto accaduto ieri pomeriggio a Torino, ma questo cagnone è rimasto miracolosamente vivo. Terribile episodio che solo per puro caso non si è trasformato in una tragedia nelle scorse ore a Torino. A riferirlo è il blog dell'associazione Aidaa. Un cane, che i padroni avrebbero lasciato da solo al sole sul balcone di casa nella calura del pieno pomeriggio, si è improvvisamente lanciato di sotto dal quarto piano di un palazzo.Un volo nel vuoto di diversi metri concluso con lo schianto dell'animale su un'auto parcheggiata proprio sotto lo stabile. Nella caduta il cane, un grosso esemplare di labrador di colore nero, ha sfondato anche il parabrezza della vettura provocandosi profonde ferite ma è rimasto miracolosamente vivo. Proprio l'impatto con l'auto ha evitato quello peggiore col terreno e forse la morte. L’animale si sarebbe gettato nel vuoto per la disperazione.L'episodio si è consumato nel pomeriggio di sabato, intorno alle 17, in un condominio di Corso Rosselli. Dopo il terribile impatto, il cane è stato soccorso da alcuni passanti che hanno allertato immediatamente i servizi veterinari. Il Labrador infine è stato preso in consegna dal personale di un centro per animali del capoluogo piemontese e trasportato in una clinica veterinaria di Moncalieri dove è stato ricoverato.L’animale si sarebbe gettato nel vuoto per la disperazione. Purtroppo, come gli uomini, anche gli animali soffrono molto il caldo in questo periodo dell'anno e il calore intenso di questi giorni certo non aiuta. Per questo è importante sapere che anche se non è scorretto in linea di principio tenere un cane sul balcone, questo non può essere una gabbia all'aperto. Se preferisce stare lì, l'animale deve poter entrare e uscire e quindi non tenuto in quelle condizioni per un arco di tempo prolungato, esposto a caldo e intemperie, anzi deve avere una cuccia o comunque un luogo di riparo al fresco.

Iniziato il festival della carne di cane in cina, davide acito è sul posto a salvare quattro zampe

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Al via oggi il Festival della carne di cane di Yulin, in Cina. Davide Acito è già lì a portare in salvo più quattro zampe che può. Davide Acito è l'attivista italiano che ha fatto conoscere a tutto il mondo questa macabra tradizione locale. In questi giorni sta risiedendo a mille km da Yulin, dove da oggi e fino a prossimo 30 giugno, si terrà la decima edizione del "Festival della carne di cane e di gatto".Davide racconta di come le cose, piano piano, stanno iniziando a cambiare: «Mille chilometri sembrano tanti, ma per un paese così vasto anche questo è rappresentativo invece di come è cambiato l’approccio verso i cani in Cina. Non bisogna generalizzare, è una nazione enorme e sempre di più i cani sono visti come soggetti che hanno tutto il diritto di vivere. Noi siamo pronti per la missione di quest’anno ma c’è una Cina di cui poco si parla quando poi si racconta dell’orrore di Yulin».Davide ha 32 anni, è originario di Matera ma vice sul lago di Garda. Viene a Yulin ogni anno e tutto il dolore e la sofferenza che ha visto l'ha trasformato in energia e forza per dare vita ad un movimento di persone sul luogo e dall'estero per combattere e vincere la mattanza. Ecco le sue parole: «I gruppi di attivisti sono sempre più numerosi e questo vuol dire maggior coinvolgimento dei giovani e non solo. Sempre più persone scelgono di adottare e non di comprare. Anche le cliniche veterinarie stanno aumentando e tutto questo, alla fine, sta accadendo in pochissimo tempo». La tradizione purtroppo è ancora molto radicata, ma secondo Davide tutto sta cambiando in meglio: «Sensibilizzare e trasmettere ai giovanissimi non solo la cultura cinofila ma l’amore per tutti gli animali è importantissimo. Non a caso quest’anno in Cina si è celebrato il World show dog, il più grande evento cinofilo su scala mondiale».L'anno zero è stato il 2016: «Da allora ho iniziato a percepire che iniziava a diffondersi una cultura diversa. Ci sono voluti anni ma parlando del consumo di carne di cane ora possiamo dire che è molto diminuito: dai 10000 che venivano macellati nella settimana del festival all’epoca oggi siamo a quasi la metà. I gruppi di attivisti sono sempre più numerosi e questo vuol dire maggior coinvolgimento da parte dei giovani e non solo. C’è una sensibilità diversa, rispetto all’idea di cani come cibo ma proprio in generale: nella città di Pechino oggi più di 2 milioni di cani sono regolarmente registrati. Se si continua a lavorare così in pochi anni vedremo scomparire questo fenomeno».Potrebbe interessarti anche La storia di Davide Acito: ecco come salva centinaia di cani ogni anno dalla pentola cineseDopo dieci anni di attivismo per riuscire a liberare i cani destinati a morte atroce per arrivare sui banchetti del mercato di Yulin, così Acito spiega la missione di quest’anno: «La nostra squadra di attivisti cinesi è già partita da qualche giorno. Facciamo attività di investigazione sotto copertura per individuare le “slaughterhouse” (i macelli n.d.r.) in cui intervenire. L’operazione 2019 sarà fatta insieme alla fondazione Elisabetta Franchi: il 14 giugno grazie proprio al supporto che ci danno da Roma sono partiti anche due veterinari e un infermiere per dare sostegno alla squadra sul campo e ci raggiungerà anche un gruppo del nostro partner tedesco “Animal Hope” che ci ha aiutato a far adottare 50 cani salvati l’anno scorso che sono andati in tutta Europa. Con la collaborazione poi degli attivisti che sono in Cina ora riusciamo a salvare molte vite intervenendo direttamente sui macelli e senza alimentare alcun mercato».Con l’aiuto della fondazione, inoltre, da un anno è stato fondato il rifugio ISLAND DOG VILLAGE E F: «Noi nel nostro piccolo cerchiamo di essere di esempio tutto l’anno agli abitanti del villaggio. Parliamo con ogni singola famiglia che ha un cane legato a catena e in accordo con le persone che li detenevano così siamo riusciti a liberarne molti. Sono piccole cose che ti fanno vincere, come partecipare regolarmente alla giornata delle adozioni che si tiene in centro città una volta al mese».Ed è la missione annuale, contemporanea con il festival ovviamente, la parte più delicata del progetto: «Anno dopo anno abbiamo migliorato i nostri interventi. Adesso le operazioni durano anche 15 giorni. A seguito di accurate osservazioni sul campo, interveniamo direttamente nei macelli. Quest’anno anche dopo i salvataggi rimarremo in zona per darle supporto ai colleghi nel caso di camion che vengono bloccati durante i giorni in cui si svolge l’evento».Provare a far capire il valore della vita dei cani con chi gestisce i macelli è dura. Acito e i suoi ci hanno provato e continuano a farlo ogni volta: «Per loro il cane è cibo, ovvero lavoro e sopravvivenza. Mangiare la carne di cane, tra l’altro, è radicalizzato in una cultura che risale fin dalla notte dei tempi. È molto difficile trovare un macellaio che cambi idea sulle sue origini. La cosa importante, però, è che i macellai stanno scomparendo e non ce ne sono di nuovi, perché i ragazzi sempre di più vanno all’estero per studiare e molti si vergognano ora che il fenomeno è conosciuto a livello mondiale. Il vero cambiamento è questo perché sta avvenendo dall’interno. Il governo in tutto questo non fa nulla. Nessuna campagna informativa, nessuna legge, niente. Anzi, ultimamente stanno proibendo una serie di razze definendole pericolose, e sequestrandole ai proprietari. Ma nonostante questo cattivo esempio, la gente sta cambiando comunque». Sulla pagina Facebook di Action Project Animal è possibile seguire le dirette di Davide Acito e gli aggiornamenti sulla missione.

veterinario 24 ore

Il veterinario: come capire se il cane sta male

Salute & Benessere Redazione -

Tutti noi portiamo regolarmente il cane dal veterinario, per le cure e le attenzioni di routine. Questo professionista è colui che si occupa dei vaccini periodici, ma ci potrà aiutare anche con parassiti di vario genere o con le più comuni e diffuse malattie, che vanno soprattutto prevenute. Ci sono poi dei casi in cui è opportuno portare il cane dal veterinario, in modo da scongiurare la presenza di patologie gravi o di problemi che con il tempo potrebbero rivenire irrisolvibili. Il comportamento del cane Anche se ogni singolo cane ha il proprio comportamento originale, la propria personalità, è anche vero che alcuni atteggiamenti del cane ci possono far capire che qualcosa non va. Un animale che non mangia davanti alla ciotola dei pasti quotidiani, che non fa le feste al padrone che torna dopo ore fuori di casa, che non vuole giocare o che dormicchia per l’intera giornata.Sono tutti comportamenti che potrebbero essere dovuti a situazioni che si risolvono da sole; allo stesso tempo però potrebbe celare importanti problematiche, che è bene considerare sin dal loro inizio. In tutti i casi in cui il nostro cane ha un comportamento che non comprendiamo, conviene portarlo dal veterinario, in modo da scongiurare la presenza di una patologia.Le diagnosi fatte in casa purtroppo possono essere del tutto scorrette e in alcuni casi le cure tempestive sono essenziali. Come abbiamo detto poi, ogni animale è un caso a sé stante: ci sono cani che giocherebbero anche se svegliati in piena notte, altri che dopo una passeggiata non si smuovono dal cuscino neppure se invitati con un osso. Un trauma improvviso In linea generale i cani sono animali in grado di resistere a leggere cadute o piccoli traumi che si possono verificare nel corso di una comune giornata in casa, o durante una passeggiata fuori casa. Come dicevamo prima però ognuno conosce il proprio cane; in alcuni casi basta il respiro affannoso a riposo per farci comprendere che qualcosa non va.Se un evento del genere si verifica dopo una caduta o un trauma, il veterinario potrà valutare rapidamente la problematica, se presente, per cercare di risolverla al più presto. Ovviamente poi la gravità del problema dipende da una serie di fattori, quali ad esempio le dimensioni dell’animale e la sua età.Con il passare degli anni poi i comportamenti cambiano, se un cane anziano non ha voglia di correre dobbiamo farcene una ragione piuttosto che cercare una cura che non esiste. Se però dopo una caduta il nostro amico a 4 zampe si mostra particolarmente stanco, poco reattivo o sonnolento, allora portiamolo subito dal veterinario. In questi casi le cliniche con servizio veterinario 24 ore su 24 sono particolarmente preziose. Meglio andare subito dal veterinario Purtroppo non sempre si controllano i comportamenti del proprio cane. Ci sono animali che vivono in una zona diversa della casa rispetto ai proprietari; ci sono cani anziani che hanno l’abitudine di dormire molte ore al giorno, difficile capire quando questo comportamento è dovuto non all’età ma a un problema; in alcuni casi gli animali hanno a disposizione molto spazio, quindi è difficile seguirli per tutto l’arco della giornata.Nella situazione più classica il cane sta male già dal mattino, ma noi ce ne accorgiamo di sera, quando torniamo dal lavoro. Per tutti questi motivi quando notiamo un comportamento bizzarro, oppure una gamba che si muove in modo strano o il ventre molto dilatato, evitiamo di attendere oltre.Un animale che respira molto male potrebbe avere una lieve malattia respiratoria, oppure potrebbe aver ingerito una sostanza velenosa, che sta causando la presenza di fluido nei polmoni. Meglio quindi affrettarsi a portare il nostro amico dal veterinario, per comprendere subito quale sia il problema e porvi rimedio.

La storia di peppino, il cane mutilato da un petardo nel naso

News Redazione -

E' salvo per miracolo, trovato in condizioni terribili dai volontari dell'APAC, e ora dovrà essere operato: stiamo parlando di Peppino, un cagnolino dal pelo grigio-nero che è stato soccorso sanguinante per i boschi vicino a Campobasso.Come ha fatto a farsi male? Purtroppo da una prima ricostruzione pare che non sia stato un incidente: al quattro zampe sarebbe stato piazzato un petardo dentro il naso, poi fatto scoppiare senza pietà. Per ora i delinquenti che avrebbero compiuto questo gesto orribile sono ancora ignoti. Peppino, il cane multilato da un petardo A trovarlo mentre girovagava per i boschi molisani è stata Maria Luisa Ricciardi, volontaria dell'APAC (Associazione Protezione Animali Campobasso). Ecco le sue parole: "Ha avuto un trauma molto grave, la causa più plausibile è un petardo messo nel naso, n quanto i lembi di pelle erano tutti bruciati e si spiegherebbe anche il tipo di frammenti che rimanevano nella parte esposta».Il veterinario dell'associazione ha fin da subito dichiarato la gravità della condizioni di Peppino, ma c'è ottimismo dal momento che un'operazione chirurgica risulta «fattibile per chiudere in parte la ferita e dargli una vita dignitosa».Come si può vedere nel video di seguito postato sul profilo Facebook dell'APAC, ora Peppino mangia già nonostante le gravissime ferite:Vuoi aiutare Peppino? E' partita la raccolta fondi! Ieri sulla pagina Facebook dell'Associazione è stato pubblicato questo post: «Carissimi tutti, in tanti vi state mobilitando per Peppino e noi e lui vi siamo estremamente grati. Abbiamo però bisogno di darvi alcune delucidazioni. La raccolta fondi che abbiamo iniziato sta prendendo dimensioni consistenti. Non abbiamo ancora pubblicato un preventivo perché attualmente non è possibile farlo. Si tratta di un’operazione delicata e complessa quella che il nostro veterinario si accinge ad effettuare. Vi assicuriamo che è un professionista esperto e cauto, che si è documentato molto, si è consultato con specialisti e ha già operato cani o gatti e altri animali con problemi se non uguali simili, perché purtroppo come Peppe non ce ne sono molti se non nessuno».«Vi ringraziamo quindi per starci dando tanti ottimi consigli e riferimenti di veterinari specializzati- continuano i volontari-. Ci stiamo attivando per contattarli tutti ed avere più informazioni possibili (...).L’operazione è fissata per il 3 gennaio. In quel momento potremo fornirvi correttamente tutti i numeri e ovviamente diremo se con i soldi che stanno arrivano riusciremo a coprire tutto (...). Per la massima trasparenza ed onestà è solo l’Apac, la pagina ed i numeri tra le informazioni della pagina a cui bisogna chiedere informazioni sullo stato di salute di Peppe e su come poterlo aiutare (...)».«Inoltre, ringraziamo tantissimo tutti coloro che vogliono andare a trovare Peppe.. state diventando tantissimi, e siamo contentissimi di questa vicinanza, ma capirete che in un ambulatorio veterinario tutta questa attenzione potrebbe creare alcuni problemi nello svolgimento del lavoro quotidiano. Saremo felici di aggiornarvi noi su ogni progresso di Peppe con video, foto, dirette ed ogni comunicazione a lui relativa».Ecco il link della pagina Facebook dell’Apac dove trovare tutte le informazioni per contribuire alla raccolta fondi. Anche su micachorro.net si è parlato del argomento.Potrebbe interessarti magari leggere un articolo in spagnolo come ad esempio:Perros Perro Perros pequeños Razas de perros Los perros más inteligentes del mundoOppure:Los perros más grandes del mundo Las razas ideales para vivir en apartamento Los mejores perros guardianes Enfermedades comunes y peligrosas en los perros Los perros más bellos del mundo Los perros más caros del mundo ¿Cuánto tiempo vive un perro? Nombres para perros los perros más temidos del mundo Los perros huelen los tumores

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Perchè il cane non vuole camminare? le possibili spiegazioni

Comportamento Redazione -

In genere si tratta di un momento ludico particolarmente atteso, oltre che legato ad un bisogno fisiologico, ma se il cane non vuole uscire di casa risulta piuttosto difficoltoso portarlo fuori per una passeggiata. Vi è già successo? Il problema è più diffuso di quanto potrebbe sembrare. Premettiamo che nella maggior parte dei casi non si tratta di nulla di grave ma capiamo perfettamente che può essere un problema di fronte al quale si rischia di restare basiti e impotenti.Che fare dunque se il cane non cammina? Non allarmatevi e proviamo a capire insieme quali sono le cause più frequenti di questo comportamento e come tentare di migliorare e/o risolvere la situazione. Il cane non vuole camminare: che fare?La passeggiata all’aria aperta costituisce un momento molto importante per un cane sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psichico. Infatti, l’uscita non viene vista solo come l’occasione per sgranchirsi le zampe e per espletare i propri bisogni.Al contrario, rappresenta un’occasione di puro divertimento, relax e condivisione. Non è cosa rara, però, imbattersi in un cane che mostri completo dissenso di fronte ad una nostra proposta di uscita e tale comportamento si può manifestare tanto nel cucciolo, quanto nel cane adulto o addirittura anziano.In alcuni casi, il vostro amico a quattro zampe potrebbe addirittura rifiutarsi proprio, a monte, di uscire di casa. Si tratta allora di un caso ancora diverso da quelli che tratteremo in questo articolo, ancora più grave, poiché il cane deve aver sviluppato un senso di ansia e paura nei confronti dell'esterno della casa.Partiamo da un presupposto diverso, ovvero quello di essere riusciti ad abbandonare l'uscio casalingo: quali problematiche si possono presentare in strada, tali per cui il cane non cammina?Prima di tutto sappiate che questo comportamento è molto più diffuso di quanto si possa credere e che allo stesso tempo non sempre sta ad indicare un grave problema. A volte è solo questione di tempo. Nei casi più gravi si verifica un vero e proprio rifiuto da parte dell’amico a quattro zampe già prima di varcare la soglia di casa.Un rifiuto generalmente legato ad un sentimento di timore, paura, ansia e frustrazione. La complessità di tale argomento merita di essere approfondita ed analizzata in separata sede, pertanto in questo articolo ci limiteremo ad osservare insieme esclusivamente i casi più diffusi e meno gravi. Perchè il cucciolo non vuole camminare? Partiamo dai cuccioli. In questo caso c'è davvero poco da allarmarsi perché è normale che un frugoletto ancora senza esperienza possa essere intimorito di fronte al "mondo", anche se si tratta solo del vialetto sotto casa. E' bene abituare il cane fin da piccolo a gestire le situazioni "in esterna", dunque relegarlo troppo in casa per paura che quella piccola palla di pelo si spaventi rischia di diventare un'arma a doppio taglio.Il puppy insomma deve imparare a "prendere le misure" alla strada e anche a socializzare con gli altri cani, oltre ad abituarsi alla presenza di esseri umani diversi dal suo padrone e della sua famiglia. Spronatelo dunque, ma ovviamente senza esagerare, altrimenti rischierete di traumatizzarlo inutilmente.Se hai un cucciolo e stai riscontrando questo problema, non allarmarti dunque! Il nuovo arrivato ha da poco conosciuto la sua nuova casa umana, probabilmente ha ancora bisogno di esplorare il mondo esterno e di familiarizzare con nuovi rumori, odori, cani e persone.Ha bisogno di socializzare e conoscere gradualmente l’ambiente esterno in cui lo abbiamo inserito. Anche se si mostrerà restio a procedere con la passeggiata già una volta varcato l’uscio di casa, non forzarlo.Rispetta i suoi tempi e mostrati felice e soddisfatto anche solo dopo un singolo passo. Evita di relegarlo in casa, esponilo sin dall’inizio a nuovi stimoli: solo così potrai evitare di rinforzare questi comportamenti e avere presto un cane socievole ed entusiasta di passeggiare all’aperto con te.È molto importante spronare il cucciolo, senza però esagerare. Non strattonare, né tirare il cane verso di te con l’uso del guinzaglio. Anche se dopo due o tre passi il cucciolo dovesse sedersi, attendi pure che sia lui a prendere coraggio e a rialzarsi e magari concedigli un bocconcino (senza adescarlo).All’inizio sarà faticoso, ma una volta superato l’impatto riscontrerai graduali miglioramenti nel tuo fedele amico. Spesso può essere di grande aiuto trovare al proprio cucciolo un nuovo compagno di avventure, proporgli una passeggiata in compagnia di un cane adulto, sicuro ed equilibrato. Potrà imparare molto da lui.A volte l’insicurezza del cane può verificarsi più prepotentemente laddove il cucciolo sia nato e cresciuto in un allevamento di campagna molto distante dalla città e dai rumori che la caratterizzano. Inserirlo in un contesto urbano ricco di stimoli potrà inizialmente disorientarlo, in tal caso il lavoro da fare richiederà più tempo e più uscite. Perchè il cane non vuole uscire In questo caso bisogna fare un passo indietro e chiedersi se il proprio cane abbia avuto la possibilità di socializzare con l’ambiente esterno. La socializzazione è un periodo molto delicato nella vita di ciascun cane.Una volta superata questa fase qualora il cucciolo non avesse avuto modo di fare le sue esperienze, porterà con sè in età adulta tutti i suoi problemi sociali. Potrà agitarsi, irritarsi o spaventarsi alla vista di un altro cane, di una persona estranea alla sua famiglia, di una macchina o di una moto.Per recuperare questo suo atteggiamento, la cosa migliore da fare è rivolgersi ad un esperto per evitare di compiere involontariamente ulteriori errori. Se il tuo cane dovesse manifestare un improvviso rifiuto ad uscire, con molta probabilità avrà avuto un’esperienza negativa in passeggiata.In questo caso è consigliabile prima di tutto individuare, magari con l’aiuto di un esperto, l’origine del problema e lavorare su quella attraverso un percorso di desensibilizzazione.Arriviamo ai cani anziani. Così come per noi umani, anche per il cane la terza età è una fase della vita molto delicata e ricca di cambiamenti. Quando un cane si fa anziano, oltre ad impigrirsi inizia a manifestare i primi malesseri legati a problemi muscolari e di deambulazione.Non solo, generalmente cani anziani mostrano sintomi di demenza senile che impedisce loro di compiere azioni che fino a poco tempo prima rappresentavano la normalità. In questo caso evita di fare tragitti molto lunghi e se puoi dai al tuo cane la possibilità di percorrere sempre lo stesso itinerario. Cerca di rendere stimolanti le sue giornate ricorrendo a giochi olfattivi e mantenendo la sua mente sempre allenata.Qualche volta può succedere che il cane sia semplicemente distratto da alcuni fenomeni che si verificano attorno a lui e si "dimentichi" di camminare. Spesso è per il contatto visivo con altri cani, altre volte perché magari ha individuato un odore di cibo che vuole "monitorare". In generale provate a lasciargli un po' di libertà per capire bene dove voglia andare a parare.Ma può anche essere invece che il vostro cane ha paura o sia comunque stressato oppure oggetto di ansie varie. Si tratt adi una macro-categoria che comprende un po' tutti i disagi che abbiamo accennato in precedenza. In questi casi tendenzialmente ci può essere stato un vero e proprio trauma, che il cane deve superare o quanto meno dimenticare. Perchè il cane non vuole camminare al guinzaglio?Cosa fare se il vostro cane non vuole camminare al guinzaglio? Si tratta di uno strumento assolutamente necessario, oltre che obbligatorio. Tuttavia può capitare che cani particolarmente vivaci lo vivano come una imposizione e si rifiutino di camminare col guinzaglio al collo. Dovete far sì che si abituino, magari mostrando l'esempio di altri cani.Il guinzaglio, oltre ad essere un oggetto di sicurezza necessario ed obbligatorio in esterna, rappresenta anche uno strumento di comunicazione tra noi ed il nostro cane. A volte cani particolarmente vivaci e “testardi” possono vivere questo strumento come una sorta di imposizione che li porterà a protestare rifiutandosi di camminare. In questo caso è bene abituare gradualmente il proprio cane all’uso del guinzaglio, creando una relazione serena e di fiducia.In generale, vi invitiamo ad avere pazienza e a "ricompensare" il vostro amico a quattro zampe con dei premi "mangerecci" quando vedete che ci sono dei passi avanti. Ricordatevi che, come tutti, anche i cani hanno tutto l'interesse - sia a livello fisico che a livello psicologico - nel godersi una bella passeggiata all'aria aperta.Qualora dovessi riscontrare difficoltà nel gestire tali situazioni, non avere timore di rivolgerti ad un esperto*. Sarà molto più semplice per te e per il tuo quattro zampe risolvere questo problema!*Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Valentina Cafini, addestratore cinofilo qualificato ENCI. Vi lasciamo di seguito tutti i suoi contatti:Sito web Pagina Facebook Pagina Instagram

cane sordo e cieco

Cane cieco e sordo scompare cinque anni fa: ieri è ritornato a casa

News Redazione -

La storia incredibile di Lady, che dopo cinque anni è di nuovo insieme alla sua famiglia Lady è un bassotto a pelo lungo che ha compiuto la veneranda età di 17 anni, ma che da cinque era come scomparso nel nulla. Tuttavia ieri è ritornato dalla sua famiglia. Ma andiamo con ordine.Ora potrà trascorrere l'ultimo periodo della sua vita insieme ai suoi cari, che ovviamente dopo anni e anni di assenza avevano ormai perso ogni speranza. Quando se la sono vista davanti, non ci potevano credere e sono tutti scoppiati a piangere. Ancora non si conosce dove abbia trascorso davvero questi anni di solitudine, ma quello che importa è che Lady ora sia a casa.Era il 2013 quando la cagnolina, già cieca e sorda, è scomparsa nel nulla a Brooklyn, nel Connecticut. E' stata trovata cinque anni dopo nel Mohegan Park di Norwick. I suoi soccorritori, la Connecticut Animal House, pensavano che fosse stata abbandonata. Ecco le parole del fondatore dell'associazione Chris: "È cieca e sorda. Ed era molto triste"». L'ha così trasferita dal canile in una casa di accoglienza d'emergenza.A quel punto, mentre i volontari gli facevano il bagno, è stato trovato il microchip. E poi l'incredibile scoperta: Lady non mancava da casa da giorni, ma da anni! "Pensavamo che non volessero più prendersi cura di lei. E invece qualcuno in questi anni l'ha trovata e l'ha tenuta con se".La sua famiglia originaria, non appena ha ricevuto la notizia, è andata a prenderla: "Non ci potevano credere. Sono subito saliti in macchina per venire a prendere". Ad aspettarla a casa c'era anche il Golden Retriever con cui Lady è cresciuta: "Erano grandi amici. E appena l'ha vista le è andato incontro scodinzolando con un'aria come per dire "Dove diavolo sei stata per tutto questo tempo?".

cane guida

Napoli, locale vieta l'ingresso ad un cane guida: in arrivo la multa

News Redazione -

A Napoli lo storico Caffè Gambrinus sarà multato per non aver acconsentito all'ingresso di un cane guida. Uno dei locali più noti di Napoli, il Caffè Gambrinus, è stato sanzionato per aver impedito che un cane guida accedesse al locale insieme alla sua padrona non vedente. E così la cliente non è potuta entrare, nonostante il quattro zampe fosse tenuto regolarmente a guinzaglio e con museruola.La donna ha così denunciato il locale alla Polizia Municipale: la multa è stata verbalizzata e comminata per un importo di 833 €. I proprietari hanno spiegato però che si tratterebbe di un equivoco: lo zio del proprietario infatti non si sarebbe accorto di trovarsi di fronte ad una persona ipovedente.Quando se n'è accorto, la donna ha preferito rifiutare le scuse, e così si è rivolta ai vigili. Michele Sergio, portavoce della famiglia del Gambrinus, ha così commentato: "Si è trattato di uno spiacevole equivoco. Mio zio non si è reso conto subito che si trovava di fronte ad una ipovedente, e quando lo ha capito ha invitato la signora a entrare ma ha rifiutato rivolgendosi ai vigili. I cani possono entrare in alcune sale e in altre no; siamo disponibili verso tutti, specie nei confronti dei disabili. Valuteremo il ricorso, ma siamo pronti a incontrare la signora magari davanti ad un bel caffè".Per il momento la multa resta, ma com'è andata davvero? Semplice incomprensione, o atto intenzionale? Seguono aggiornamenti.

Addio a kyra, il cane del volontariato che faceva sorridere bambini e anziani

News Redazione -

Buon ponte, Kyra! Kyra, il pastore tedesco che insieme a Mario Bartoli ha fatto del volontariato la sua vita, si è spenta all'età di 17 anni. Tantissime le imprese di questa cagnona, che nel corso della sua vita ha aiutato i terremotati dell'Aquila e dato conforto e compagnia ed anziani nelle case di cura e ai bambini negli asili.L'amicizia fra lei e Mario è nata dopo la morte di suo figlio Christian, scomparso all'età di 17 anni per via di un'aneurisma. Una vicenda drammatica e terribile, che aveva devastato la famiglia Bartolini. Quest'ultima però si è prodigata per donare gli organi del figlio, cosa che ha permesso di salvare la vita a Teresa, una ragazza di Monterosso.La madre della ragazza ha contattato la famiglia Bartoli, ringraziando per aver salvato la vita a Teresa con quel gesto straordinaria. Ecco le parole di Mario, ovviamente commosso: "Ci aveva scritto, e poi telefonato e per noi era stato un gesto straordinario, che ci aveva colmato di gioia". In Italia la legge non prevede contatti fra chi dona e riceve, ma Mario - con i suoi appelli sui social - era riuscito a incontrare più di un beneficiario: "Volevo solo sentire ancora il battito del cuore di mio figlio".Tragica anche la ricostruzione di quel 17 gennaio 1998: "Mario, Mario, corri: mi avevano chiamato così, quella notte. Erano le 23.45. Era il 17 gennaio del 1998. Christian era ad una festa di compleanno. Mi dissero che stava male. Arrivai, lo vidi immobile. I soccorritori lo portarono via. Cinque ore di intervento, poi la dottoressa ci guardò, con gli occhi lucidi. Non c’era più niente da fare. Non per lui. Avremmo però potuto fare qualcosa per gli altri, per qualcuno che nemmeno conoscevamo, ma che attendeva un organo, per salvarsi la vita…".I Bartoli iniziano a fare volontariato: l'incontro con Kyra nasce proprio così, e per Mario diventa un punto di riferimento. Il suo cuore, devastato dalla perdita del figlio, trova un po' di pace: "Kyra era il mio angelo custode". Ogni volta che andavano a trovare la tomba di Chrys, Kyra ci si accoccolava sopra, come se volesse proteggerlo.Dopo aver aiutato per anni e anni la protezione Civile, fatto visita ai disabili, anziani e bambini, Kyra ora ha raggiunto Christian. Buon ponte, bella!

Torna il festival della carne di cane a yulin, mentre dalla sudcorea arriva una storica decisione

News Redazione -

Appuntamento tristemente noto quello del Festival di carne di cane a Yulin, in Cina. Ma dall'Oriente arrivano buone notizie.E' arrivato anche quest'anno il festival della carne di cane (e gatti) a Yulin, in Cina: ogni volta questa crudele manifestazione toglie la vita a migliaia di quattro zampe. Da molti anni l'opinione pubblica e le associazioni di tutto il mondo si stanno battendo per eliminare o quanto meno limitare il fenomeno, ma non sempre ci riescono.I cani qui vengono torturati, uccisi e cucinati: una fine atroce. Sul posto gli appelli della comunità internazionale e le milioni di firme raccolte e inviate al governo cinese non hanno fatto effetto. Un raggio di sole arriva però dalla Sudcorea: un tribunale locale ha dichiarato illegale l'uccisione di cani ad uso alimentare.Si tratta di una sentenza che potrebbe essere fondamentale per creare quella sensibilità anche nell'opinione pubblica locale, che non sempre c'è. In Corea infatti negli ultimi anni sempre meno persone consumano carne di cane, perchè quest'ultimo viene ritenuto un animale d'affezione.Leggi anche la storia di Davide Acito, l'attivista italiano che ogni anno va a Yulin per salvare centinaia di cani.Ma come è arrivata la sentenza coreana? Grazie ad un ricorso del gruppo animalista Care contro un allevatore di cani di Bucheon, accusato di “uccidere animali senza una ragione propria” e di aver violato regole d’igiene.Queste le parole dell'avvocato di Care: "E’ vergognoso. Non possiamo accettare l’idea che uccidere i cani per il consumo di carne equivalga a uccidere animali per capriccio". Invece arrivano parole diverse da Cho Hwan-ro, rappresentante di un'associazione di allevamenti di cani: "I cani per il cibo e i cani come animali d’affezione devono essere separati. Bovini, maiali, polli e anatre sono tutti allevati per essere consumati. Perché non i cani?".

Ernia del disco nel cane: cause, sintomi e cura

Salute & Benessere Redazione -

Nel nostro focus andiamo ad analizzare l'ernia del disco nel cane, i suoi sintomi e come curarla. Avrete sicuramente già sicuramente sentito parlare di ernia del disco almeno una volta nella vita. Si tratta di una patologia muscolare non certo rara negli esseri umani, che tuttavia colpisce anche i nostri amici a quattro zampe. In questo focus andremo infatti ad approfondire caratteristiche, analogie e differenze tra l'ernia del disco nell'uomo ed ernia del disco nel cane.In entrambi i casi, parliamo di una malattia degenerativa che va a colpire i dischi invertebrali. In poche parole, dovete partire dal presupposto che tra una vertebra e l'altra ci sono questi dischi "polposi" che fungono un po' da ammortizzatori.Andiamo ad analizzarne meglio la struttura e la composizione: si tratta di un ammasso di polpa che va a formare un nucleo. Questo nucleo ha una consistenza gelatinosa, che col passare degli anni e l'invecchiamento del cane diventa via via più rigida.Come può venire un'ernia del disco? Di base, tramite uno sforzo fisico di qualche tipo. Un salto o un piegamento, ad esempio. Questo sforzo eccessivo genera un trauma: questo è l'incipit dell'ernia del disco. A questo punto è bene fare un distinguo e suddividere questa patologia in due diverse categorie: ernia discale Hansen 1 ed ernia discale Hansen 2.La prima è anche detta ernia discale acuta è colpisce soprattutto gli esemplari canini giovani (dai 3 ai 6 anni) colpendo all'improvviso. La seconda si definisce anche ernia discale cronica e si manifesta in genere su soggetti più anziani. Diverse anche le tipologie di cani coinvolte nell'uno e nell'altro caso.L'acuta colpisce principalmente razze cosiddette "condrodistrofiche" come il bassotto, il barboncino o lo yorkshire; la cronica al contrario è frequente nelle razze "non condrodistrofiche" come il pastore tedesco e il labrador.Ernia del disco nel cane: sintomi Ma cosa provoca esattamente un'ernia del disco? Quali sono insomma i sintomi più diffusi? Ovviamente dolore e scoordinamento, generico e generale. Una progressiva disfunzione del movimento delle zampe posteriori. Ma anche veri e propri danni neurologici (che possono arrivare a provocare lieve zoppia o addirittura paralisi totale).In prima battuta, diciamo che il cane inizierà a cambiare postura e andatura, quasi sempre inarcando la schiena nella zona più a rischio. Inoltre, con l'avanzare della malattia il cane perderà sensibilità e avrà problemi ad urinare o defecare. Va da sé che via via il cane perderà elasticità e tono muscolare, risultando sempre più debole e fiacco. E perdendo peso! Ernia del disco nel cane: cura Qualche volta basta un periodo di riposo, magari di un paio di settimane. Altre volte la situazione degenera o comunque non migliora, di conseguenza occorre rivolgersi assolutamente rivolgersi al veterinario di fiducia e non prendere la questione sottogamba.Soprattutto quando vengono intaccate vistosamente le capacità motorie dell'animale, l'intervento chirurgico è spesso la soluzione più indicata, ovviamente preceduto da risonanza magnetica o comunque dagli esami consigliati dal medico. Un periodo di riabilitazione e fisioterapia sarà ovviamente strettamente necessario.Cose da evitare durante il decorso della malattia sono: pavimenti scivolosi che possono rendere ulteriormente complicato il moto del nostro amico a quattro zampe, percorsi con salite e discese difficili da sostenere.Aiutatelo invece a: mantenere una postura corretta anche durante il sonno con un "materassino" adeguato, in caso di palese difficoltà motorie cambiate posizione al cane per evitare il formarsi di ulcere e lesioni (in tal senso può essere utile - soprattutto per gli spostamenti - munirsi di apposita imbragatura, non fare prendere peso all'animale (magari viziandolo troppo a tavola per "rincuorarlo").

Il cane non mi ascolta: cosa fare?

Comportamento Redazione -

"Il cane non mi ascolta": è una frase che abbiamo sentito dire molto spesso, vediamo cosa fare in questa situazione. Cosa fare se il cane non mi ascolta? E' una domanda che ci siamo sentiti rivolgere spesso in redazione: come comportarsi se si hanno problemi di comunicazione col nostro amico a quattro zampe? La sfera del linguaggio è già di per sé complessa da affrontare tra esseri umani, figuriamoci tra specie diverse.Tuttavia in questo articolo proveremo a fornire un paio di indicazioni utili per migliorare il "dialogo" col proprio animale. Anche perché, quando mancano le basi per un dialogo sano e bilaterale, ogni rapporto rischia di naufragare. Per gli uomini così come per il mondo cinofilo, occorre capire-stabilire un codice di riferimento grazie al quale orientarsi nella comunicazione col proprio interlocutore a quattro zampe.Dobbiamo infatti partire da un dato che ad alcuni potrà risultare sorprendente: non tutti i cani che non ascoltano sono degli inguaribili testardi e/o disobbedienti! Molte volte c'è, appunto, un problema di comunicazione. Capiamo ora come "sintonizzarci sulla stessa lunghezza d'onda" del cane di casa.Il cane non mi ascolta: il linguaggio del corpo è fondamentale. Innanzitutto dobbiamo partire dal presupposto che - molto più rispetto agli umani - il cane presta molta attenzione al "body language". Interpreta i nostri movimenti e la nostra postura in maniera molto precisa. Occorre dunque prestare molta attenzione a come ci approcciamo all'animale. Insomma, tenete presente che esiste una comunicazione non verbale, che spazia dalla direzione del nostro sguardo al mondo in cui ci pieghiamo.Partiamo proprio con l'analizzare meglio l'utilizzo del nostro corpo nel dialogo con il nostro cane. Due consigli di base: 1) evitare movimento troppo veloci e bruschi 2) traiettorie circolari sono prevedibili a gesti "netti", in avanti. Meglio girare lentamente attorno alle cose, insomma! Un ulteriore esempio, concretamente: meglio non piegarsi in avanti, dal basso verso l'alto, con un senso quasi di incombenza, bensì flettersi in giù con le gambe e allargare le braccia come ad accogliere una ispezione dell'animale.Sempre restando nell'orbita della comunicazione non verbale ma visiva, analizziamo la strategia corretta da applicare al dialogo col cane in relazione alle nostre espressioni facciali. Anche la nostra mimesi facciale ha un peso determinante nell'economia della comunicazione con il pet.Dobbiamo ad esempio evitare di ridere di fronte ad atteggiamenti errati-pericolosi ma buffi del cane, per evitare che quest'ultimo percepisca dei gesti da evitare come dei gesti che ci rendono felici.Ci sono poi dei -cosiddetti - segnali calmanti che il cane spesso non utilizza in casa perché si disabitua a farlo, dal momento che non viene costruito un "vocabolario comune" in questo senso. I più comuni e universalmente riconosciuti (soprattutto dopo gli studi di Turid Rugaas) sono: mostrare il fianco e guardare altrove, girarsi di schiena o girare la testa.Ovviamente anche sollevare la zampa: un po' la nostra stretta di mano. Ma ce ne sono anche altri meno "conosciuti", in un certo senso, come: leccarsi il naso o annusare per terra. Oppure anche alternare lo sguardo tra terra e soggetto frontale. Teneteli presente nell'imbastire una discussione il più possibile bipartisan col vostro amico quadrupede.Il cane non mi ascolta quando lo chiamo: anche la voce è importante. Arriviamo ora all'utilizzo della voce. Anch'essa, ovviamente, fondamentale. Il tono deve essere pacato e deciso insieme. Tenete presente che gridare servirà a poco, soprattutto se non si è sviluppata al punto giusto l'autorevolezza per farlo. Vale un po' la stessa regola che vale per i bambini: urlare può servire, in qualche caso, a spaventare il "cucciolo d'uomo", ma non servirà a risolvere il problema.Ma al di là di tonalità e modalità, ci sono poi effettivamente delle parole o delle intere frasi da dire o non dire? Delle formule che vadano a coadiuvare il nostro rapporto col cane? Certo: una vasta fetta di questo discorso riguarda infatti l'esecuzione dei comandi. Parliamo dei comandi di controllo, ovvero degli ordini - più o meno funzionali ad uno scopo - che vorremmo che il nostro cane eseguisse.In questo caso, va "semplicemente" detto che il cane certamente assocerà alcune formule vocali a determinate azioni. Quindi, ad esempio, una frase come "Dov'è il guinzaglio?" proietterà il nostro amico direttamente al parco sotto casa (a meno che non abbia una gran paura del mondo esterno, come vi abbiamo spiegato qui).Fondamentale anche il sistema dei "premi" legati ad un rapporto che potremmo definire di causa-effetto, o meglio di azione-ricompensa. Quando una comunicazione tra voi e il vostro cane va a buon fine, quando siete sicuri di aver stabilito una sintonia tra azione richiesta e reazione ottenuta, una piccola lusinga all'animale dal parte del padrone può essere davvero un toccasana per innescare un circolo virtuoso.Tutti i fatti e le situazioni che abbiamo snocciolato fino ad ora vanno poi opportunamente filtrati nell'ottica della più totale congruenza tra gesti. Di cosa si tratta? Trattasi della coerenza di fondo nell'educazione dell'animale: importare ordini diversi a seconda dei momenti, o addirittura contraddittori, può rivelarsi quando mai deleterio. Un po' come per l'educazione dei bambini, è importante che ci siano una e una sola figura di "educatore" per evitare confusione e contraddizioni.A conclusione, una riflessione sorge spontanea: più spesso di quello che pensiamo accade che il cane non capisca, non che non ascolti! Proviamo ad immedesimarci, a metterci nei suoi panni e creare un ponte comunicativo reale col nostro amico a quattro zampe.Fermo restando che ovviamente può capitare di trovarsi di fronte a cani realmente indisposti e/o indisciplinati, ora dovremmo aver tutti capito meglio che se il cane non ascolta, probabilmente è perché non gli facciamo le domande giuste. Armatevi dunque di pazienza e... vocabolario!

Alghero, cane bastonato e lanciato da un ponte: le immagini del salvataggio

News Redazione -

Calik ha i denti spezzati e la colonna vertebrale fratturata, ma è vivo grazie all'intervento di un pescatore e dei veterinari. Arriva una brutta storia dalla Sardegna, precisamente da Alghero: un pastore maremmano di nome Calik è stato prima picchiato con un bastone, poi rinchiuso in un sacco e infine lanciato da un ponte alto sei metri.L'impatto è stato molto violento, ma nonostante questo il cagnone è incredibilmente rimasto sopravvissuto. Merito anche di un pescatore che ha visto la scena ed è subito intervenuto in suo soccorso.L'uomo ha per prima cosa chiamato subito le forze competenti e il Taxi Dog che ha trasportato il povero quattro zampe in una clinica veterinaria di Sassari, dove è stato curato: aveva molti denti rotti (per via delle bastonate) e la colonna vertebrale spezzata.Nella foto, Calik viene assistito dalla clinica di Sassari E' stato poi portato al canile Primavera di Santa Maria La Palma, di proprietà di Silvia Tintus, che ha così commentato: "Lo abbiamo adottato perché se non lo avessi fatto avremmo dovuto chiedere sempre al Comune di Alghero il permesso per le cure. Martedì pomeriggio mi hanno comunicato che Calik non rischia la morte. L’intervento è durato parecchie ore perché nella caduta il quattro zampe si è fratturato la colonna vertebrale. Resterà da capire se nei prossimi giorni potrà ancora camminare o sarà necessario l’uso del carrellino".E chi lo ha lanciato dal ponte? E' stata presentata una denuncia, e sui social è partito un appello per la ricerca di eventuali testimoni. Aggiornamenti nelle prossime ore.Il ponte dove è stato lanciato Calik

Il cane non vuole uscire di casa: perchè?

Comportamento Redazione -

Quali sono i motivi che spingono il nostro cane a non voler uscire di casa? Ecco le possibili risposte. Arriva la bella stagione e per gli amanti dei cani non c'è niente di meglio che una bella passeggiata insieme al proprio amico a quattro zampe. Al parco oppure semplicemente avanti e indietro sul marciapiede sotto casa, portare "sotto", a spasso, il cane di casa è un dovere ma speriamo per tutti anche un piacere.In genere, lo è in primo luogo per l'animale stesso: da un lato perché va ovviamente ad espletare quelli che sono i suoi "bisogni" corporali, dall'altro perché esce dalle mura domestiche per un po' di tempo svagandosi un po' all'aria aperta. Tuttavia non sempre le cose vanno così.Ci sono dei casi infatti in cui l'animale si rifiuta - anche vistosamente, platealmente - di uscire di casa. Cosa accade in questi casi, nel pratico? Il cane manifesta una evidente paura e/o disagio nel mettere piede - anzi, zampa - lontano dall'uscio casalingo. Si impunta sulla portone del palazzo oppure direttamente sulla porta di casa. Quali possono essere le cause per cui il cane non vuole uscire di casa? E, soprattutto, come provare a risolvere questa situazione?Il cane non vuole uscire di casa: quali sono i motivi? La risposta non è certamente semplice, poiché di fronte a queste problematiche di tipo "psicologico" si apre un ventaglio variegato di possibilità (come non è facile "leggere nelle mente" degli esseri umani, non lo è per la psiche animale).Tuttavia il cane ha assolutamente bisogno di vivere anche il mondo esterno, socializzare con gli altri cani e con l'ambiente circostante, senza rimanere ingabbiato mentalmente tra le mura di casa. Ha insomma bisogno di fare esperienza, per non alienarsi nel suo mondo.Capirete bene dunque che il problema non è da prendere sottogamba: se da un lato il cane "sta bene" in casa, dall'altro deve essere pronto anche ad uscire!  Ma facciamo un passo indietro e proviamo a risalire alle cause di questo tipo di atteggiamento. Grossomodo potremmo ricondurlo a due fattori-aspetti fondamentali: abitudine e paura.Da un lato infatti il cane tende ad essere un animale piuttosto abitudinario, a crogiolarsi nei piccoli-grandi comfort che vengono forniti dalla casa che abita. Immerso nelle comodità del lusso domestico, perché lanciarsi nell'ignoto? Ricordiamo che le abitudini possono creare una sorta di "assuefazione".Tuttavia va detto che in linea di massima i cani amano lanciarsi in avventura all'aria aperta. In questo articolo vi riferiamo ovviamente ad una minoranza, con dei problemi relazionali maturati nel corso della propria esistenza.  Arriviamo così anche al secondo punto di questa disamina: la paura. Può capitare, a causa di fari fattori, che il mondo esterno crei un vero e proprio disagio nell'animale, al di là delle varie ed eventuali abitudini casalinghe maturate nel corso degli anni.È però importante sottolineare che questi due aspetti spesso vadano se non a coincidere quanto meno ad intersecarsi e sommarsi. Qualche volta quest'ansia del mondo esterno è coadiuvata anche da padroni e/0 veterinari troppo apprensivi: valutate sempre con attenzione quando e quanto è il caso di tenere i vostri amici a quattro zampe "sotto una campana di vetro". Il cane non vuole uscire di casa: ci vuole pazienza. Come agire in questi per arginare e provare a risolvere il problema? Armatevi di tanta pazienza e determinazione. Bisogna procedere per tentativi, da un lato promettendo delle ricompense al vostro cane (cibo per i più golosi, un gioco particolarmente accattivante, un altro amico a quattro zampe con cui "affrontare" la cosa).Se i primi tentativi risultano vani dovete provare ad alzare il tiro e approcciarvi in maniera un po' più "strong": provate a trascinare (sempre con accortezza) il cane per qualche tratto oppure prendetelo direttamente in braccio. Senza forzarlo, dovete fargli capire che il mondo esterno non è lì pronto ad aggredirlo!In prima battuta però è importante che riusciate a costruire un rapporto di fiducia con l'animale, per poi riuscire a trascinarlo in questa grande avventura che è il mondo al di là della porta di cosa ma anche... la vita!

il cane non mangia

Perchè il cane non mangia: cause e cosa significa

Comportamento Redazione -

Molti nostri lettori si chiedono perchè e cosa significa quando il cane non mangia. Ci possono essere diverse cause dietro a questo comportamento.In questo articolo troverete alcune indicazioni sui motivi che possono portare il vostro cane a rifiutare il cibo. Se il cane non mangia verificate che non abbia gravi problemi di salute, rivolgetevi al vostro veterinario per controlli.La premessa di tutto il discorso è che bisogna educare l'amato amico a 4 zampe a seguire le regole sull’alimentazione. Alcuni consigli vi guideranno a dargli una quotidianità e se il vostro cane è anche un po' viziato e fa qualche capriccio quando si tratta di mangiare, vedrete che in poco tempo tornerà ad avere appetito. Detto questo, entriamo nel dettaglio del problema. Perchè il cane non mangia? Stranamente il vostro cane non si è neanche avvicinato alla ciotola del cibo e non vi ha rincorso per ottenere le sue crocchette? Il cane non vuole mangiare niente, forse c’è qualcosa che non va.Può succedere anche agli animali di non avere appetito, di voler saltare il pasto per un giorno, o di avere periodi in cui hanno meno fame del solito, ma se il vostro cane rimane a digiuno per 24 ore, se ha sempre mangiato di gusto ed ora rifiuta il cibo, se ultimamente lo trovate dimagrito, è bene farlo visitare al più presto.I cani possono essere spinti a non mangiare per diversi motivi, quindi bisogna individuare la causa del perchè il cane non ha appetito.Le cause del perchè il cane non mangia potrebbero essere diverse:difficoltà nella masticazione male ai denti o alla bocca ferite o fastidi dovuti ad oggetti estranei incastrati nella bocca malattie come insufficienze renali, disturbi al fegato e cancroIn questi casi, anche il cane più affamato del mondo, diventa un cane inappetente. Verificate anche che non abbia contratto la malattia della zecca, l’erhichiosi. Anche i vaccini possono essere causa di inappetenza: se ne avete appena fatto uno al vostro cane non preoccupatevi, tornerà a mangiare presto.Un cane senza appetito deve preoccupare quando il problema si prolunga nel tempo, perché potrebbe essere il segnale di una malattia. Si capisce come in tutte queste situazioni è fondamentale una visita veterinaria.Detto questo, la causa dell'inappetenza potrebbe anche essere molto più semplice e meno grave. Così come l’uomo ha delle preferenze per alcuni cibi, anche il cane ha le sue: a volte il cane non mangia perché non gradisce quello che gli proponete per pranzo e cena.Se ripetutamente il vostro fedele amico rifiuta il cibo ma non dimagrisce e sembra in perfetta forma verificate che non abbia trovato un altro modo per alimentarsi, per esempio mangiando da qualche altra ciotola e sottraendo il cibo a qualcun altro.Assicuratevi che durante i pasti non si aggiri attorno al tavolo per guadagnare gli scarti del pranzo o della cena. E’ importante mantenere una routine per dare un educazione alimentare al vostro cane: dategli tutti i giorni alla stessa ora la sua razione di cibo, e se non lo mangia ripetete la stessa cosa anche il giorno dopo. Un cane in buona salute e giovane non subirà gravi conseguenze se salta qualche pasto, servirà a fargli capire che se ha fame deve mangiare il cibo che ha a disposizione.Se il cane non è viziato e improvvisamente rifiuta di mangiare dovrete verificare che il cibo per cani non sia scaduto o avariato. Evitate di cambiare in continuazione il cibo del vostro cane perché potreste sconvolgere il sistema digestivo.Se volete provare a dargli qualcosa di diverso o volete cambiare marca non fatelo drasticamente. Iniziate mischiandone piccole quantità al cibo che il vostro cane è solito a mangiare e lentamente arrivate a sostituirlo definitivamente. Cosa fare se il cane non mangia Se il cane non mangia perchè non gradisce il cibo che gli presentate, usate qualche piccolo trucchetto per invitarlo a mangiare. Ecco i più consigliati. Insaporire il cibo Provate ad insaporire il cibo aggiungendo alimenti, altrimenti scaldatelo al microonde o utilizzate acqua calda o brodo di pollo per dargli più sapore. Passeggiate quotidiane Stimolate l’appetito del vostro amico a quattro zampe portandolo a fare del movimento, fatelo passeggiare quotidianamente prima dell’orario dei pasti: questo provocherà un aumento di appetito, vedrete che il cane tornerà a mangiare con gusto, lasciando la ciotola pulita. Fatelo mangiare in tranquillità Trovate un luogo adatto per “apparecchiare”: posizionate la ciotola col cibo e quella con l’acqua, possibilmente dove il cane non abbia distrazioni, dove possa mangiare tranquillamente.Se non finisce tutto il pasto ripulite la scodella e rimettetela vuota là dove il cane è solito mangiare: se torna a cercare il cibo non dategliene fino all’orario stabilito per il pasto successivo.Questo serve ad educarlo a capire che terminando il cibo verrà ricompensato con qualche premio, qualche coccola. Evitate di dargli spuntini fuori dagli orari dei pasti ed abituatelo a non mangiare dagli sconosciuti o in giro, educatelo a non aggirarsi attorno a tavola durante l’orario dei vostri pasti, non cedetegli spuntini sottratti dal vostro piatto. Impostate una routine La routine è importante per il cane: è un animale abitudinario e gradisce avere un equilibrio e una quotidianità. Se improvvisamente rompete le abitudini del vostro fedele amico sappiate che potrebbe subirne le conseguenze. Cambiamenti di case, dovuti a traslochi o vacanze, possono sconvolgere l’animale, che si trova disorientato senza le sue abitudini. L’equilibrio e la routine del cane influiscono sul suo grado di appetito.Solitamente in questi casi il cane mangia poco, ma non rinuncia al cibo definitivamente. Anche l’arrivo di un altro cane o un altro animale può incidere sull’appetito di quello già presente in casa: è bene dare da mangiare separatamente ai due animali.Attenzione anche ai cambiamenti di orario e a modificare le abitudini, come ad esempio le passeggiate, che incidono sulla routine e possono diminuire l’appetito del cane. Conclusioni Infine, ci sono da tenere in considerazione anche gli eventi tragici come la perdita del padrone, che muore o abbandona il cane: diverse storie raccontano di cani addolorati che hanno avuto il rifiuto del cibo dovuto a stati d’animo.Anche le condizioni climatiche possono incidere sull’appetito del cane: il caldo ad esempio può provocare l’inappetenza. Quando le temperature si alzano anche gli uomini tendono a mangiare meno o ricercare cibi più freschi e più leggeri, non c’è nessun motivo per preoccuparsi perché l’appetito tornerà presto.Anche in questo caso non è indispensabile andare dal veterinario: una visita è consigliata quando il cane inizia a non mangiare per diverso tempo, allora è bene sottoporlo a controlli che verifichino lo stato di salute dell’animale.

segnali calmanti nel cane

Segnali calmanti nel cane: cosa sono e significato

Comportamento Redazione -

Ormai da parecchi anni si fa un gran parlare dei cosiddetti segnali calmanti nel cane. Già studiati negli anni ’50, anche se chiamati con nomi diversi, i calming signals (segnali calmanti cane) vennero approfonditi negli anni ’80 da Turid Rugaas, un’etologa norvegese che osservò a lungo nel cane gli stessi segnali di pacificazione che erano stati riscontrati tra i lupi e li catalogò in maniera sistematica. Per il cane, che è un animale da branco, per natura portato a vivere all’interno di una struttura sociale piuttosto complessa e retta da una gerarchia ben definita, l’utilizzo dei segnali calmanti è fondamentale per mantenere quegli equilibri su cui la società canina si regge. Questo dimostra peraltro che i cani, così come i loro antenati lupi, sono animali di per sé non aggressivi: cercano sempre di evitare i conflitti e di risolverli in maniera non cruenta, perché ciò è fondamentale alla sopravvivenza del loro branco, e lo fanno utilizzando appunto i calming signals. I segnali calmanti del cane sono gesti di pacificazione, atteggiamenti corporei non vocali, che i cani assumono per calmare se stessi, quando sono stressati o a disagio, e per calmare gli altri - cani o umani che siano -, comunicando loro di “venire in pace” e di non volere uno scontro e chiedendo contemporaneamente all'altro di porsi nella stessa conciliante disposizione d’animo. Il cane utilizza questi comportamenti anche quando si trova in una situazione che gli provoca paura o lo innervosisce per tranquillizzarsi, farsi coraggio e scaricare stress e tensione. Ma quali sono nel dettaglio questi segnali calmanti nel cane? La Rugaas ne ha catalogato circa una trentina, anche se alcuni possono avere significati ambivalenti a seconda della situazione e su cui quindi non tutti gli etologi trovano accordo. Vediamo i più comuni ed inequivocabili.AVVICINARSI LATERALMENTE: lo si nota molto spesso quando due cani si incontrano. Si avvicinano disegnando un ampio semicerchio e accostandosi all’altro lateralmente, non in maniera diretta in posizione frontale, perché altrimenti assumerebbero un atteggiamento di sfida, che potrebbe portare ad uno scontro; IMMOBILIZZARSI: capita che all’incontro tra due cani, l’uno sembri quasi paralizzarsi all’improvviso di fronte all’altro, che invece lo annusa dappertutto girandogli attorno. Quello dei due che si immobilizza non ha paura del suo simile, come siamo portati a pensare noi umani, ma gli sta solo lanciando un segnale di non belligeranza; MUOVERSI LENTAMENTE OPPURE SEDERSI E SDRAIARSI: a volte, quando richiamiamo il cane per sgridarlo perché “ne ha combinata una”, lo vediamo venire verso di noi con le orecchie e la testa bassa, camminando al rallentatore oppure addirittura sedersi o allungarsi a terra. Questo spesso ci fa innervosire ancora di più perché pensiamo che il cane non voglia avvicinarsi e ci stia disobbedendo; in realtà, nel suo linguaggio, sta cercando di calmarci e di dirci che non vuole proprio “litigare” con noi. GRATTARSI E SCROLLARSI: a meno che il cane non abbia prurito, se si gratta senza un reale motivo fisico lo fa per allentare la tensione; stesso discorso vale per il gesto di scrollarsi, tranne quando lo fa per altre evidenti ragioni, ad esempio per spruzzare via l’acqua dopo essere uscito sotto la pioggia. METTERSI IN MEZZO: è un segnale calmante che non lascia dubbi. Il cane si frappone fisicamente tra altri due cani che si fronteggiano e tra i quali avverte tensione o tra due persone per lui troppo vicine - anche se magari si stanno solo abbracciando - perché nel linguaggio canino l’abbraccio come manifestazione d’affetto non esiste; anzi l’animale può interpretarlo come un preludio allo scontro e pertanto mettersi in mezzo per scongiurarlo.Segnali calmanti nel cane: ci sono anche delle espressioni consigliate. Accanto ai segnali calmanti nel cane che comportano un movimento di tutto il corpo del quattro zampe, questo ne compie altri che potremmo definire d’espressione perché riguardano più la mimica e l’espressività:DISTOGLIERE LO SUARDO E GIRARE LA TESTA: per i cani fissarsi negli occhi stando l’uno di fronte all’altro è un chiaro messaggio di sfida. Al contrario, quando il cane vuole inviare un segnale di pacificazione distoglie lo sguardo, spesso socchiude gli occhi, sbatte le palpebre e volta la testa dall’altra parte. SBADIGLIARE: solo qualche volta i nostri quattro zampe sbadigliano per sonno (ad esempio appena svegli), come saremmo portati a credere noi umani, mentre nella maggior parte dei casi, lo sbadiglio nel cane è un segnale calmante sia per se stesso che per gli altri, tanto che Turid Rugaas consigliava anche all’uomo di sbadigliare davanti ad un cane particolarmente nervoso o spaventato per tranquillizzarlo. LECCARSI: è uno dei segnali calmanti nel cane che il pet compie più frequentemente, magari quando gli “stiamo addosso” accarezzandolo e coccolandolo insistentemente, al punto da iniziare a leccarsi le labbra e il naso oppure a leccarci il viso. Non ci sta dando “baci” perché gli piace come ci stiamo comportando con lui, ma al contrario si sta “scocciando” e vuole chiederci di smetterla.

Addio a scarck, il cane dei vigili del fuoco di grosseto

News Redazione -

Scarck ha passato la sua intera vita a salvare le persone. E' deceduto dopo un'operazione Dopo nove anni di salvataggi, Scarck ci ha lasciato. Questo pastore tedesco, che durante la sua vita e carriera ha portato in salvo moltissime persone, è mancato dopo aver perso la sua battaglia più dura, quella contro un male che lo ha sconfitto.Era uno dei cani-vigili del fuoco al servizio del comando provinciale della città di Grosseto. Sempre insieme al suo conduttore Matteo Angeloni, fin da cucciolo aveva superato brillantemente tutto il periodo di addestramento obbligatorio. Era infallibile quando si trattava di cercare e trovare persone sotto la macerie.Purtroppo però Scarck è stato sottoposto ad un'operazione dopo che aveva riscontrato una malattia molto grave, e non ce l'ha fatta.Questo cagnone vanta qualcosa come più di 50 interventi, che molto spesso hanno consentito di salvare decine di vite. Angeloni racconta un aneddoto sulle pagine de La Nazione, tra le lacrime: "Eravamo stati chiamati per cercare una anziana donna tedesca con problemi di Alzheimer che si era allontanata improvvisamente da casa. In quell’occasione operammo in una zona molto difficile da perlustrare, non solo per la complessità del terreno ma soprattutto per il caldo del mese di agosto. Ricordo che Scarck fu instancabile in quella occasione, tanto che rischiò parecchio a causa di un colpo di calore, nonostante io avessi continuato a farlo bere. Il suo contributo fu importante nel ritrovamento della signora che, purtroppo, morì nel corso della notte".Buon ponte, Scarck.

Area cani a firenze dedicata a diesel, il cane poliziotto morto durante gli attentati di parigi

News Redazione -

Diesel fu ucciso durante gli attentati di Parigi del 2015, e ora a Firenze un'area cani è stata intitolata a suo nome. Diesel è semplicemente un cagnolino di razza pastore belga divenuto un vero e proprio eroe: è infatti morto durante gli attentati terroristici di Parigi del 2015. Poche ore fa, in suo onore, è stata inaugurata l'area cani del parco dell'Anconella di Firenze.Il capoluogo toscano non è nuovo a queste iniziative: infatti lo scorso 3 novembre è stata intitolata un'altra area cani a Laika, la celebre quattro zampe cosmonauta russa. Non è da escludere che nei prossimi mesi queste intitolazioni vengano replicate per Hachiko, Fido e Balto.L'assessore Vannucci ha spiegato i motivi di questa iniziativa: "È un modo per dare identità e riconoscimento a luoghi molto apprezzati e frequentati dai cittadini e dai loro cani. Un gesto di attenzione a quella larga parte di cittadinanza che fa dell’amore per gli animali un pezzo importante della propria vita. La scelta del nome di Diesel è nata da un confronto con i residenti della zona, molto affezionati a quest’area e a tutto il parco dell’Anconella, restituito a nuova vita dopo la tromba d’aria dell’agosto 2015".Tornando indietro di tre anni, ripercorriamo insieme la storia di Diesel, che di fatto fu l'unica vittima tra le forze di polizia durante la retata nel covo dei jihadisti. Un agente aveva così raccontato quegli attimi tragici: "Gli hanno sparato, ma è tornato indietro per morire vicino al padrone. Era ferito a morte, ma è tornato indietro per morire vicino al suo collega".Diesel è stato il primo ad entrare nel covo, ma gli hanno subito sparato ferendolo mortalmente.

La storia di miro, il cane sequestrato perchè abbaia "troppo"

News Redazione -

La storia del cane Miro sta facendo il giro del mondo. 240mila firme: in tanti hanno supportato la causa di Miro, un pastore maremmano che vive in una casa con giardino a Roverè della Luna, un paesino vicino a Trento. Peccato che negli ultimi giorni questo quattro zampe sia stato sequestrato dalle Forze dell'Ordine.Il motivo? Il vicino della proprietaria l'ha denunciata perchè secondo lui il cane "abbaia troppo". In realtà, stando alle dichiarazioni di chi vive a sua volta vicino alla casa, Miro non disturba per niente (come si può vedere anche nel video). E' lui l'unica persona a lamentarsi, e i proprietari degli altri animali della zona sono pronti a portare in tribunale le loro dichiarazioni di solidarietà (anche perchè temono che la stessa sorte possa capitare ai loro cagnolini).Ecco il testo della petizione: "Più volte le Forze dell’Ordine sono accorse sul posto in seguito alle chiamate del mio vicino e tutte le volte hanno constatato che Miro non stava abbaiando  Nonostante questo la vicenda è andata avanti con due querele, trasformate poi in due decreti penali di condanna, per l’abbaiare del cane che non permetterebbe loro di dormire. Un’accusa infondata, dal momento che il cane di notte viene fatto entrare in casa, proprio per evitare ogni possibile disturbo".Miro è stato portato via dai Carabinieri lo scorso 22 marzo: è stato sequestrato e portato in un canile a Rovereto. I proprietari della struttura lo descrivono così: "E' fra i più tranquilli cani del canile. Abbaia quando vede qualcuno che non conosce, ma è normale".La sua proprietaria ha dichiarato anche al sito IlDolomiti.it: "Non sono una di quelle persone che mette gli animali al di sopra degli uomini in fatto di diritti, ma ci si deve rendere conto che sequestrare un cane o un gatto non ha lo stesso peso che sequestrare un cellulare o un motorino".

Torsione dello stomaco nel cane: sintomi, prevenzione, cosa fare e cura

Salute & Benessere Redazione -

La torsione dello stomaco nel cane è pericolosa e richiede un immediato intervento. Avete mai sentito parlare della torsione dello stomaco nel cane? Colpisce soprattutto i quattro zampe con determinate caratteristiche fisiche e con una tendenza a non alimentarsi nella corretta maniera.In questo articolo vi spieghiamo i sintomi della torsione dello stomaco nel cane da non sottovalutare, come si cura, quali sono le cause scatenanti e come evitare che il vostro cane possa soffrirne.La torsione dello stomaco nel cane, conosciuta anche come GDV, è causata da un accumulo di gas che causa un rigonfiamento progressivo e trasforma lo stomaco in un sacchetto chiuso, all’interno del quale fermentano tutti i cibi. Nei casi più gravi va a nuocere anche gli organi circostanti, che vengono compressi a causa dello stomaco dilatato.La torsione gastrica nel cane, come suggerisce il termine, è dovuta ad una contorsione dello stomaco su se stesso che causa un blocco dei vasi sanguigni e una quantità minore di sangue per lo stomaco. Aumentano le dimensioni della milza; il piloro tende a spostarsi a destra dell’addome, sotto lo stomaco, e potrebbe arrivare fin sopra il cardias.Lo stomaco del cane tende a dilatarsi e le funzioni gastriche si bloccano. Si ostruisce la vena cava caudale e la vena porta, si verifica una conseguente riduzione cardiaca, la congestione del mesentere, la coagulazione intravasale disseminata.La torsione dello stomaco nel cane o torsione gastrica potrebbe causare emorragie interne e nei peggiore dei casi provoca anche la morte dell’animale, è importante provvedere subito a curarla e operare il cane con urgenza perché questa patologia può solo peggiorare. Torsione dello stomaco nel cane: cause Non esiste una causa specifica scatenante il rigonfiamento dello stomaco, questo problema dipende principalmente dallo spostamento dell’intestino che a sua volta è il risultato di altri fattori tra cui:• I cani di taglia grande con un torace profondo. • Cani con predisposizione a vomito e diarrea. • Una scorretta alimentazione. • Scorretta modalità del consumo del cibo. • Movimento poco indicato dopo i pasti. • Scorretto consumo dell’acqua.I cani di media e grossa taglia hanno un torace stretto, lo stomaco è grande, è sostenuto da legami grossi e lunghi per questo motivo sono maggiormente soggetti alla torsione gastrica.Educate il vostro cane a mangiare correttamente, non deve consumare i pasti troppo velocemente e deve fare piccoli bocconi, non deve ingerire grosse quantità di cibo tutte assieme, i cani che mangiano una volta al giorno tendono spesso a consumare troppo rapidamente il pasto.I cibi come pane riso, pasta, cereali se consumati troppo velocemente minacciano alla salute del cane perché tendono a fermentare nello stomaco. Bere troppa acqua durante i pasti e consumarli voracemente non è salutare e se in più aggiungete anche delle attività molto frenetiche e faticose prima o subito dopo il pasti il vostro cane rischia seriamente di trovarsi a dover affrontare questo problema.In più se il vostro fedele amico purtroppo è predisposto al vomito o alla diarrea potrebbe soffrire più facilmente di torsione dello stomaco.Torsione dello stomaco nel cane: sintomi Il segnale più visibile fisicamente è sicuramente la dimensione del ventre perché tende ad aumentare e se il cane è nervoso, si lamenta, non riesce a stare fermo e ripetutamente ha conati di vomito senza rigetto, con una salivazione abbondante, questi sono tutti gli indizi che non dovete tralasciare.Se sono presenti attenzione: potrebbe essere in corso una torsione allo stomaco. Tra i sintomi della torsione allo stomaco nel cane abbiamo:• Dilatazione dell’addome • Conati di vomito senza rigetto • Forte dolore addominale • Depressione, sguardo fisso, guaiti frequenti e spossatezza • Stato di agitazione e abbattimentoQuesti sintomi si manifestano nell’arco di poche ore, se li notate correte immediatamente dal veterinario che provvederà a fare gli esami necessari: radiografie, ecografie e palpazione dell’addome sono sufficienti a capire se il cane ha una torsione dell’addome, solitamente si procede con un’operazione. Torsione dello stomaco nel cane: cura Ma come funziona questa operazione? Il veterinario fa passare dalla bocca del cane un tubo e cerca di rimuovere il cibo, il gas e tutti i liquidi presenti nello stomaco. Poi procede facendo un lavaggio con l’acqua tiepida per eliminare i cibi che fermentano nello stomaco: se c’è la torsione dello stomaco per il tubo è impossibile passare quindi è necessario un intervento chirurgico.Lo stomaco viene svuotato e ricollocato nella posizione iniziale, se necessario la milza va asportata. Per precauzione o per evitare nuovamente torsioni allo stomaco si può fare una gastropessi: è un intervento che serve per fissare permanentemente lo stomaco che viene suturato alla parete addominale.Il cane potrebbe presentare aritmie cardiache e un arresto cardiocircolatorio dovuto a alterazioni elettrolitiche, quindi fate sempre attenzione a non fargli compiere sforzi fisici e movimenti poco indicati.Come abbiamo già detto i cani di medie e grossa taglia sono maggiormente predisposti alla torsione dello stomaco, tra le razze che ne vengono maggiormente colpite ci sono: il Pastore tedesco, l’Alano tedesco, il Labrador retriever, il Setter irlandese, Golden retriever, Mastino dei Pirenei e Mastino napoletano.Prevenire questa disfunzione significa evitare di far compiere al cane movimenti sbagliati come avvitamenti: sono quelli più pericolosi perché il corpo si sposta mentre lo stomaco rimane fermo e immobile, attenzione alle posizioni innaturali, evitate di far fare attività fisica attività che possono rappresentare una fonte di stress e sforzo poco prima e poco dopo i pasti.Date al cane il la giusta razione di cibo quotidianamente e suddividetela in 2 o tre pasti al giorno, meglio più pasti in piccole quantità che un unico pasto che rischia di diventare una vera e propria abbuffata per il vostro cane.Cercate di “apparecchiare” su un rialzo di 10 cm circa da terra per facilitare il pasto al vostro cane e indurlo a mantenere una postura più corretta, che contribuirà a diminuire il rischio di torsione. Considerate che in vendita esistono anche ciotole per cani rialzate indicate per prevenire questo tipo problema.

Addio a jimmy, il cane militare italiano schierato in libano

News Redazione -

Dopo dieci anni di servizio, Jimmy è stato stroncato da un malore: ecco la sua incredibile storia, fianco a fianco con i militari italiani. Jimmy se n'è andato: dopo oltre 10 anni di onorato servizio a fianco dei militari del Contingente italiano schierato in Libano, questo Pastore belga è stato stroncato da un malore durante uno dei suoi tanti controlli con cui fiutava eventuali tracce di esplosivo sui mezzi che entravano nella base militare di Shama, Comando del Settore Ovest di UNIFIL, controllata attualmente dalla Brigata Paracadutisti "Folgore".Questo cagnone era cresciuto al Gruppo Cinofilo del Centro Militare Veterinario di Grosseto (fondato nel 2002), ed è deceduto ieri mattina: si è accasciato al suolo all'improvviso, nemmeno il suo conducente è riuscito a fare qualcosa.Sarebbe andato in pensione a breve, adottato dal suo stesso conducente. Dopo essere stato impiegato in sei missioni all'estero (tra cui Kosovo e Afghanistan), questo cucciolone non è riuscito a vincere la sua battaglia più grande.Quante vite avrà salvato nel corso di questi anni? Tantissime. Infatti è appurato che le unità cinofile ogni anno scongiurano il pericolo dell'esplosione di ordigni: fiutarli per questi quattro zampe è un gioco, e i cani sono addestrati proprio come se stessero giocando. Non ci sono metodi coercitivi nè vengono maltrattati.La scomparsa di cani così eroici ci rende un po' tristi, ma sicuramente ora anche questo cagnone starà in un posto migliore. Buon ponte, Jimmy.

Pasqua e pasquetta con il cane: dove andare e cosa fare

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Ci avviciniamo alle festività pasquali: cosa fare e dove andare insieme al nostro cane? Ci siamo, manca poco alle festività pasquali e in queste ore ci stiamo organizzando per passare due giorni in totale tranquillità, anche per staccare da lavoro e stress quotidiano. E cosa c'è di meglio di passare Pasqua e Pasquetta con il cane che tanto amiamo?C'è una buona notizia: in Italia stanno sempre più aumentando le strutture e offerte pet-friendly, anche per soggiorni non troppo prolungati. Quest'anno c'è un po' l'imbarazzo della scelta: strutture di accoglienza si, ma anche strutture alberghiere, residence e agriturismi.Tra itinerari marittimi, montanari e campagnoli, potrete passare una giornata oppure più giorni in compagnia del vostro cagnolino. Ma dove trovare le offerte più vantaggiose? Nel web si sono sempre più sviluppate alcune piattaforme che mettono sul piatto alcune tra le migliori proposte provenienti dalle strutture di tutta Italia, che vengono incontro alle più variegate esigenze.Il portale viaggiconilcane è fatto apposta per programmare la propria vacanza insieme a Fido: è un sito ad hoc, con pacchetti fatti a misura di... cane! Oltre a questo vengono anche forniti alcuni consigli su come passare la vacanza con il pet in tutta tranquillità, oltre a tutti i documenti del caso che verranno richiesti (specialmente se la destinazione è estera).Pasqua con il cane: ecco altre idee per una vacanza perfetta Un altro portale molto ben studiato in tal senso è zampavacanza, che per Pasqua 2018 ha individuato una top 10 di offerte che vanno dalla Toscana alla Puglia. Come accennavamo prima, ci sono possibilità di scelte molto variegate, dal mare della Liguria alle montagne Aostane.Non da meno il sito di vacanzeanimali, che propone varie offerte e pacchetti last minute per chi ha piacere di passare le vacanze pasquali con il proprio cagnolino. Stesso discorso degli altri portali: anche qui possiamo scegliere ad esempio tra suggestivi agriturismi umbri e pensioni complete a Rimini.Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti e per tutti i prezzi. C'è ancora tempo per prenotare!

Lasciano il cane dal dog-sitter e non tornano più a riprenderlo: la storia di pablo

News Redazione -

Pablo è stato abbandonato, ma grazie all'intervento di persone con un cuore ora è amato e sta bene. Un tenero Chihuahua di nome Pablo è stato abbandonato dalla sua famiglia, che ha deciso di lasciarlo da un dog-sitter e non è mai più andata a riprenderselo. Purtroppo però le peripezie di questo cucciolino non sono finite.Si, perchè dopo qualche settimana anche il dog sitter ha scritto un post su Facebook dove annunciava che Pablo sarebbe stato presto ospite di un rifugio: infatti era intrattabile, impaurito e abbaiava in continuazione. Il rifugio in questione però con ogni probabilità lo avrebbe soppresso oppure cercato di vendere su internet.Michele Walsh, coordinatrice del gruppo di salvataggio AMA Animal Rescue, non ci ha pensato due volte ed è intervenuto: "Abbiamo saputo che Pablo era costretto a vivere in un armadio perché abbaiava molto. Siamo subito andati a recuperarlo".Il cagnolino era salvo, ma rimaneva pauroso di tutto, e non smetteva un secondo di abbaiare, come racconta sempre Walsh: "Era particolarmente spaventato dalle persone. Non sappiamo con esattezza cosa gli sia accaduto ma supponiamo che non sia nulla di buono".Il timore di Michele era quello che nessuno avrebbe mai adottato Pablo, fin quando però non si è palesata Alexia Perimone: "È stato incredibile vedere la scena. In appena 15 minuti Pablo era diventato un cagnolino socievole ed ha iniziato a leccare la mano di Alexia. Le ha chiesto di diventare la sua mamma adottiva".Lo scorso dicembre, dopo alcuni mesi di terapia, Pablo era pronto per essere adottato definitivamente. E' stata Maura McHale a prenderlo in custodia definitiva: "Ho visto Pablo in una foto e non ho resistito. Desideravo un Chihuahua da parecchio tempo e lui era perfetto. Quando sono andato a prenderlo mi ha leccata per tutto il viaggio. Tutto ciò che vuole è qualcuno con cui stare, ha una splendida personalità. Ama ballare: si alza sulle zampe posteriori e inizia a ballare".Dopo tutti i guai che ha passato, ora Pablo è felice, e McHale è contenta già così: "E’ una sensazione incredibile vedere quanto è felice. Sa che ormai è al sicuro".

Microchip nel cane: una guida per sapere tutto

Curiosità Redazione -

Cos'è il microchip nel cane? A cosa serve? E' obbligatorio? Rispondiamo a queste e a molte altre domande. Il microchip nel cane è una questione cruciale nel mondo cinofilo e non deve essere presa sottogamba. In passato è stata fatta un po' di confusione sull'argomento ma oggi la Legge è più chiara che mai in merito: ogni cane che acquistiamo deve essere dotato di microchip.In questo articolo vi daremo tutti i dettagli utili in relazione all'inserimento di questo importante mezzo di riconoscimento per i nostri amici quattro zampe. Da un lato vi daremo i dettagli tecnici su questo "marchingegno" ancora troppo spesso scambiato per qualcosa di potenzialmente pericoloso per il nostro animale (non è così!), dall'altro proveremo a capire come mai si tratta di un espediente molto importante per evitare furti, abbandoni e/o maltrattamenti del cane.Ma andiamo con ordine e proviamo innanzitutto a sviscerare una definizione il più possibile esaustiva del termine e delle sue funzioni di base. Microchip nel cane: che cos'è e a cosa serve? Di cosa parliamo quando utilizziamo il termine "microchip per cani"? A livello tecnico si intende un trasponder, ovvero una piccola capsula di vetro biocompatibile. Questo particolare congegno sottocutaneo (cioè applicato sotto la pelle) utilizza una tecnologia denominata "Radio Frequency Identification".Di cosa si tratta? Questa tecnologia fa sì che il dispositivo riceva un segnale funzionando in pratica come un'antenna-radio. Attraverso un apposito lettore di microchip si ottiene un codice di 15 cifre, grazie al quale si può agevolmente procedere al riconoscimento dell'animale e dunque al suo proprietario legale.In poche parole questo codice racchiude in sé le "generalità" del cane e del padrone: da un lato nome, cognome, codice fiscale, numero di telefono, indirizzo etc; dall'altro razza, sesso, età, colore, taglia e via dicendo. Questa tecnologia è andata a sostituire la vecchia pratica del tatuaggio, in vigore negli Anni Novanta nell'orbita dell'istituzione dell'anagrafe del cane.Microchip cane obbligatorio? Ecco la risposta Sgombriamo il campo da eventuali dubbi: sì, il microchip per cani è obbligatorio. Oltre che a fornire una sorta di imprescindibile "carta di identità" del cane, il microchip è fondamentale anche per procedere con le vaccinazioni sull'animale. Ma anche per furti, smarrimento e/o abbandono.Come abbiamo accennato poc'anzi, il microchip cane non è in vigore da sempre: prima si utilizzava un tatuaggio di riconoscimento. Di conseguenza dobbiamo specificare che il microchip è obbligatorio, sì, ma per tutti gli esemplari nati dopo il 2004: per coloro che attualmente dunque sono "anziani" non è necessario procedere con l'inserimento del chip, per quanto sia un'opzione altrettanto raccomandabile. Tuttavia a livello legale per i cani nati prima del 2004 si terrà fede al tatuaggio di riconoscimento. Microchip cane: a che età si mette C'è un momento consigliato per l'inserimento del microchip nel cane? Certamente sì. C'è di più: esiste proprio un termine ultimo, una sorta di scadenza, superata la quale si rischia di essere sanzionati legalmente. In questo senso, infatti, la Legge è molto chiara: il cane deve essere provvisto di microchip entro i due mesi vita, quindi entro 60 giorni massimo dalla nascita. Microchip cane legge: ecco le norme Non è importante quale sia la sua razza o la sua data di nascita: dovete "microchippare" il cane entro i termini stabiliti dall'articolo 1 dell'Ordinanza 6 agosto 2008 ovvero Ordinanza concernente misure per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina (in GU n. 194 del 20-8-2008).Vi citiamo l'articolo per intero, così da non lasciare più alcun margine d'errore:1. E' obbligatorio provvedere all'identificazione e alla registrazione dei cani, in conformità alle disposizioni adottate dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano ed alla presente ordinanza. 2. Il proprietario o il detentore di un cane deve provvedere a far identificare e registrare l'animale, nel secondo mese di vita, mediante l'applicazione del microchip. Il proprietario o il detentore di cani di età superiore ai due mesi è tenuto a identificare e registrare il cane ai fini di anagrafe canina, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza Questa normativa sarà da tenere a mente anche in relazione ai "cambi di proprietà" dei cuccioli e dei cani di qualsiasi altra età, come vedremo poco più avanti sempre nel corso del nostro articolo.Microchip cane: cos'è l'anagrafe canina Si tratta dell'organo statale sanitario pubblico che gestisce tutta la registrazione e la documentazione dei cani presenti sul territorio nazionale. In questo senso la Legge n°281 del 1991 (ovvero la Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo) sancisce che la registrazione dei cani nelle relative banche dati regionali (e poi nazionali) è un atto obbligatorio.Come abbiamo detto per iscriversi all'anagrafe canina occorre aver regolarmente inserito il microchip al nostro cane. A quel punto l'iscrizione avrà un costo complessivo di circa 30 euro: nella fattispecie 28€ di cui 20€ per l'applicazione del microchip da un veterinario certificato e 8€ per l'iscrizione in sé.Riportiamo qui di seguito i dati che verranno catalogati all'anagrafe canina: - codice identificativo del microchip - proprietario/detentore - nome, razza, sesso, segni utili di identificazione, età, dell’animale - eventuale intervento di sterilizzazione, attuale o pregresso - eventuale cambio di proprietà nella stessa regione o in una regione diversa - eventuale cambio di residenza - eventuale segnalazione che il cane risulta smarrito o rubatoAttenzione: non iscriversi all'anagrafe comporta una multa che può arrivare fino a quasi 300 euro! Microchip cane dove si mette: il suo inserimento L'inserimento della capsula di riconoscimento sottopelle è un intervento a tutti gli effetti per il nostro amico a quattro zampe. Di conseguenza il nostro monito è innanzitutto uno: non fate sciocchezze in stile "fai da te" in casa. Dovete assolutamente rivolgervi ad un veterinario, che andrà a sbrigare la pratica in maniera piuttosto agevole.In questo senso, come accennato all'inizio dell'articolo, procediamo a sfatare un po' il mito secondo il quale si tratterebbe di una procedura pericolosa per il nostro amico peloso: no. SI tratta di un normale intervento di routine dal punto di vista strettamente pratico e - se ve lo state chiedendo - sappiate che anche le "onde radio" utilizzate dalla tecnologia "Radio Frequency Identification" non si riveleranno dannose per il cane.Di conseguenza non indugiate e ricordatevi di portare il vostro cucciolo a "fare la carta di identità" il prima possibile e sicuramente entro i primi due mesi d'età. A livello pratico, giusto per entrare un po' nel dettaglio e anticiparvi quello che potrete vedere in loco nello studio del veterinario, sappiate che il microchip viene inserito tendenzialmente nella regione sinistra del collo del cane, molto spesso anche tra le scapole. Sempre ovviamente sottocute. Microchip cane prezzo: quanto costa Non c'è una vera e propria tariffa unica per quanto riguarda l'inserimento del microchip al cane. Si tratta di una vera e propria operazione, di conseguenza il prezzo può dipendere da diversi fattori e soprattutto cambiare da veterinario a veterinario. Provate a consultare il vostro specialista di fiducia per un "preventivo". Microchip cani passaggio di proprietà: come comportarsi In questo caso il microchip è assolutamente indispensabile per procedere ad un cambio di padroni. Al momento dell'inserimento del microchip infatti vi verrà rilanciata tutta la documentazione di identità da presentare in questa evenienza: nome, cognome, indirizzo, codice fiscale saranno prontamente individuabili e solo a quel punto si potrà procedere al passaggio di proprietà, accertandosi di segnalare la data precisa dello "scambio" e apponendo poi sull'apposito documento le firme di entrambe le parti coinvolte.Una volta sancito l'accordo però il nuovo proprietario dovrà anche occuparsi di informare l'ASL: nella fattispecie dovrò comunicare l'avvenuto trasferimento entro 15 giorni dalle firme del contratto (serviranno l'iscrizione originale all’anagrafe canina e un versamento di circa 10 euro per le pratiche).Una cosa che non abbiamo ancora specificato è che questo passaggio può avvenire solo tra persone che abbiano già compiuto i 18 anni di età: se non siete maggiorenni non potete legalmente procedere con le pratiche.Cosa succede se il nuovo padre dovesse cambiare casa e dunque residenza? Anche questo cambiamento è da segnalare all'anagrafe canina, sempre entro 15 giorni massimo dal trasferimento. In tal senso i trasgressori verranno punito con una multa che può variare dai circa 30 euro fino a sfiorare i 250 euro.Attenzione però perché non si possono "vendere" o comunque non si possono effettuare passaggi di proprietà di cani di età inferiore ai 2 mesi di vita, come esplicita l'Ordinanza 6 agosto 2008 - Ordinanza contingibile ed urgente concernente misure per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina (in GU n. 194 del 20-8-2008) all'articolo 2 nel seguente passaggio: "E' vietata la vendita di cani di età inferiore ai due mesi, nonché di cani non identificati e registrati in conformità alla presente ordinanza". In questo senso, tra l'altro, non c'è distinzione tra distinzione fra vendita, cessione e regalo.Ora che vi siete fatti un'idea generale della questione potete intuire quanto questa pratica vada ad agevolare il corretto monitoraggio della compra-vendita dei nostri amici a quattro zampe, evitando il più possibile i danni del "mercato nero", piaga purtroppo non ancora debellata, soprattutto in alcune zone d'Italia, dove il fenomeno si lega a filo doppio con quello del randagismo.Inoltre, come abbiamo avuto modo di sviscerare nel corso della nostra trattazione, questo pratica assicura sempre al nostro cane delle "garanzie" per quanto riguarda l'identità e le attività dei padroni che dovranno diventare la sua famiglia. Un piccolo microchip dunque può dare al nostro amico la sicurezza di un grande futuro!

Barbra streisand ha fatto clonare il suo cane, e voi siete d'accordo?

News Redazione -

Sono subito scattate le polemiche dopo la scelta di Barbra Streisand di far clonare il suo cane. La sua cagnolina si chiama Samantha, ed è stata clonata già due volte: la sua proprietaria, niente meno che Barbra Streisand, lo ha rivelato ad un'intervista a Variety, in cui ha dichiarato di aver clonato il suo Coton de Tuléar dopo la morte del quattro zampe dello scorso anno.Già qualche tempo fa avevamo parlato della possibilità di clonare il cane, ma è la stessa diva a raccontare gli esiti dell'operazione: "Hanno un carattere diverso da Samantha, ora aspetterò che crescano per vedere se hanno ereditato i suoi occhi marroni e la sua serietà".Ma come è avvenuta la clonazione? Utilizzando le cellule estratte da bocca e stomaco del cane originario. Prima della Streisand già alcuni vip avevano ricorso alla clonazione: la stilista Diane Von Furstenberg e suo marito Diller amavano talmente tanto il loro Jack Russell terrier Shannon da spendere 100mila dollari per clonarlo nel 2016. Così nacquero Deena ed Evita.Tuttavia si tratta di una scelta molto azzardata: quei pochi che nascono sani hanno un’elevata probabilità di soffrire di molte patologie importanti di tipo cardiaco, renale, articolare, polmonare, intestinale, che condannano questi cani ad avere una vita probabilmente breve.Nemmeno la scienza dunque è in grado di restituirci il nostro migliore amico tale e quale, perciò è bene evitare che l’incommensurabile dolore causato dalla sua perdita possa essere sfruttato per abbagliarci con false speranze, a scopo di lucro.Ma se non si può riprodurre il nostro cane, si può duplicare l’amore che abbiamo provato per lui e allora perché non “adottare” un altro quattro zampe, magari scegliendolo nei canili sempre troppo affollati? Il nostro nuovo amico, non sarà uguale a quel cane che ha fatto parte della nostra vita per tanti anni, ma sicuramente saprà farsi amare allo stesso modo e condividere con noi altrettante gioie, dolori ed esperienze indimenticabili.

Clonare il cane

Clonare il cane: ora si può, ma questa scelta vi soddisferà?

Curiosità Redazione -

Clonare il cane: è possibile? Si, e c'è chi lo sta già facendo: tutto quello che c'è da sapere sulla clonazione dei quattro zampe. Quante volte, guardando il vostro amato quattro zampe, avete pensato: “Darei qualunque cosa per averlo con me per sempre!” Bè, oggi sborsando 100 mila dollari potete clonare il cane. Detto così sembra quasi fantascienza, ma pare che la richiesta di clonazione di animali domestici sia in aumento. Tutto è iniziato a fine anni ’90, quando nacque la pecora Dolly, divenuta famosa in tutto il mondo per essere il primo mammifero clonato da cellule adulte e non da embrioni. Su questa falsa riga, da qualche tempo a questa parte un laboratorio coreano, il Sooam Biotech Research Center di Seul, ha iniziato ad applicare la stessa procedura per soddisfare la richiesta di quei padroni (benestanti) che sono disposti a clonare il cane, nella speranza di non doversi separare mai da lui, nemmeno dopo la sua morte. Così nel 2005 è nato il primo cane clonato, di nome Snuppy, un Levriero Afgano, a cui ne sono seguiti molti altri, fino a raggiungere – pare – i 600 esemplari clonati in Corea. Da lì l’idea di trasformare la clonazione in un vero e proprio business, “esportandola” anche in occidente, in Inghilterra e negli Stati Uniti. Per attirare i clienti, in Texas il servizio è stato offerto, almeno inizialmente, al prezzo scontato di “soli” 50 mila euro, mentre nel Regno Unito si è arrivati addirittura a promuovere una specie di concorso a premi, con in palio per il vincitore la clonazione del proprio cane. Per partecipare era sufficiente raccontare la storia della vita vissuta con il proprio quattro zampe; quella ritenuta più bella e commovente sarebbe stata proclamata vincitrice. Il “fortunato” cane uscito trionfante dalla competizione è stato un Bassotto di 12 anni, che la padrona ha deciso di far clonare, pensando che ormai il suo fedele amico non avesse più molti anni di vita. Simile il percorso che ha portato nel 2009 alla clonazione di un cane “speciale”, il Pastore Tedesco Trakr che, assieme al suo padrone (un agente di polizia), era diventato famoso per aver coraggiosamente salvato molte vite umane nel crollo delle Torri Gemelle, a New York, nel 2001. La società di bio-ingegneria, Bio Arts International, ha deciso di “regalare” la clonazione di Trakr al suo proprietario, visto l’eroismo per cui si era distinto, dando vita così a cinque cloni dell’animale e garantendosi contemporaneamente un’efficace operazione di marketing e un indubbio ritorno d’immagine.Clonazione del cane: come è possibile tecnicamente? Quando e come si può clonare il cane ? Tecnicamente la clonazione può essere condotta sia quando il cane “autentico” è ancora vivo sia entro pochi giorni dal decesso, prelevando del tessuto, dal quale viene estratto il DNA dell’animale, che viene impiantato nell’ovulo di un donatore, svuotato del suo DNA congenito, per poi essere trasferito nell’utero di una madre “surrogata”, che partorirà il clone. In questo modo il nascituro avrà il patrimonio genetico del suo predecessore.Clonare il cane: i contro di questa pratica Gli scienziati che praticano la clonazione assicurano che i cloni saranno identici al “donatore”, ma attenzione a chi vende illusioni. Clonare il cane si può, ma il clone non sarà mai lo stesso cane che avete amato per anni: potrà avere le stesse caratteristiche fisiche (ad esempio la stessa macchia nello stesso punto del mantello), ma la soggettività, quell’insieme di peculiarità che tanto ci hanno fatto amare il nostro cane e che l’hanno reso unico non possono essere replicate. Il temperamento infatti deriva da un insieme di fattori, buona parte dei quali esulano dal DNA, ed è il risultato dell’ambiente in cui il cane cresce, dell’educazione che riceve, delle interazioni con gli umani e con gli altri suoi simili. In sostanza, nessun clone potrà mai restituirci il nostro adorato Fido. Per quanto l’idea di clonare il cane sia frutto dell’immenso amore che il padrone prova per il proprio animale, chi medita di adottare questa soluzione per scongiurare l’allontanamento definitivo dall’adorato quattro zampe, deve considerare che ciò genera inevitabilmente la sofferenza di altri cani, proprio come quello che tanto ama. Basti pensare che possono occorrere anche 1.000 impianti di ovuli in 100 femmine, utilizzate per la riproduzione in serie, per ottenere una gravidanza. Inoltre, il 75% degli embrioni muore nei primi mesi di gestazione e quelli che arrivano alla nascita, nel 25% dei casi, o sono morti o hanno gravi deformità e vengono soppressi. Infine quei pochi che nascono sani hanno un’elevata probabilità di soffrire di molte patologie importanti di tipo cardiaco, renale, articolare, polmonare, intestinale, che condannano questi cani ad avere una vita probabilmente breve. Nemmeno la scienza dunque è in grado di restituirci il nostro migliore amico tale e quale, perciò è bene evitare che l’incommensurabile dolore causato dalla sua perdita possa essere sfruttato per abbagliarci con false speranze, a scopo di lucro. Ma se non si può riprodurre il nostro cane, si può duplicare l’amore che abbiamo provato per lui e allora perché non “adottare” un altro quattro zampe, magari scegliendolo nei canili sempre troppo affollati? Il nostro nuovo amico, non sarà uguale a quel cane che ha fatto parte della nostra vita per tanti anni, ma sicuramente saprà farsi amare allo stesso modo e condividere con noi altrettante gioie, dolori ed esperienze indimenticabili.

La storia di rex, il cane che ha protetto un ragazzo rimanendo ferito da 3 colpi di pistola

News Redazione -

Se non fosse per Rex, questo ragazzo di 16 anni non sarebbe vivo: ecco come questo Pastore tedesco lo ha salvato. Javier Mercardo è un ragazzo di 16 anni la cui vita è stata salvata dall'intervento miracoloso di Rex, un cane Pastore tedesco che lo ha protetto dai ladri entrati in casa mentre era da solo. Ecco il racconto del ragazzo: "Se non fosse per Rex, io non sarei qui a raccontare questa storia".Questo eroico gesto è costato al cagnolino tre ferite da arma da fuoco. E' avvenuto tutto verso mezzogiorno: Javier ha sentito un rumore, davanti a casa sua c'era un'auto che non aveva mai visto. Ecco le sue parole: "Ho sentito rompere la porta scorrevole fatta di vetro. Un colpo secco ed è andata in mille pezzi. Il mio cane è corso di sotto, e ha iniziato ad abbaiare e abbaiare, ho sentito qualcuno urlare “il cane mi ha morso"".Così Javier ha preso il cellulare ed è riuscito, nascosto nell'armadio, a chiamare il 911: "Sentivo il mio cane, tipo, molto vicino a me nel bagno con me, che abbaiava, e l’uomo è salito di sopra. Ho sentito uno sparo e poi altri. Rex guaiva dopo ogni colpo. E’ stata la cosa peggiore di tutta la mia vita".Javier era terrorizzato, voleva aiutare Rex ma il poliziotto al telefono gli ha raccomandato di non muoversi da lì: "Pensavo che fosse morto". Dopo poco, i poliziotti sono arrivati, Rex era ferito ma vivo! E' stato trasportato in ospedale per gli interventi di emergenza da fare agli animali domestici.Doveva essere sottoposto ad operazione chirurgica, che però aveva un costo non indifferente: "Io e i miei genitori eravamo molto preoccupati per Rex, e mio padre ha deciso di lavorare anche al sabato pur di raccogliere soldi per l’intervento".Per fortuna però la storia si è diffusa e qualcuno ha aperto una sottoscrizione online per raccogliere fondi. Sono stati donati quasi 60mila dollari: il cane è così stato salvato. L'operazione ha avuto successo, presto Rex tornerà dalla sua famiglia.

Cane sordo: cause, sintomi e cosa fare

Salute del cane Redazione -

Un cane sordo avrà un handicap che solo alcune accortezze (e l'amore) potranno mitigare. Un cane sordo ha indubbiamente bisogno di cure specifiche, oltre che di tanto affetto. Nella gestione della sordità del vostro amico a quattro zampe occorre avere la giusta dose di pazienza e comprensione. Tuttavia partite dal presupposto che per quanto si tratti di un handicap tutt'altro che indifferente, un cane può a tutti gli effetti condurre una vita serena anche dovendo fare i conti con la sordità.In questo articolo proveremo ad inquadrare il problema da un punto di vista medico, per poi concentrarci anche sugli aspetti emotivi della faccenda (sia per il cane che per il padrone); infine daremo alcuni consigli utili su come rendersi conto dell'effettivo stato di sordità di un animale e qualche dritta su come addestrarlo a reagire a stimoli che non siano acustici.Armatevi di buona volontà ma soprattutto pensate che il sacrificio vale davvero la pena, se pensiamo alla quantità di affetto che il nostro amico peloso può riversare su di noi.Ricordiamoci che i cani sono animali tendenzialmente piuttosto dotati dal punto di vista comunicativo: interagiscono per natura dunque sono predisposti (più di altri, almeno) a trovare dei nuovi "canali di comunicazione". Dall'altro canto, occorre precisare che per un cane perdere l'udito è qualcosa di molto più debilitante rispetto alla medesima situazione traslata su un essere umano.Questo perché il cane ha una capacità uditiva molto più sviluppata! Annotiamo qualche dato: a livello di specie, il  cane può percepire suoni fino a 60mila Hertz, ovvero grossomodo il triplo rispetto a noi umani, che ci attestiamo la nostra capacità uditiva intorno ai 20mila Hertz. Quindi il cane rinuncia ad uno spettro uditivo davvero notevole.A questo punto occorre mettere in evidenza una sostanziale differenza, o meglio due casi distinti: quello dei cani che sono sordi dalla nascita e quello dei cani che perdono l'udito in vita. Nel primo caso ci troviamo di fronte ad una patologia congenita, mentre nel secondo le cause dell'handicap possono essere molteplici.Ovviamente, un po' come per gli esseri umani, si assiste anche ad una - più o meno normale e più o meno intensa - perdita dell'udito con il passare dell'età. Un cane vecchio sarà meno reattivo - tendenzialmente - agli stimoli sonori rispetto ad un cucciolo o ad un cane adulto nel "fiore degli anni".Possono accadere tuttavia casi di sordità in giovane età: in questo caso la vita del cane è compromessa e bisogna cambiare registro nella gestione del suo addestramento e più in generale nel rapporto con l'animale. Il nostro amico peloso dovrò affrontare un percorso di vita particolare ma voi potrete stargli accanto e - con affetto e dedizione - fargli trascorrere una vita normale e felice.Cane sordo: cause e sintomi Salvo "shock acustici" di natura artificiale (aver assistito ad un alcune forti esplosioni, ad esempio), le cause della sordità di un cane possono essere davvero delle più disparate. Spesso si può trattare di un accumulo di cerume nel condotto uditivo, altre volte - come abbiamo suggerito poc'anzi - di una malattia dalla nascita.A tal proposito, ci sono delle razze che sono più predisposte di altre alla sordità "ereditaria". Si tratta nella fattispecie razze pezzate a macchie, che in percentuale risultano affette da una sordità di tipo neurosensoriale.Ma come capire se un cane è sordo? Quali sono i sintomi più frequenti da poter individuare facilmente? Il cane non risponde a nessun comando, o quantomeno non a quelli verbali. Non reagisce nemmeno a qualsivoglia tipo di rumore occasionale molesto, qualcosa che disturbi palesemente la quiete del posto in cui vi trovate.In questo senso potete fare delle prove, in assenza di stimoli esterni: se il cane - ripetutamente - non si accorge della vostra presenza allora non dovrebbero esserci troppi dubbi sul suo stato di sordità. Un altro indicatore utile è un gesto vero e proprio dell'animale, ovvero il grattarsi con veemenza le orecchie, con ogni probabilità intasate di cerume.E ancora. Un altro test utile è quello di sventolargli vicino (ma senza farsi vedere, magari da dietro) i suoi giocattoli del cuore oppure le sue crocchette preferite, ma anche azzardare un rumore "estremo" come la caduta di una pentola o qualcosa di simile, per fugare ogni dubbio sul fatto che lo stimolo che state utilizzando come "test" non sia troppo lieve. Cane sordo: cosa fare? Ma quali sono i rischi della sordità nel cane? I rischi possono intercorrere sia per l'animale che per chi si rapporta con lui: facciamo riferimento in particolare agli incidenti stradali, dei quali spesso i cani sordi sono tristemente protagonisti ma che altrettanto spesso provocano-causano.Consigliamo di tenere il cane quasi sempre al guinzaglio nei luoghi pubblici e magari di apporre un campanellino al suo collare. Cercate di avere lungimiranza e pazienza e vedrete che piano piano rispenderà sempre meglio ai "comandi visivi" che gli darete: imparerete reciprocamente un linguaggio dei gesti che non precluderò affatto la vostra amicizia!

Leptospirosi nel cane: cause, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

La leptospirosi nel cane è una patologie tra le più diffuse dei nostri quattro zampe. La leptospirosi nel cane è una malattia infettiva acuta sistemica di tipo vasculitico. A livello canino, si tratta di una delle malattie più diffuse - specialmente in autunno - per i nostri amici a quattro zampe. Abbiamo suggerito che si tratta di una patologia batterica, che viene contratta dall'animale attraverso particolari forme di contagio.Prima di entrare nel dettaglio in merito a quali possano essere le cause della leptospirosi canina, specifichiamo che il batterio in questione - responsabile quindi della malattia - è appunto la Leptospira. Come viene contratta la malattia? Esistono - purtroppo - molti modi per far sì che un cane rimanga contagiato. Alcuni tramite contatto diretto altri tramite contatto indiretto. Si può ad esempio entrare in contatto con animali portatoti oppure con liquidi infetti. Leptospirosi canina: cause Entrando più nel dettaglio possiamo stilare una lista più precisa. Decisamente a rischio il contatto con animali quali topi, puzzole, bovini e suini; soprattutto se il cane dovesse presentare delle ferite o delle escoriazioni.Molto problematico anche il contatto con l'urina di altri animali infetti: sappiamo che si tratta di una possibilità molto concreta per i nostri amici a quattro zampe. Ovviamente bisogna stare attenti anche all'acqua ingerita dal cane, che potrebbe essere contaminata. Stessa cosa anche per quanto riguarda l'ingerire della carne di animali infetti.Nel leggere quelle che sono le più probabili cause di contagio, capirete bene che i rischi sono sempre dietro l'angolo, a maggior ragione in luoghi affollati da altri animali (come i canili, ma non solo ovviamente). In questo articolo proveremo a dare alcuni consigli utili su come affrontare la leptospirosi del cane. Come provare a prevenirla innanzitutto. Come accorgersi di essa, qualora il contagio sia già avvenuto. E soprattutto come curarla in tempo.Ma facciamo un passo indietro e analizziamo più nel dettaglio il nostro "nemico", il batterio incriminato. Si tratta in realtà di una patologia per la quale esistono più ceppi. Vediamo quali sono i più importanti e diffusi: canina, itteroemorragica, grippo tifosa, pomona e Bratislava.Leptospirosi nel cane: sintomi Ma quali effetti ha questo batterio sull'organismo? Quali organi va a ledere maggiormente? La leptospirosi va a danneggiare soprattutto reni e fegato. Si tratta di batteri che hanno una scarsa resistenza al freddo, o meglio resistono a temperature non inferiori a 0 gradi, dunque è assai difficile che attacchino in inverno, prediligendo invece il periodo che va dalla fine dell'estate all'autunno.Inoltre, tenete in considerazione un po' la stessa regola che vale per i "cuccioli umani": i soggetti più sensibili a contrarre la leptospirosi sono - salvo eccezioni, ovviamente - i cani di età inferiore ad un anno oppure quelli che non sono stati vaccinati. In questo caso il loro sistema immunitario è più deficitario del solito e l'animale diventa una preda facile per i batteri.Ovviamente va specificato che esistono delle forme di leptospirosi nel cane gravi ed altre più lievi. Lo sintomatologia varia più che altro per intensità, anche se ci sono alcune differenze. Nella forma lieve ad esempio sono presenti  vomito e tosse, quasi di default. La nausea va spesso di paro passo con l'inappetenza. Qualche volta possono presentarsi anche dei problemi oculari. Se la patologia invece arriva a livelli più acuti, oltre al vomito, possono presentarsi febbre e tremori uniti ad una generale disidratazione.Tutti questi sintomi poi variano per intensità anche a seconda di alcuni fattori "esterni", come la stazza del cane, la sua "storia medica" (e il suo stato di salute in generale) e l'ambiente in cui l'animale passa la maggior parte del tempo. Leptospirosi nel cane: cura e prevenzione E come funziona invece il decorso della malattia? La fase più acuta della leptospirosi canina in genere può durare anche fino a 10 giorni. Tuttavia per eliminare completamente le scorie (ovvero i batteri) dal proprio organismo il cane può impiegare anche dei mesi.Ma come si fa a curare e - ancora meglio - a prevenire la leptospirosi nel cane? Oltre ad idratare correttamente il vostro fidato compagno a quattro zampe non facendogli mai mancare dell'acqua pulita, il metodo più efficace per prevenire la leptospirosi è il vaccino, che va ripetuto-rinnovato una volta all'anno. In ogni caso il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi al vostro veterinario per maggiori delucidazioni e per delle valutazioni che tengano conto della cartella clinica del vostro animale.In chiusura, ma non per importanza, un monito fondamentale: ricordate che la leptospirosi è contagiosa per l'essere umano e potenzialmente piuttosto pericolosa. Fare attenzione a prevenire o denotare la patologia nel cane può dunque essere salvifico anche per il padrone.

Il cane mangia tutto

Il cane mangia tutto quello che trova: perchè e cosa fare

Comportamento Redazione -

Se il cane mangia tutto quello che trova ci troviamo di fronte ad un comportamento problematico che deve essere analizzato. Per alcuni padroni di cani la passeggiata con il proprio fedele amico può trasformarsi in un vero e proprio percorso ad ostacoli, perché il cane mangia tutto quello che trova per strada: pezzi di carta, rifiuti vari, feci di altri cani, ecc. È sicuramente un problema da risolvere, ma bisogna distinguere tra natura e comportamento compulsivo. Anzitutto va detto che, entro certi limiti, il fatto che il cane annusi e talvolta prenda in bocca gli oggetti è normale: il modo che, soprattutto il cucciolo, ha di conoscere il mondo è proprio quello di odorare e saggiare con la bocca ciò che lo circonda per capire cos’è, che consistenza ha, se è commestibile o no. Il cane è un animale intelligente e, in quanto tale, curioso: è un po’ come i bambini piccoli, che tendono a portare tutto alla bocca, pur avendo anche le mani per esplorare l’ambiente; figuriamoci se non lo fa il cucciolo, che ha solo l’olfatto e le fauci per appropriarsi della realtà circostante! Quindi è bene lasciare che il nostro cane prenda in bocca alcuni oggetti, come legnetti o pigne, e annusi in giro, anche quando si tratta della pipì o delle feci di altri cani. A noi può sembrare disgustoso, ma dobbiamo capire che per il cane non è affatto così, anzi: quando sta fermo per lunghi interminabili minuti ad odorare l’urina altrui sta raccogliendo informazioni sull’età, il sesso, la razza e anche l’indole dei suoi simili. Diverso invece è il discorso quando il cane mangia tutto quello che trova sulla sua strada e che spesso, se masticati o addirittura ingoiati, possono costituire una seria minaccia per la sua salute. Quasi quotidianamente negli studi veterinari arrivano cani che hanno ingurgitato qualcosa di pericoloso: da esche per topi a bocconi avvelenati a oggetti di plastica, calzini, giocattoli, il che spesso ha come unica possibile soluzione l’intervento chirurgico. Prima che il problema assuma dimensioni preoccupanti occorre intervenire, ma come?Il cane mangia tutto quello che trova: cosa fare Anzitutto non sgridando né picchiando il cane: non è mai un metodo educativo efficace! Piuttosto, al contrario, premiatelo ogni volta che distoglie l’interesse dall’oggetto pericoloso. Ad esempio, potete mostrargli e fargli annusare un bocconcino appetitoso tutte le volte che il cane sta per mangiare qualcosa per strada, dandoglielo non appena il cane solleva il muso da terra e guarda voi. In questo modo il quattro zampe imparerà che è meglio prestare attenzione al padrone che a qualunque oggetto fortuito. Un altro comportamento da evitare è strappare di bocca al cane il “rifiuto” raccolto, a meno che non si tratti di un pericolo imminente per la sua salute, altrimenti potreste avere l’effetto contrario di quello sperato. Le volte seguenti il cane finirà per ingoiare subito ogni oggetto, senza neanche cercare di capire di cosa si tratta, così da anticipare il padrone, per paura che glielo sottragga; e magari era qualcosa che il cane da solo avrebbe sputato perché non interessante per lui.Il cane mangia tutto quello che trova: può trattarsi di una patologia Vi sono alcuni casi per cui se il cane mangia tutto quello che trova, possiamo trovarci di fronte una vera e propria malattia: si chiama Pica. È una patologia comportamentale, quella di ingoiare generi non alimentari, che può avere anche cause fisiologiche, come malattie gastrointestinali, ipertiroidismo, diabete e anemia che provocano polifagia (aumento eccessivo della fame). In questo caso rivolgetevi al vostro veterinario di fiducia, che sottoporrà il cane a tutti gli esami del caso, per verificare la presenza di malattie sottostanti o, altrimenti, vi indirizzerà da un buon comportamentista, capace di spiegarvi come insegnare al vostro amato cane a non mangiare tutto quello che gli si presenta sotto al naso. Potrebbe interessarti anche https://www.razzedicani.net/cane-mangia-sempre/

Cane destinato all'eutanasia, viene salvato il giorno prima: la storia di brother

News Redazione -

Era ormai condannato all'eutanasia se non avesse trovato casa entro le vacanze: la storia di Brother. A volte i miracoli di Natale si avverano per davvero: è il caso di Brother, un cagnolino che era destinato all'eutanasia se non avesse trovato casa entro le vacanze. E' stata Laura Byrne, grande amante degli animali e vincitrice del reality australiano Bachelor, ad aiutare il cucciolo a trovare appunto una famiglia che lo adottasse prima che arrivasse il giorno fatidico.Il suo appello sui social ha funzionato eccome: in poche ore Brother aveva già trovato casa. Su Instagram Laura aveva scritto questo post: "Mentre tutti si stanno preparando per il Natale, questo povero ragazzo si appresta ad essere sottoposto all’eutanasia se non riusciamo a trovare qualcuno entro Natale", diventando così la prima promotrice del cucciolo ospitato dal centro Fresh Start Rescue Inc di Brisbane.Laura ha continuato scrivendo: "Questo è un post davvero importante e urgente. Se puoi dare una mano e promuovere questo cucciolo per un breve periodo potrebbe essere per lui il dono della vita. Mi scuso per lo spam di cuccioli negli ultimi giorni ma questo è sicuramente più importante di quello che ho mangiato a pranzo o delle mie foto in bikini. Quindi per favore se potete dare una mano, fatevi avanti con urgenza".In poche ore il cagnolino ha trovato casa e ha trascorso le feste con una famiglia che ora gli vuole bene.

La storia di belle, la beagle che ha salvato il suo proprietario chiamando il pronto soccorso

News Redazione -

Belle è una cagnolina che ha salvato il suo padrone da morte certa chiamando il pronto soccorso. Kevin Weaver è un cittadino residente in Florida, e ha deciso di prendere un quattro zampe che possa fargli compagnia. La sua scelta ricade su Belle: si tratta di una beagle vivacissima che non riesce a trovare famiglia proprio per la sua esuberanza: Kevin però non ritiene questo aspetto un problema, e la prende con sé.L'uomo è affetto da diabete: una volta adottata, Belle viene educata come "cane infermiere": dopo essersi iscritti ad un corso, Kevin e Belle hanno imparato varie cose. Soprattutto la cagnolina ora sa riconoscere i livelli di zuccheri nel sangue del suo padrone, basta che gli annusi l'alito ogni ora.E' la mattina del 7 febbraio 2006 quando Kevin si sveglia con uno strano senso di vertigine. Belle gli si avvicina e inizia ad abbaiare per ricordare al suo padrone di prendere le medicine: l'uomo è però troppo intontito e non capisce cosa Belle sta cercando di dirgli, e così la porta a spasso credendo volesse semplicemente uscire.Una volta rientrati però Kevin sviene sul pavimento. Belle ha capito che la sopravvivenza del suo padrone dipende da lei, e non si perde d'animo: cerca subito il cellulare dell'uomo, e una volta trovato spinge il tasto 9 con i denti. Durante il corso aveva anche imparato a premere il tasto 9 del telefono, tramite il quale viene inoltrata una chiamata rapida al servizio soccorsi.Appena l'operatore risponde, Belle inizia ad abbaiare: smetterà solo appena vedrà l'ambulanza arrivare davanti alla porta di casa. Così Kevin si salvò, grazie all'incredibile intervento della sua cagnolina e del pronto soccorso locale. Una volta ripresosi, l'uomo ha dichiarato: "Sono convinto che se non fosse stata con me quella mattina, oggi non sarei quei. Comunque Belle non è solo la mia salvatrice, ma soprattutto la mia migliore amica".Potrebbe interessarti anche https://www.razzedicani.net/i-cani-fiutano-il-diabete-la-storia-di-magic/

Disfunzione cognitiva nel cane: cinque segnali di demenza del quattro zampe

Salute del cane Redazione -

Andiamo a vedere quali sono le avvisaglie di disfunzione cognitiva nel cane. Scopriamo che anche il nostro amato cane anziano passa dei momenti da “senior” durante la sua fase di vita, anche se l'immagine che ci viene in mente non è di certo quella di un cane che si dimentica dove ha messo le chiavi della macchina. Per capire se il nostro cane soffre di Disfunzione Cognitiva Canina (CCD) basta osservare alcuni suoi comportamenti come ad esempio se si dimentica il percorso durante la sua passeggiata quotidiana oppure se non insegue più il suo giocattolo preferito o se magari non viene più a salutarci alla porta. La disfunzione cognitiva nel cane può verificarsi per una serie di ragioni, come un accumulo di proteine anormali nel cervello. Questo crea un accumulo di placca, che alla fine danneggia i nervi e provoca la perdita della funzione cerebrale, che può influenzare la memoria del cane, le funzioni motorie e i comportamenti appresi.La maggior parte dei cani, indipendentemente dalla razza, sperimenta una qualche forma di CCD mentre invecchiano. In uno studio condotto dalla Clinica comportamentale presso l'Università della California a Davis, i ricercatori hanno scoperto che il 28% dei cani di età compresa tra 11 e 12 anni e il 68% di cani di età compresa tra 15 e 16 anni mostravano uno o più segni di compromissione cognitiva.Il dottor Bonnie Beaver, un comportamentista veterinario, sostiene che molti proprietari di cani non sono consapevoli che i loro cani possano soffrire di CCD fino a quando non li portano dal veterinario per quello che pensano siano problemi fisici o comportamentali. "Essendo una cosa che accade gradualmente è difficile notarlo immediatamente", afferma il dott. Beaver.Perché il nostro cane smette di fare quello che faceva di solito? Non sta inseguendo la sua palla perché ha l'artrite o perché che non gli importa più? È importante distinguere tra cause fisiche e mentali. Alcuni sintomi della disfunzione cognitiva nel cane possono sovrapporsi ad altre condizioni correlate all'età, come ad esempio l'artrite, il diabete, il cancro, i problemi ai reni, così come l'udito e la perdita della vista.A seconda dei sintomi del cane, il veterinario può proporre radiografie, esami del sangue, analisi delle urine o altri test diagnostici. In questo articolo cercheremo di aiutare i proprietari dei cani a distinguere le caratteristiche e riconoscere i segni più significativi associati al CCD. Solitamente i sintomi più comuni riguardano il disorientamento, le interazioni con i nostri familiari oppure con altri animali domestici, i cambiamenti del ciclo sonno-veglia, la sporcizia in casa ed il cambiamento del livello di attività. Se il nostro cane presenta uno di questi sintomi oppure una combinazione di essi, è più probabile che il tutto derivi da una disfunzione cognitiva. La cosa da dover tener presente è che non necessariamente esiste una progressione di tali sintomi. Più questi sintomi aumentano e più sono frequenti, maggiore sarà il problema da risolvere. Ogni segno o sintomo in realtà non corrisponde ad una fase in particolare.Disfunzione cognitiva nel cane: sintomi Disorientamento Una delle cose più semplici da poter notare nel nostro amato amico a quattro zampe è che diventa disorientato anche quando si trova nel suo ambiente normale o familiare. Ad esempio può succedere che quando il cane è fuori nel cortile va alla porta sbagliata oppure al lato sbagliato della porta per poter rientrare. Questo significa che la parte del cervello che è stata colpita è quella che coinvolge l'orientamento. Potrebbe avere difficoltà anche con la consapevolezza spaziale, cioè potrebbe girovagare dietro al divano senza rendersi conto di dove si trovi o come uscire. Se prima di andare a letto troviamo il nostro cane in una parte diversa della casa a fissare il muro invece di raggomitolarsi nella sua cuccia, significa che qualcosa non va perché i cani hanno un ottimo senso del tempo. La prima cosa da fare, ovviamente in casi come questi, è portare il nostro cane anziano a fare un check-up. Potrebbe non essere un problema cognitivo, quindi il veterinario ci aiuterà ad escludere alcune altre possibili cause mediche come un tumore al cervello o il diabete.InterazioniLa disfunzione cognitiva canina può influenzare le interazioni del nostro cane con le persone e con gli altri animali. Se il nostro cane era socievole un tempo, mentre ora agisce come un cane dal carattere irritabile o addirittura ringhia ad altri animali o bambini o anche attacca o morde i suoi compagni di gioco preferiti, ci avverte del fatto che questo comportamento potrebbe essere il risultato di qualcosa di serio. Potrebbe comportarsi in questo modo perché soffre. Potrebbe avere l'artrite o qualche altro disturbo e quando si muove o viene toccato magari gli fa male. Il veterinario, certamente, potrebbe voler far fare una radiografia per escludere appunto una condizione fisica dolorosa del nostro piccolo amico. Alcuni cani si ritirano dalla loro famiglia e dalle loro attività preferite. Potrebbero non notare quando il campanello suona e sembrare disinteressati nel salutare i visitatori, o potrebbero smettere di abbaiare al postino. Il nostro cane potrebbe non rispondere nemmeno quando gli tiriamo fuori il guinzaglio per fare una passeggiata. Potrebbero anche non riconoscere i loro biscotti preferiti e spesso l'errore del proprietario è quello di andare ad acquistare altri tipi di biscotti mentre non ci rendiamo conto che il problema potrebbe essere qualcos'altro. Cambiamenti del ciclo di riattivazioneUn cambiamento dei modelli di sonno o un'interruzione dei ritmi circadiani possono essere dei sintomi legati in modo più specifico alla disfunzione cognitiva. I cani che di solito dormivano profondamente, ora possono camminare e stare svegli per tutta la notte. Molti cani invertono i loro programmi normali, quindi le loro attività giornaliere diventano le loro attività notturne. Questa routine "tutta la notte" può essere frustrante e faticosa per noi proprietari. Se il nostro cane si comporta in questo modo e vogliamo farlo dormire, una luce notturna oppure un rumore di sottofondo possono aiutarlo. Nel caso in cui neanche questo rimedio possa fornire al nostro tenero anzianotto un sollievo, dovremmo consultare il nostro veterinario affinché ci dia dei farmaci che possano alleviare l'ansia del nostro cane e ristabilire i suoi normali cicli di sonno-veglia. Casa sporcaUrinare o defecare in casa è uno dei modi più comuni in cui la disfunzione cognitiva si manifesta nei cani, soprattutto se il cane è stato precedentemente addestrato. Quando ciò accade è importante ragionare sul fatto che il nostro cane può aver perso la capacità di controllare volontariamente l'eliminazione o addirittura la capacità di farci sapere che ha bisogno di uscire. Dopo aver eseguito dei test ed aver escluso un'infezione alla vescica, problemi renali o diabete, di solito c'è stato un cambiamento cognitivo e molto probabilmente significa che il nostro cane ha perso la comprensione del fatto che dovrebbe fare la cacca e la pipì fuori. Livello di attivitàI cani con disfunzione cognitiva possono mostrare una diminuzione del desiderio di esplorare e una diminuzione della risposta a cose, persone e suoni nel loro ambiente. Potrebbero non salutarci o potrebbero non rispondere più al comando di andare a prendere il loro giocattolo preferito. Possono anche essere meno focalizzati e mostrare una risposta alterata agli stimoli. Alcuni cani hanno difficoltà a mangiare o bere o a trovare le ciotole per il cibo. Possono far cadere qualcosa mentre stanno mangiando e non riescono a trovarlo. Se non hanno problemi di vista o udito, questo può essere una vera indicazione che stanno vivendo una disfunzione cognitiva. Potrebbero esibire movimenti ripetitivi, cose come sbattere la testa, scuotere le gambe o camminare in cerchio, questo tipo di azione è più correlata alla disfunzione cognitiva o alla degenerazione del cervello, ed è meno probabile che venga scambiata per qualcos'altro.Dieta, farmaci e ambienteOsservare che il nostro cane perde le sue capacità cognitive può essere un processo difficile e inquietante, ma ci sono cose che possiamo fare per alleviare il suo disagio. Purtroppo non è possibile interrompere il processo, ma è possibile rallentarlo in modo che non passi da un problema a tre problemi.Alcuni alimenti per cani sono formulati per aiutare a rallentare la disfunzione cognitiva e includono antiossidanti e acidi grassi omega-3 per promuovere e rafforzare la salute delle cellule. Introdurre cose come enigmi alimentari incoraggia la stimolazione mentale. Qualsiasi tipo di giocattolo che racchiude alimenti all'interno, ad esempio, e lui lo deve srotolare per estrarre il cibo contenuto aiuta a mantenerlo attivo mentalmente.Regolari sessioni di gioco programmate possono stimolare il cervello del cane e migliorare le sue capacità di apprendimento e memoria. Se il nostro cane non ha restrizioni fisiche, lo dobbiamo portare al parco dei cani dove può socializzare con altri cani. È possibile rallentare il deterioramento mantenendolo fisicamente e mentalmente attivo, proprio come lo è per noi.I farmaci psicoattivi e gli integratori alimentari possono anche aiutare a rallentare il declino del cane, ma il nostro consiglio è sempre quello di chiedere al veterinario per raccomandazioni specifiche adatte alla salute e alla storia medica del nostro cane.Check-up regolariMan mano che il nostro cane invecchia, l'ideale sarebbe sottoporlo a controlli almeno due volte l'anno. In questo modo potremo distinguere tra l'invecchiamento normale e ciò che è patologico o sbagliato. Un piccolo suggerimento può essere quello di presentarsi dal veterinario con una lista di domande ed osservazioni, cose che notiamo quando siamo a casa. Trattandosi di un processo che avviene in modo graduale, i cambiamenti sono difficili da individuare ed è facile trascurarli. I proprietari possono non notare i cambiamenti nei loro animali domestici perché questi accadono lentamente. Non vedere le cose in tempo, però, significherebbe arrivare troppo tardi per poterle risolvere. Potrebbe interessarti anche https://www.razzedicani.net/il-cane-non-beve-cause-e-rimedi/

Perché il cane trema? i motivi di questo comportamento

Comportamento Redazione -

Se il cane trema ci troviamo di fronte ad un comportamento che può essere causato da diversi fattori. Vediamo quali. In questo articolo trovi le spiegazioni che rispondono ai tuoi interrogativi sul perchè il cane trema. Diversi sono i motivi che portano il cane a tremare: possono dipendere da emozioni come da problemi di salute. Saperli riconoscere aiuta a curare il cane ed evitare che corra anche il rischio di morire in casi più estremi.Il cane trema spesso e non capite per quale motivo? Solitamente sentimenti come la paura, la gioia, il freddo vengono associati al tremore. Se il cane ha subito un forte trauma da poco potrebbe essere colpito da tremolio.Ci sono delle situazioni che regolarmente spaventano i cani, rumori forti come quelli dei tuoni o dei fuochi d’artificio provocano traumi. Per calmare un cane spaventato mettetelo sotto una coperta e rassicuratelo: è importante farlo soprattutto coi cuccioli che possono rischiare di portarsi dietro un trauma a vita.Ci sono alcuni cani che adorano fare viaggi con in auto, altri vivono malissimo questa esperienza a tal punto da iniziare a tremare per l’ansia.Se vi accorgete che il vostro cane in inverno, con le basse temperature, sente freddo e trema copritelo con un bel cappottino per cani. Per le condizioni climatiche più estreme si consigliano anche le scarpette; evitate di farlo dormire fuori e provvedete a comprargli una cuccia adeguata per proteggersi dalle notti più fredde. Il cane trema: può anche essere per la gioia Il cane trema anche di gioia, se sente che sta per succedere qualcosa che lo renderà felice, come l’arrivo della ciotola col mangiare, oppure se capisce che lo state per portare al parco, ve lo troverete attorno eccitato con le zampette tremolanti.Altro motivo di grande eccitazione è quando non può sfogare uno stimolo istintivo: voler inseguire un altro cane e non riuscire a farlo perché rinchiuso dietro le sbarre di un cancello, voler azzannare un bel piatto di pasta ma poterlo vedere solo da lontano perché è legato ad esempio.Una situazione di grande gioia è quando il padrone rientra a casa dopo diverso tempo, il cane trema di gioia, salta e fa festa perché capisce che non è stato abbandonato.Ci sono anche cani che tremano per furbizia, sono estremamente intelligenti. Se avete premiato il cane dopo che lui ha mostrato il tremolio allora potrebbe usarlo come scusante per ottenere quello che vuole.Fate attenzione a non rafforzare comportamenti sbagliati, premiando il vostro cane. Ci sono razze di cani che lo manifestano con regolarità, ma attenzione perché il tremore potrebbe essere anche il sintomo di una malattia in corso.Il cane trema: potrebbe essere una malattia Escluse le cause più comuni e meno pericolose sopra elencate, prendiamo in considerazione alcune malattie che possono provocare il tremore del cane:Problemi di artrosi Malattia della zecca La sindrome del tremore generalizzato o white shaker syndrome Cimurro Crisi di Addison Insufficienza renale Problemi metabolici AvvelenamentiI problemi di artrosi e malattie osteoarticolari possono creare tremori alle articolazioni interessate: tenere il cane a dieta e ricorrere anche a integratori per cani può alleggerire il dolore al caneLa malattia della zecca o ehrlichia canis è dovuta al morso di questi parassiti e tra i vari sintomi che provoca nel cane c’è anche il tremolio. Un ottimo rimedio per prevenire questa malattia è utilizzare antiparassitari per cani e acquistare anche un bel collare anti zecca.Le razze di cani come: Maltese, Beagle, Barboncino, Bichon frisè, Yorkshire terrier, West Highland White Terrier e in generale quelli col manto bianco e cani di piccola taglia sembrano essere predisposti alla sindrome del tremore generalizzato o white shaker syndrome.Questa malattia si presenta in cani dai 9 ai 3 anni, il tremolio investe tutto il corpo ripetutamente, solitamente è dovuto all’infiammazione del sistema nervoso centrale. Si può curare con corticosteroidi o antiinfiammatori per cani.Il cimurro o malattia di carrè è contagiosa ma non per l’uomo, colpisce principalmente animali con difese immunitarie basse, i cuccioli o cani non vaccinati. Per evitare il contagio a questo tipo di virus è importante vaccinare il cane.Il morbo di Addison è un’insufficienza surrenalica: inizialmente si presenta con sintomi poco chiari, non è facile riconoscerla, ma fortunatamente è poco frequente. E' dovuta ad una carenza sia di glucocorticoidi che di mineralcorticoidi, che tramite flebo verranno reintegrati nella terapia di cura.L’ira o insufficienza renale nei cani è dovuta ad un malfunzionamento dei reni: è causata da additivi chimici aggiunti nei mangimi prodotti dalle industrie. La presenza di elementi tossici si accumula nei reni che non riescono più a lavorare bene.Insetticidi nocivi o l’abuso di farmaci possono causare lo stesso problema. Per curare l’insufficienza renale del cane è importante fargli seguire una dieta appropriata: in commercio si trovano anche alimenti specifici.Una causa purtroppo frequente di tremolio nei cani è dovuta agli avvelenamenti a partire da cibi che per noi uomini sono assolutamente sani come il cioccolato, fino ad arrivare a sostanze pericolose che il cane ingoia attraverso cibi avvelenati messi appositamente come polpette contenenti stricnina. In questo caso è bene correre dal veterinario perché il cane potrebbe rischiare la vita.La vecchiaia del cane può portare tremolio, indebolimento dei muscoli ed artrite, il cane può avere difficoltà a deambulare.Il tremolio può essere veicolo di un malessere che va curato, è importante saperlo riconoscere per intervenire ed evitare quando è possibile inutili sofferenze al cane o addirittura nei casi più estremi la morte.Alcune razze di cani come gli spaniel sono portati a tremare per l’eccitazione più facilmente. Anche se i cani non hanno la parola sanno comunicarci bene con il corpo: sta a noi capire rapportandoci al contesto quale dei vari sentimenti ci sta comunicando.

Atrofia progressiva della retina nel cane: cause, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

Stiamo parlando di una patologia che colpisce in modo violento gli occhi: andiamo a scoprire l'atrofia progressiva della retina nel cane. Avete notato delle difficoltà nei movimenti del vostro cane e non sapete da cosa possono dipendere? E’ possibile che il vostro cane soffra di qualche malattia e voi non ve ne siete accorti. Se ripetutamente si scontra con mobili e ostacoli sparsi per la casa è evidente che ha un problema di vista.In questo articolo trovate la descrizione di una malattia che colpisce la retina dell’occhio e lentamente porta il cane alla cecità totale. L’atrofia progressiva della retina nel cane è una malattia che colpisce gli occhi: si presenta con la morte delle cellule che costituiscono la retina.Fa parte delle malattie genetiche: l’atrofia colpisce a tutte le età e indistintamente le diverse razze di cane. Come vedono i cani, come sono fatti i loro occhi? La retina è posizionata nella parte posteriore dell’occhio, lo ricopre ed ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e trasmetterli alla corteccia visiva che li elabora e li trasforma in un'immagine.Le rod sono le cellule che lavorano in condizione di scarsa visibilità e portano ad una cecità notturna: sono le prime ad essere colpite dall’atrofia progressiva della retina del cane. Le cellule cono sono colpite per seconde e causano la cecità diurna quindi completano il corso della malattia.L’atrofia o pra agisce lentamente: la vista dei cani che vengono affetti da atrofia progressiva della retina è destinata a diminuire progressivamente; è come vedere una luce spegnersi piano piano.Questa malattia non ha effetti o particolari sintomi dolorosi, non è facile per il padrone di un cane accorgersi se l’animale soffre di questo disturbo, anche perché sappiamo bene che il cane saprà compensare la perdita della vista sviluppando maggiormente sensi come con l’olfatto e l’udito.Un modo per capire se il vostro cane ha la pra è sicuramente provare a cambiare la disposizione della casa: se il cane va a sbattere ripetutamente in oggetti che in precedenza erano posizionati diversamente allora è probabile che sia affetto da disturbi alla vista.Tra le razze più colpite da questa malattia ci sono: labrador, cocker, bassotto, bracco tedesco, schnauzer nano, mastiff, setter gordon e inglese, collie, welsh corgi, sloughi, husky, samoiedo e malamute. Atrofia progressiva della retina nel cane: sintomiPer avere conferma se il vostro cane è affetto da questa malattia è necessario recarsi dal veterinario che grazie ad un esame specifico andrà ad indagare in profondità per verificare se sono presenti lesioni alla retina, chiaro indice della presenza di un atrofia.I sintomi dell'atrofia progressiva della retina nel cane sono:• progressione della cecità • vista confusa alla luce • pupille dilatateL’elettroretinogramma è un esame in grado di misurare gli impulsi elettrici generati e propagati all’interno della retina: grazie all’ERG è possibile diagnosticare in anticipo il progredire della malattia, ed è importante per evitare di far riprodurre cani che ne sono affetti.Atrofia progressiva della retina del cane: curaNon esiste una cura che possa fermare l’atrofia progressiva della retina nel cane e la conseguente cecità totale. L’unica cosa che potete fare è evitare di spostare oggetti e arredamento dentro casa per aiutare il cane a muoversi più facilmente.L’atrofia progressiva della retina può dipendere da:• fattori ereditari • inquinamento • alimentazione sbagliata • uso sconsiderato di farmaci • traumi dell’occhioI fattori ereditari sono tra le maggiori cause di atrofia progressiva della retina nel cane. Anche l’uso smodato di vaccini o farmaci sembra che possa influire sui radicali liberi, aumentandone la produzione provocherebbe l’invecchiamento precoce dell’organismo.Anche i traumi possono causare problemi alla retina: cicatrici, glaucomi, infiammazioni e distaccamento della retina. Infezioni presenti nel corpo del cane causano un abbassamento delle difese immunitarie e si allargano raggiungendo anche la vista e gli occhi del cane.La carenza di vitamine A E e ancora una regolazione sbagliata di enzimi, insufficienti o in eccesso, può influire sulla formazione dell’atrofia. Ci sono alcune forme di prevenzioni utili a conservare meglio lo stato della retina del cane, ad esempio è importante mantenere viva l’attività cerebrale del cane poiché la retina fa parte del cervello.Una dieta sana e ricca di antiossidanti, luteina soprattutto, aiuta a mantenere la vista dei cani: è importante per le difese immunitarie e per l’assunzione delle giuste vitamine, fate attenzione all’alimentazione del cane.L’elettroretinogramma è un esame oculistico che consente di analizzare l’occhio del cane, ne misura i tempi di reazione: l’animale viene messo in un macchinario di fronte a flash bianchi e flash blu per poterne valutare i risultati, la diversa colorazione serve a simulare sia il giorno che la notte.E’ necessario fare l’esame una volta sola per avere risultati, raramente è accaduto di doverlo ripetere. Il costo di quest’esame è un pò salato perché va fatto sotto l’effetto di un’anestesia leggera, per riuscire a tenere il cane fermo davanti ai flash.Essendo principalmente una malattia genetica è possibile con un test verificare se il cane è portatore dei geni dell’atrofia della retina. E’ importante per l’accoppiamento dei cani per evitare di far riprodurre quelli portatori, perché avvenga questo entrambe i genitori devono essere portatori del gene. Il test americano optigen suddivide i cani in 3 gruppi:• sani • portatori sani • affetti dalla malattiaNel primo caso i cani sani possono accoppiarsi sia coi portatori sani che con quelli affetti dalla malattia che avranno dei cuccioli senza geni portatori della malattia. Nel secondo caso il portatore sano, è un cane che non soffre di atrofia alla retina ma non deve essere accoppiato con cani affetti dalla malattia o rischia di avere cuccioli con problemi alla retina.Nel terzo caso il cane ha la malattia e subirà la degenerazione della retina quindi può trasmetterla ad eventuali cuccioli con il suo dna.Articolo a cura di Chiara Migliori

Insufficienza cardiaca nel cane: cause, sintomi e cure

Salute del cane Redazione -

Sapete che cos’è un insufficienza cardiaca del cane? In questo articolo vi spieghiamo come funziona il cuore di un quattro zampe e come prevenire alcune disfunzioni cardiache. Il cuore del cane batte circa 150 volte al giorno, ma come funziona? Il cuore così come nell’uomo anche nel cane è un organo molto importante, è il motore dell’apparato circolatorio.Si contrae ripetutamente gonfiandosi e svuotandosi di sangue. Il ventricolo sinistro pompa il sangue e l’ossigeno all’aorta. Il sangue e l’ossigeno raggiungono i muscoli e gli altri organi come la milza il fegato i reni e il cervello dopo di che il sangue riprende il suo percorso per tornare al cuore passando questa volta per atrio e ventricolo sinistro.I problemi di cuore possono essere congeniti, ereditari o dipendere dalla razza del cane, alcune tendono a soffrire maggiormente di problemi al miocardio. Le razze di cani di taglia grande o che soffrono di obesità croniche sono portate ad avere insufficienze cardiache, tendono ad avere maggiori difficoltà a pompare quantità di sangue necessaria per tutto il corpo.I cani di taglia piccola tendono ad avere più batteri in bocca che andranno a danneggiare le valvole del cuore. Insufficienza cardiaca nel cane: sintomiOsservando il vostro amico a 4 zampe potete capire se soffre di una patologia al cuore cercando di fare attenzione ad alcuni sintomi come:affaticamento tosse sincope dispnea cianosi distensione addominaleSe ultimamente avete notato che il cane si affatica più facilmente e quando lo portate a passeggio dopo poco ha bisogno di fermarsi a riposare potrebbe avere uno scompenso cardiaco dovuto ad una ridotta portata cardiaca e la diminuzione dell’ossigeno nei tessuti. Meno ossigeno arriva ai muscoli e più tendono ad affaticarsi.Uno dei segnali da non far passare inosservati è la tosse del cane: se lo sentite spesso tossire dopo una passeggiata, o mentre è impegnato a farvi festa, in preda ad una emozione forte o ancora mentre dorme o quando si risveglia è bene portare il cane dal veterinario, può essere indice di problemi cardiaci.Se tende ad avere problemi di respirazione potrebbe soffrire di dispnea e rischiare un insufficienza cardiaca nel cane. La respirazione affaticata dipende da tanti fattori e non è sempre facile individuare se la causa è un problema polmonare o cardiaco.Un buon metodo per capire se la respirazione è regolare è misurarla mentre il cane dorme. Contate per trenta secondi le inspirazioni: se equivalgono a 15 e moltiplicandole per due non supera i 30 atti allora il cane è in buona salute. I cani di media o grande taglia di solito hanno dalle 60 alle 100 pulsazioni al minuto.Verificate anche la frequenza cardiaca del cane: quando è sdraiato contate le pulsazioni per 15 secondi poi moltiplicatele per 4 e otterrete la quantità di pulsazioni al minuto. Gli scompensi cardiaci possono essere conseguenza anche di insufficienza mitralica causata da problemi valvolari o disfunzioni del ventricolo.Anche l’endocardite infettiva nel cane può manifestarsi attraverso disfunzioni cardiache: si prende attraverso infezioni batteriche che si manifestano con la febbre, soffi cardiaci.Patologie cardiache congenite, ostruzioni valvolari e aritmie possono provocare una sincope. Consiste in una sorta di svenimento in cui il cane cade a terra privo di coscienza, è molto rapida e dura pochi secondi.Solitamente si verifica un abbassamento di pressione e della perfusione cerebrale: il cane sviene in modo tale da poter fare arrivare sangue e ossigeno al cervello, non va assolutamente fatto alzare perché diversamente se lo fate mettere in piedi non gli arriva il sangue ossigenato al cervello.Il cane può subire anche una distensione addominale, dovuta a patologie del cuore: in particolare nel ventricolo e nell’atrio destro si generano ascite e raccolte di liquido del cavo addominale.Quando lo scompenso cardiaco nel cane è in uno stadio avanzato si manifesta attraverso chiari segnali come la cianosi: come dice la parola stessa, la mucosa e la cute assumono una colorazione bluastra determinata dalla mancanza di ossigeno. Insufficienza cardiaca del cane: cureSe sospettate che il vostro cane abbia uno scompenso cardiaco la prima cosa che dovete fare è portarlo a fare una visita dal veterinario per individuare il problema, anche se non ha ancora manifestato sintomi evidenti.Il veterinario potrebbe scegliere di fargli alcuni di questi esami:elettrocardiogramma ecocardiogramma rx torace verifica della pressione arteriosa esami ai reni esami ematochimici con enfasi alla funzione renale ed apaticaL’elettrocardiogramma è un registratore dotato di elettrodi collegati ad un apparecchio portatile ed al torace del cane attraverso un giubbottino: è una visita indolore e importante per monitorare il ritmo cardiaco, riesce a captare le aritmie cardiache ed è utile per analizzare le sincopi che si possono manifestare soprattutto nel periodo post operatorio.Le cure indicate per l’insufficienza cardiaca nel cane sono diverse: la prima è indubbiamente legata ad una dieta sana ed equilibrata, controllate cosa può mangiare il cane ed aggiungete integratori e attività fisica.In aggiunta alla regola basilare di seguire una sana dieta potrebbe essere indispensabile una terapia farmacologia che prevede un trattamento diuretico a base di ossigeno e un drenaggio che consente di migliorare il respiro del cane. Nei casi più gravi bisogna ricorrere ad un vero e proprio intervento.Indubbiamente uno stile di vita adeguato senza troppi sforzi per il cane e una dieta sana ed equilibrata aiutano a prevenire i problemi di cuore.A cura di Chiara Migliori

Cataratta nel cane: cause, sintomi e cure

Salute del cane Redazione -

La cataratta è un problema che colpisce gli occhi, è diffuso nell'uomo ma anche nel cane. Vediamo cause, sintomi e possibili cure. E’ la malattia che più frequentemente colpisce l’occhio del cane, è un disturbo che può riguardare tutte le razze e sorgere in diverse fasce di età.La cataratta del cane è un disturbo che si manifesta solitamente attorno ai sei anni di vita dell’animale, può essere ereditaria o genetica, in questo caso si dice cataratta primaria, perché non c’è una causa specifica scatenante il disturbo se non il corredo cromosomico caratterizzato da uno o più geni che sono responsabili della patologia.Addirittura alcune possono essere congenite quindi presenti già alla nascita del cucciolo. Si definisce cataratte senile se dovuta ad un fattore di vecchiaia e cataratta secondaria quando dipende da specifiche cause come traumi, malattie del metabolismo, glaucomi.Il diabete mellito è dovuto ad un disordine metabolico ed è quello che viene associato più frequentemente alla cataratta. Esso incide sul percorso biochimico del glucosio, che è la base del metabolismo energetico della lente: alcuni metaboliti del glucosio rimangono dentro le cellule della lente e richiamano per osmosi acqua.E'così che si forma la cataratta: la formazione è molto rapida, bastano poche ore o settimane. Le cataratte nutrizionali invece dipendono da squilibri alimentari come carenze di lipidi legati soprattutto al periodo della crescita. Le cataratte traumatiche dipendono invece dalla presenza di corpi estranei negli occhi, possono essere diretti o indiretti se dipendono da un trauma cronico come il sovradosaggio di farmaci o anche fattori antinfiammatori.In generale possiamo elencare i punti che provocano la formazione di cataratte:diabete predisposizione genetica glaucoma problemi nutrizionali subiti da cucciolo lesioni agli occhi età effetto collaterale di farmaci esposizione a microonde tossine radiazioniLa cataratta è principalmente di origine ereditaria e tra le razze di cani più colpite ci sono: barboncini, American coker spaniel, boston terrier, pastore tedesco, golden retriever, labrador retriever, Schnauzer nano, bob tail, white terrier west highland.Cataratta nel cane: causeInizialmente è una macchia piccola che si forma nell’occhio ma non infastidisce la visuale del cane. La lente dell’occhio del cane è trasparente e serve a trasmettere la luce alla retina, quando il cristallino dell’occhio diventa opaco la luce non filtra più ed il cane ha difficoltà alla vista.Col passare del tempo l’occhio può tendere ad avere un colore grigio bluastro fino a diventare bianco e nei casi peggiori può portare la cecità al cane. Noterete nel vostro amico a 4 zampe, che avrà sempre più difficoltà negli spostamenti, inizierà a sbattere contro gli ostacoli come le sedie, le persone, non vorrà più fare spostamenti come scendere o salire le scale, sul letto o sul divano.Occhi rossi e lacrimanti, con fastidio e sfregamento continuo sono i segnali che indicano la presenza del disturbo agli occhi. Cataratta nel cane: curaLa cataratta è un disturbo chiamato anche sclerosi nucleare dai veterinari, non crea dolore ma causa problemi alla vista che incidono sul senso dell’orientamento del cane.Se sospettate che il vostro amico a 4 zampe abbia una cataratta portatelo dal veterinario, sarà in grado di dare un riscontro con una visita oculistica, un test, le analisi del sangue e un’ecografia all’occhio.La cataratta può essere di due tipi a seconda della sede dell’occhio colpita:capsulare se è colpita la parte superficiale dell’occhio della lente ed è parziale o totale a seconda della porzione di lente che colpisceCataratta nel cane: operazione Non si cura con i farmaci e l'unico modo per liberare l’occhio del vostro cane è un'operazione alla cataratta: dovete ricorrere ad un intervento chirurgico. Non si effettua con un laser ma bensì con la tecnica della facoemulsificazione, che attraverso gli ultrasuoni liquefa la cataratta fino ad assorbirla.Si tratta di uno strumento simile ad un microscopio sotto il quale viene posizionato l’occhio del cane: è indispensabile fare l’anestesia totale perché in fase di intervento sarebbe impossibile tenerlo fermo. La cataratta una volta operata ridona la vista al cane e non torna più, grazie alla rimozione del cristallino e l’applicazione di una protesi in acrilico, o una lente di plastica.Al massimo possono formarsi delle opacità nella capsula del cristallino proprio dove è inserito quello artificiale ma non disturberanno più la vista del cane. La vista torna immediatamente, non viene bendato e se necessario può effettuare l’operazione in entrambe gli occhi contemporaneamente.Al termine dell’operazione il cane va seguito con una serie di cure post operatorie. Per un periodo di tempo equivalente a circa due settimane il cane dovrà indossare il collare elisabettiano per proteggere gli occhi fino a quando non sarà guarito completamente.Ma l’operazione più complessa è forse riuscire a mettere il collirio al cane tutti i giorni. Si sconsiglia di sottoporre all’intervento i cani aggressivi o particolarmente agitati perché diventerebbe difficile fare il trattamento post operatorio su di loro.La cataratta è operabile a patto che il cane goda di una salute in grado di sostenere un’anestesia, è operabile a qualsiasi età. E’ importate risalire anche ai problemi che hanno generato la cataratta del cane, se si tratta di diabete o glaucoma dovreste prevenire e rallentare lo stato del disturbo anche con diete indicate.Ci sono alcuni rimedi naturali per la cataratta nel cane che possono aiutare a rallentare la formazione di cataratte: ad esempio è importante evitare l’ossidazione delle proteine della lente, gli antiossidanti fermano gli effetti dei radicali liberi. Il succo al mirtillo, grazie agli antociani previene i disturbi oculari così come il ginko biloba, una pianta indicata per la circolazione del sangue che ha un’azione antinfiammatoria e antiossidante.Infine la radice di tarassaco, è un depurativo, agisce sul pancreas e migliora la flora batterica influendo anche sul funzionamento dell’intestino. E’ risaputo che il fegato è collegato agli occhi. Tutte queste erbe sono reperibili in erboristeria essiccate o anche sotto forma di gocce che potreste aggiungere ad ogni pasto del vostro cane come forma di prevenzione.Articolo a cura di Chiara Migliori

Mielopatia degenerativa del cane: cos'è, sintomi e cure

Salute del cane Redazione -

In questo articolo troverai diversi suggerimenti su come comportarti se sospetti che il tuo cane sia affetto da una malattia come la mielopatia degenerativa. La mielopatia degenerativa è una malattia degenerativa, progressiva, neurologica, scoperta 30 anni fa: potrebbe essere paragonata alla malattia che nell’uomo viene chiamata SLA, lentamente indebolisce tutto il corpo.La mielopatia degenerativa colpisce principalmente razze di cani medio grandi e medio piccole: è conosciuta come la malattia del pastore tedesco, questa razza è predisposta anche a prendere dermatiti, allergie e altre intolleranze.Rodesian Ridgeback, Corgie, Boxer e Fox terrier sono altre razze nei quali è stata riscontrata l’insorgenza di questa patologia degenerativa. Anche i gatti possono prendere la mielopatia degenerativa.Colpisce i cani dai 6 ai 14 anni e viene riscontrata negli 8 anni di età: principalmente nei cani anziani purtroppo ha un lungo decorso con picchi di peggioramento. La causa maggiore è da attribuire ad uno scompenso del sistema immunitario. La mielopatia degenerativa attacca il midollo spinale, con conseguente riduzione di stimoli nervosi dal cervello agli arti e nei casi più gravi provoca la paralisi.Anche le malattie virali agendo sul sistema immunitario possono portare alla mielopatia degenerativa nel cane.Mielopatia degenerativa nel cane: sintomiI sintomi si manifestano con un'accentuata difficoltà negli spostamenti della parte posteriore del cane; può essere confusa anche con la displasia all’anca, per avere una diagnosi certa è necessario fare delle analisi neurologiche accurate.Riuscire a vedere in tempo questa malattia può aiutare il cane a soffrire meno e rallentare il peggioramento della mielopatia.Ma quali sono i sintomi della mielopatia degenerativa nel cane?Scoordinazione motoria Paralisi degli arti posteriori Andatura rigida Atrofia muscolareNoterete che il vostro cane avrà difficoltà a stare seduto, si trascina gli arti posteriori, sarà colpito da un’incoordinazione motoria, difficoltà nei movimenti e negli spostamenti. Purtroppo questa terribile malattia colpisce il midollo spinale e porta anche alla paralisi progressiva.E’ importante che evitiate di sottoporre il vostro cane ad allergeni presenti nelle vaccinazioni, nei cibi e negli antiparassitari: costituiscono una sovra stimolazione del sistema immunitario. Da attribuire alle cause di questa malattia anche la mutazione genetica che sembra abbia già fatto il suo corso in alcune delle razze di cani predisposte a prendere la mielopatia.Diagnosticare questa malattia è complicato: il veterinario deve procedere per esclusione, analizzando tutti i sintomi. Procede per eliminazione e purtroppo il continuo peggioramento del cane confermerà la progressione della mielopatia degenerativa.Gli esami del sangue spesso non sono di aiuto, può procedere con un esame del liquido cerebrospinale o effettuare una mielografia della colonna vertebrale. Discospondiliti, tumore spinale, mieliti e patologie discali sono tutte malattie che possono confondere il veterinario poiché tutte si manifestano con una riduzione della funzionalità degli arti posteriori. Mielopatia degenerativa nel cane: cureSpesso sono i cani anziani a soffrire di questa malattia e l’incapacità di riuscire a muoversi normalmente li rende tristi. Nella fase iniziale della malattia il pet si muove in modo scoordinato, si trascina le zampe, cammina con le nocche e barcolla.Colpisce una parte o entrambe fino ad arrivare al torace: il cane non riesce più a camminare e neanche stare in piedi, ha difficoltà anche a urinare o defecare a tal punto da diventare incontinente.Non esistono cure specifiche per combattere la mielopatia: potete valutare l’utilizzo di cortisoni e antinfiammatori per cani. La malattia non è dolorosa ma potreste aiutare il vostro cane a non soffrire nella lenta degenerazione che lo investe con vitamine per cani e mantenendo la qualità di vita facendogli fare esercizi di riabilitazione.Aiutatelo a mantenere per quanto possibile movimenti della quotidianità: serve a prevenire ed evitare la formazione di ulcere dovute alla pressione e posizioni non indicate, previene la formazione di infezioni urinarie ed aiuta a mantenere una certa mobilità nei movimenti.Con l’aiuto della fisioterapia e della riabilitazione potete rallentare il processo della malattia: ciò serve ad agire sull’attività dei muscoli per evitare che avanzi l’atrofia, preserva l’attività negli arti anteriori e posteriori.Così facendo il cane corre un rischio più limitato di vedersi anche la formazione di ulcere. Dovete mantenerlo attivo il più possibile: è importante stimolare la sua sensibilità e farlo lavorare molto sull’equilibrio e la coordinazione dei movimenti.A ciò potete aggiungere alcuni esercizi passivi di mobilizzazione, massaggi, stretching e impacchi caldi: aiutano a combattere il dolore e l’atrofia, potete completare con tens, stimolatori muscolari.Per mantenere il vostro cane in movimento potete aiutarvi con alcuni strumenti appositi, indicati per la riabilitazione tra cui piastre, palloni e coni adatti a stimolare la mobilità, il coordinamento e aiutarlo a mantenere l’equilibrio. Prendete in considerazione anche esercizi di idroterapia.Il cane deve avere un luogo adeguato per il suo riposo, dove riuscire a distendersi senza problemi: si consiglia l’acquisto di specifici materassini per cani confortevoli, morbidi e stabili.Anche i calzettini o stivaletti per cani sono consigliati se notate che il cane trascina le nocche per proteggerle ed evitare che si faccia male. Esistono delle sedie a rotelle per cani che gli consentono di muoversi anche se non hanno l’utilizzo delle gambe. Con qualche attenzione in più e le cure adeguate potete tenere il vostro cane in vita senza dover ricorrere all’eutanasia.

Un grosso cane cade in un fossato molto profondo: le immagini del salvataggio

News Redazione -

Un cane di grande taglia è scivolato in un fossato molto profondo: fortunatamente è salvo e illeso. Un grosso cane di razza collie è caduto in un fossato molto profondo nella contea di Anne Arundel sabato mattina, ma fortunatamente i vigili del fuoco lo hanno salvato in tempo.Il fossato, descritto come un buco molto profondo e stretto, si trova nella zona Woodland Beach della contea, a circa 16 km a nord di Annapolis. Il dipartimento della contea ha affermato che il buco è di 60 cm di larghezza e che il cane è scivolato a circa 6 metri di profondità, incastrandosi tra le pareti di terreno.Un gruppo di salvataggio, specializzato nelle operazioni più difficoltose, è riuscito a salvare il cane e il tutto è stato documentato fotograficamente.I volontari sono riusciti a calarsi nel fossato grazie all’ausilio di 3 funi e al fissaggio di dispositivi ad anello collegati ad un cavo di cablaggio, che hanno dato la possibilità di raggiungere il cane e tirarlo in superficie.Il cane, di circa 40 kg, è stato portato in salvo grazie alla forza della squadra di salvataggio, completamente bagnato; si presume che il fossato fosse un vecchio pozzo della contea.Adesso il cane sta bene e fortunatamente non ha subito danni fisici; al momento non è ancora chiaro come il cagnolone sia caduto nel fossato.La squadra di salvataggio ha provveduto ha sigillare il buco, per evitare altri incidenti di percorso.

Come curare il pelo del cane: tutti i consigli

Salute del cane Redazione -

Pelo del cane: non solo un fattore esteticoQuando osserviamo un bel cane, la prima cosa che salta agli occhi è il suo pelo. Un mantello setoso, morbido e lucido è un grande motivo d’orgoglio per i padroni e fonte d’invidia per tutti coloro che non riescono ad ottenere lo stesso risultato con il mantello del proprio cane.Importante ricordare però, che il pelo del cane è soprattutto un eccellente termometro della sua salute. Quindi non fermarsi alle apparenze ma indagare le cause reali di un pelo non perfetto, potrà influire sul benessere globale del nostro cane.Qualora le problematiche inerenti al mantello diventassero particolarmente serie: zone glabre, prurito, escoriazioni, è bene consultare il veterinario. Potrebbero essere indice di: dermatiti, allergie, parassiti. Pelo del cane: problematiche Il pelo del cane può andare incontro a diverse problematiche durante il corso della vita. Il mantello può essere: • secco • forforoso • grasso • perdita del pelo del caneIl veterinario consiglia sempre di partire da un’attenta analisi dell’alimentazione. Gli squilibri alimentari, il cambio del cibo o il rialzo delle temperature possono influire sul benessere del cane. Il pelo indica immediatamente che qualcosa non sta andando per il verso giusto.Inoltre il mantello del cane necessita una scrupolosa routine di bellezza, che sarà diversa a seconda che il vostro cane sia a pelo lungo o corto. Infine per assicurarvi che il pelo del vostro cane sia perfettamente sano, bisogna assicurarsi che sia privo di pericolosi parassiti come: pulci, zecche e forasacchi. Pelo del cane: tessitura Variabile fondamentale di cui tenere conto, quando valutiamo lo stato di morbidezza e setosità del pelo del nostro cane è la tessitura del pelo stesso. Molto importante ricordare che le tipologie di pelo sono diverse a seconda delle razze. Ogni razza canina ha una tessitura corretta, che corrisponde ad una precisa funzione di protezione della cute del cane.Non importa che il cane sia a pelo corto o lungo, il suo pelo potrebbe non essere  morbido, per le caratteristiche genetiche della sua razza. Se riteniamo la piacevolezza la tatto, una caratteristica irrinunciabile, dobbiamo pensarci quando acquistiamo o adottiamo il nostro peloso.Informiamoci sulle peculiarità della razza e, quando possibile, chiediamo di accarezzare i genitori della cucciolata. Il pelo del cucciolo spesso può trarre in inganno, si presenta molto morbido ma non è quello definitivo. Come rendere il pelo del cane lucido e morbido Il pelo del cane necessita di essere lavato con cura, per mantenersi sano. Si consiglia un minimo di 4 bagni l’anno fino ad un massimo, di un lavaggio al mese. Non è consigliabile eccedere nei lavaggi per non indebolire il film idrolipidico che protegge il cane dagli agenti esterni.Il mantello va spazzolato costantemente, ed  il consiglio è quello di abituare il cane fin da cucciolo ad una routine di bellezza settimanale. La spazzolatura deve essere decisa, ma non violenta. Non bisogna mai spazzolare contropelo o agire sul pelo bagnato.Se il nostro cane è a pelo lungo, questo compito sarà un più gravoso. Il pelo lungo richiede spazzole apposite, che il padrone sceglierà in base alla natura del pelo e alle dimensioni del cane. Il momento della spazzolatura non deve essere vissuto dal cane come un supplizio, ma una coccola, per questo deve avvenire con una certa frequenza.Può essere necessario anche due o tre volte a settimana, per eliminare corpi estranei come polvere o foglie ed evitare la formazione di fastidiosi nodi che renderanno tutto molto più difficile. Per alcune tipologie di mantello, si consiglia l’utilizzo di un cardatore, soprattutto nelle fasi di muta, per rimuovere il sottopelo morto e favorire la rigenerazione del manto nuovo.Anche se il nostro cane ha il pelo corto va ugualmente spazzolato, cambieremo soltanto lo strumento. Per il pelo corto sono in commercio guanti gommati che aiutano l’esfoliazione del pelo vecchio e favoriscono la generazione di quello nuovo.Infine oltre alla spazzolatura il veterinario consiglia di passare sul pelo del cane un pettine a denti fini e fitti, che aiuti l’individuazione e l’eliminazione di eventuali parassiti, che spesso non vengono rimossi durante le operazioni di cura estetica del pelo. Pelo del cane lucido e morbido: i consigli Sono molte le pratiche che possiamo mettere in atto per donare al nostro cane un pelo lucido e setoso. Di seguito riportiamo alcuni consigli:usiamo sempre detergenti per cani, e non prodotti per uso umano. Il Ph del cane è diverso dal nostro e i saponi per uso umano potrebbero causare irritazioni ed eritemi consigli alimentari: come abbiamo detto l’alimentazione può influire molto sulla bellezza del mantello. Stiamo particolarmente attenti alla mancanza di vitamina A ed E, omega 3 e fibre, nella dieta del cane; possiamo integrarli con salmone, tonno molta acqua, per favorire l’idratazione cutanea. Inoltre uno spicchio d’aglio e il lievito di birra aggiunti al pasto, per tre pasti consecutivi una volta al mese, aiuta il pelo ad essere lucido e luminoso. rimedi naturali per il pelo lucido del cane: esistono una moltitudine di detergenti in commercio per la cura del pelo del cane, ma noi ci limiteremo a fornirvi due “rimedi della nonna” economici e pratici per la cura del mantello. Il primo è l’aceto di mele: potete frizionare il pelo del vostro cane con un panno bagnato in acqua e aceto di mele e poi strizzato; il pelo sarà disinfettato e più lucido. Inoltre l’aceto di mele donerà un piacevole profumo al manto del cane. Il secondo rimedio è il rosmarino: basterà lasciare l’erba aromatica in infusione nell’acqua calda e poi passare con un panno il pelo del vostro cane. Il mantello sarà subito più luminoso.Tea tree oil: l'ideale per il vostro cane Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Mirtacee, diffusa in Australia, in alcune zone del sud-est asiatico e del pacifico.Dalla distillazione delle foglie si ricava un un olio dalle molteplici proprietà, utilizzato soprattutto per curare i disturbi della pelle o come rimedio per tenere lontani gli insetti. Basterà versare qualche goccia di questo antibatterico naturale in acqua e poi strofinare il pelo del cane.

La storia di franny, il cane salvato dai combattimenti e che ora bacia tutti

News Redazione -

Un tempo i cani tratti in salvo dal business dei combattimenti venivano poi soppressi per la loro aggressività: ora le cose sono cambiate, come testimonia la storia di Franny. Franny è una cagnolina così carina: nelle foto che vediamo adesso è spensierata e ama stare con gli esseri umani. Però non è sempre stata così: la sua vita era un inferno, tra scommesse e combattimenti.Poi è stata salvata dalla polizia del New Jersey insieme ad altri 150 cani, e portata al centro di riabilitazione Aspca di Madison: qui i volontari si sono presi cura di lei sia fisicamente che psicologicamente.Un tempo i cani che venivano salvati da queste situazioni venivano quasi sempre soppressi, perché avevano sviluppato un'aggressività ormai incurabile. Adesso però le cose stanno diversamente, come spiegano dal centro: "Il comportamento di un cane sequestrato viene valutato singolarmente per comprendere ogni volta le opportunità di riabilitazione del quattro zampe".Perciò ora la soppressione è fatta solo se davvero non se ne può fare a meno: nel caso di Franny non ce n'era bisogno. Lei è riuscita a terminare il suo percorso terapeutico in poche settimane e adesso può essere adottata. I volontari dicono di lei: "Anche se può sembrare un po’ timida, è un animale dolcissimo e socievole che ama baciare tutti. Ci auguriamo che presto trovi una famiglia che la voglia tenere con sé per sempre".

La storia di kelsey, un cane speciale che ha salvato il padrone dall'assideramento

News Redazione -

Kelsey è un cane speciale: ha salvato il padrone dall’assideramento L’incredibile storia del cane che salva il padrone durante la notte della vigilia di capodanno.Kelsey è un bellissimo Golden Retriever tutto bianco, fedele e legato al padrone a tal punto da non abbandonarlo neanche nella condizione più estrema. Questa è l’ennesima storia che ci testimonia l’affetto che i cani hanno per il loro padrone: Kelsey ha fatto di tutto pur di salvare la vita del suo adorato Bob. E’ successo in Michigan, negli Usa, durante una di quelle serate dal freddo glaciale nella notte della vigilia di capodanno.Erano le 22.30 quando Bob si limitava a guardare la partita di calcio in televisione. Con un freddo simile tutti accendono il camino e stanno ben attenti a non farlo spegnere, così ha fatto anche Bob e appena è arrivata la pubblicità ne ha approfittato per uscire in giardino a prendere altra legna da bruciare, ma il destino gli ha giocato un brutto scherzo. Trattandosi di pochi secondi è uscito senza giacca, in pantofole e con una camicia.Si è chinato per prendere qualche legno e non si è più rialzato, è scivolato, si è ferito al collo e ha quasi perso i sensi. “Ho provato a urlare per chiedere soccorso ma la casa più vicina dista un quarto di miglio e mi erano venute a mancare le forze, a fatica mi usciva la voce”. Fortunatamente col freddo il cane stava in casa ed era comunque libero di girare, nessuna catena gli ha impedito di correre immediatamente dal suo padrone per assisterlo, non solo fisicamente ma anche mentalmente dandogli la forza necessaria per non mollare.Un cane ti può salvare la vitaKelsey, sentendo le grida di Bob e vedendolo disteso a terra, ha iniziato a leccargli la faccia e le mani per tenerlo sveglio e gli si è messo sopra per scaldarlo ed evitare che il corpo andasse in ipotermia. Il cane ha continuato ad abbaiare per chiedere soccorso e per attirare l’attenzione di qualcuno che lo aiutasse. L’uomo ha trascorso tutta la notte al gelo, la temperatura era sotto i 24 gradi, dopo 19 ore Bob perde definitivamente i sensi, ma Kelsey ha continuato ad ululare, erano le 6.30 quando finalmente è intervenuto il vicino di casa.Bob è rimasto disteso per 24 ore, ma fortunatamente ad assisterlo c’era il suo fedelissimo cane che ha continuato cercare aiuto: il vicino, insospettito da tanto rumore, si è preoccupato ed ha deciso di andare a vedere a casa di Bob, ha trovato l’uomo disteso a terra col cane sopra che si era preoccupato per tutto il tempo di tenerlo in vita. Bob è arrivato al Northern Michigan dipartimento di emergenza McLaren, in ipotermia, la sua temperatura corporea era inferiore a 70° fahrenheit aveva un ernia al disco c4-c5 e lesioni al midollo spinale.Rompendosi l’osso del collo ha rischiato prima di morire, poi una paralisi alle gambe. Il chirurgo che è intervenuto per operare l’uomo ha agito subito per evitare che i danni subiti al midollo spinale potessero causare ulteriori problemi e difficoltà per ritornare a camminare. Fortunatamente finito l’intervento chirurgico il paziente ha iniziato a muovere miracolosamente le estremità del suo corpo con più forza e a reagire. Bob è uscito vivo dalla sua tragica vigilia di capodanno ed è riuscito anche a superare l’operazione con successo, senza danni permanenti ma con l’obbligo di seguire una fisioterapia per recuperare le forze e le funzioni del suo corpo.Bob afferma che sicuramente la presenza e la tenacia di Kelsey nel stargli vicino continuando ad abbaiare, accudendolo e cercando di non farlo addormentare sono stati la motivazione che lo hanno portato a non mollare ma a lottare per la vita.  E’ grazie all’assistenza di Kelsey se questo uomo è ancora vivo. Bob sottolinea che gli deve la vita oltre a ringraziare il neurochirurgo dottor Colen che lo ha operato.Fedeltà: un valore importanteLa storia di Kelsey è un grande esempio di fedeltà: come queste ce ne sono diverse, potremmo raccogliere numerosissimi racconti che ci parlano di cani legati ai loro padroni in modo incondizionato, a tal punto da non abbandonarli mai nel bene e nel male. Vien da pensare che dovremmo prendere esempio dai cani e dovremmo davvero riflettere anche sui comportamenti umani che a volte riescono ad essere lontanissimi da storie simili. In questo caso possiamo tranquillamente affermare che si può imparare molto dagli animali. Anche la costanza del Golden Retriever che non ha mai smesso di abbaiare e leccare il padrone, non ha mai smesso di sperare che qualcuno intervenisse, sembra incredibile la prontezza con la quale questo cane si è subito buttato sopra il suo padrone per evitare che andasse in ipotermia cercando di non fargli perdere conoscenza.Avete ancora dei dubbi su cosa sono capaci di fare i cani per i loro padroni? Quando si leggono storie di cani come queste è impossibile non pensare che gli animali possano davvero volerti bene: se stai riflettendo se prenderne uno immagino non avrai più dubbi. In particolare il Golden retriever è una razza che adora stare con gli uomini, è perfetto per tutte le età per bambini, adulti e anziani. E’ tra i cani docili adatto ad essere ammaestrato molto dolce. E’ una razza che adora passeggiare, giocare è solare e allegro è molto amichevole anche con gli altri cani e gli altri animali. I Golden retriever in particolare sono portati per prestare aiuto alle persone in difficoltà, hanno un indole altruista infatti sono molto utilizzati per le pet therapy, ma anche per i non vedenti, gli ammalti o i disabili. La sua predisposizione alla socializzazione non lo rende però un cane adatto a fare la guardia, come pure non è un cane che ama stare solo: è molto affettuoso e questo lo porta a ricercare spesso tante coccole. Non è solo un bel cane esteticamente ma lo è anche di carattere: i golden retriever sono cani affettuosi, se cercate un amico socievole da coccolare è la razza giusta per voi. Si dice Cane fedele e si dice anche che sia il migliore amico dell’uomo, giudicate voi se non è vero.

Il cane inclina la testa

Il cane inclina la testa: perchè? i motivi di questo comportamento

Comportamento Redazione -

Perchè il mio cane inclina la testa? Andiamo alla scoperta del significato di questo comportamento. Quante volte il cane inclina la testa mentre guarda le persone con quell’aria interrogativa così simpatica e dolce? Sicuramente in più occasioni, e vi sarete domandati cosa passasse in quel momento per sua mente e il motivo di quel divertente movimento. Se lo sono chiesto anche alcuni psicologi e studiosi del comportamento canino, che sono arrivati a dare alcune spiegazioni in merito, tutte plausibili: Perché i cani sono curiosi: essendo animali decisamente intelligenti, i cani cercano in ogni momento di capire ciò che li circonda, spinti da un’innata curiosità. Ecco così che quando sente un suono diverso dal solito, magari un po’ stridulo o di una tonalità più alta del normale, il cane inclina la testa per cercare di comprendere di cosa si tratti e ricondurlo a qualcosa a lui noto e di cui ha già fatto esperienza. Volete fare una prova? Rivolgetevi al vostro cane modificando la voce, come se doveste parlare in falsetto: è molto probabile che l’adorato quattrozampe vi guardi proprio con quella testolina inclinata che vi fa tanta tenerezza. Non riconoscendo il vostro solito tono vi guarderà con particolare attenzione, cercando di capire se quel suono insolito proviene proprio da voi. Per la conformazione dell’orecchio: secondo alcuni ricercatori americani inclinare la testa servirebbe al cane a cercare di individuare la fonte dei suoni. Infatti i nostri quattrozampe, pur avendo un udito molto più sensibile e sviluppato di quello umano, che permette loro di sentire anche a notevoli distanze, avrebbero però maggiore difficoltà a riconoscere da dove proviene il suono, quindi piegherebbero di lato la testa per “mettere a fuoco” la sorgente dello stimolo uditivo. Per vedere meglio: lo psicologo americano Stanley Coran afferma che i cani, soprattutto quelli che hanno un muso molto “ingombrante”, sarebbero da questo ostacolati e non avrebbero sempre una visione globale di chi o cosa sta loro di fronte. Pertanto il cane inclina la testa per cercare di vedere meglio il padrone che sta parlando, o comunque l’oggetto da cui proviene il rumore, ma anche per cercare di leggere più chiaramente le espressioni del nostro volto che, in aggiunta al suono, riescono a comunicare al nostro quattrozampe cosa vogliamo da lui. Oltre alla vista e all’udito infatti il cane utilizza la sua incredibile capacità di interpretare il nostro linguaggio corporeo per decodificare i messaggi che l’essere umano vuole comunicargli.Il cane inclina la testa: le cause di questo comportamento Il cane inclina la testa di lato per altri motivi, e non soltanto perché sta cercando di capire meglio il significato del fonema che sente oppure di vedere e individuare la fonte di un suono, ma perché è infastidito da esso. Alcuni rumori infatti possono risultare insopportabili al cane, come il suono di campanello “vecchia maniera”, la musica a volume troppo elevato e, in generale i rumori particolarmente forti o striduli. Non dobbiamo dimenticare infatti che l’udito raffinatissimo dei quattro zampe sente tutto amplificato all’ennesima potenza rispetto a quello di noi esseri umani, così può capitare che il cane inclini la testa per manifestare la sua insofferenza verso suoni a lui sgraditi.

Otite nel cane: sintomi, cure e rimedi

Salute del cane Redazione -

L'otite nel cane è un'infiammazione dell'orecchio che statisticamente colpisce decine di milioni di quattro zampe in tutto il mondo. Nel nostro articolo andiamo a scoprire tutto sull'otite nel cane. Come si cura? Come si previene? Sospetti che il tuo cane abbia mal di orecchie? Ti aiutiamo a capire quali sono i sintomi più comuni che si nascondono dietro un problema di otite. Ti indichiamo diversi accorgimenti per evitare che il cane venga affetto da questo tipo di fastidio. In caso ne venga colpito ci sono alcune indicazioni che possono aiutarti a capire come muoverti e come fare per evitare che l’otite peggiori. Il tuo cane è in buone mani e le sue orecchie possono ritenersi in salvo perché nell’articolo troverai diversi consigli su come reagire se si presentano problemi di questo tipo. L’otite si cura ma può avere dei tempi più lunghi di guarigione, quindi attenzione perché con pochi accorgimenti si può prevenire la possibile formazione di questo disturbo.Otite nel cane: di cosa si tratta? E’ da un pò di tempo che il tuo cane scuote ripetutamente la testa, hai notato delle lesioni e si gratta in continuazione vicino alle orecchie? E’ possibile che sia stato affetto da un’otite. Se è soggetto anche ad una fuoriuscita di un liquido scuro dall’orecchio allora significa che lo stadio dell’infiammazione è avanzato. Le otiti possono essere il risultato di colpi di vento, ma anche sbalzi di temperature, per questo motivo ne sono maggiormente soggetti i cani che vivono all’aperto, in giardino o anche in campagna. Così come nell’orecchio dell’uomo anche in quello del cane ci sono tre parti: il padiglione, il condotto uditivo, il timpano. A metà strada troviamo incudine, martello e staffa che sono gli ossicini più piccoli del corpo sia umano che canino e infine proseguendo nella parte più interna ci sono i canali semicircolari e la coclea. Sulla base di questi tre punti dell’orecchio possiamo stabilire di che tipo di otite stiamo parlando, se è esterna, interna o media. Spesso l’otite è causata dalla formazione di batteri nelle orecchie, tra quelle più frequenti c’è l’otite esterna dovuta anche ad una scarsa pulizia, orecchie lunghe o presenza di peli nell’apparato uditivo può comportare più facilmente la formazione di infezioni. A peggiorare il tutto c’è la produzione di cerume, ricco di batteri e dal cattivo odore, conseguenza di leishmania, dermatiti e infezioni. Attenzione se non si interviene subito con le cure adatte: l’otite esterna fora il timpano e arriva al secondo stadio, nell’orecchio medio, dove l’udito può subire una riduzione più o meno grave, poichè ha il compito di trasmettere il suono alla parte più profonda. Se l’infiammazione sarà ulteriormente trascurata arriverà alla parte più interna dell’orecchio e nei casi più gravi provocherà la sordità del cane. La parte più interna dell’orecchio non è solo legata a funzioni uditive ma anche a quelle dell’equilibrio, comprometterla potrebbe significare anche dover affrontare problemi durante gli spostamenti, con conseguente difficoltà nel riuscire a mantenere un percorso durante il cammino. Per riconoscere l’otite potete verificare se il cane da questi segni:Ripetuto scuotimento della testa, o continuo ripiegamento di essa su un lato Segni alle orecchie conseguenti al continuo grattarsi del cane Cattivo odore e cerume scuro Dolore e fastidio se gli toccate l’orecchio Pus forfora, scaglie di pelle e perdita di pelo attorno all’orecchioOtite nel cane: causeSe avvistate alcuni di questi comportamenti e sintomi significa che il cane ha problemi alle orecchie. L’otite può essere causata da più fattori tra cui ad esempio quello allergico, dovuto ad un’intolleranza al cibo che si sfoga attraverso pruriti e formazione di scaglie di pelle. I cani con le orecchie lunghe e pelose come Cocker e Basset Hound, o barboncini ad esempio, sono maggiormente soggetti ad infezioni causate da corpi estranei. Polvere e sporcizia che rimangono incastrate nel pelo possono lentamente scendere all’interno dell’orecchio, i forasacchi sono particolarmente dannosi, le piccole spighe appuntite creano forti infiammazioni e possono, nei casi peggiori forare il timpano, sono corpi estranei che raccolgono frequentemente i cani a contatto con prati, giardini, ambienti aperti. Il cerume maleodorante è un chiaro indizio di infezioni da funghi, si sviluppa in condizioni di umidità, dopo aver fatto il bagno al cane è importante asciugargli bene le orecchie. La fuori uscita di pus è un segnale di infezione da batteri come stafilococchi o pseudomonas che se non vengono curati bene  possono causare anche forti dolori al cane. Altro indizio di otite è sempre la presenza di un parassita causa di cerume scuro ma inodore che da forti pruriti ed è causato dall’acaro otodectes cynotics.Otite nel cane: curaRinforzare il sistema immunitario del cane è sicuramente un passo per iniziare a curare l’otite nel cane. Per valutare il livello di gravità è consigliabile rivolgersi al vostro veterinario, con gli strumenti adeguati riuscirà anche ad analizzare più in profondità l’orecchio del cane. Se l’otite è causata da un batterio allora sarà utile un antibiotico, mentre se il veterinario ritiene che la causa siano i funghi per eliminarli bisogna utilizzare antimicotici, gocce o gel, se si tratta di parassiti sarà necessario un prodotto adeguato. Se il cane ha un corpo estraneo è meglio farlo visitare dal veterinario che si preoccuperà anche della sua conseguente estrazione in maniera corretta. Curare l’otite può richiedere tempi abbastanza lunghi quindi è importante adottare qualche piccolo accorgimento. Per prevenire otiti di qualsiasi gravità nel vostro cane è sicuramente importante tenere pulito l’apparato uditivo, con appositi detergenti per disinfettare e pulire le orecchie del cane. E’ sufficiente un batuffolo di cotone per rimuovere la sporcizia dalle orecchie, è sconsigliato fare quest’operazione con l’utilizzo di coton fioc perché potrebbe peggiorare la situazione spingendo ancora più in profondità il cerume fino a creare un tappo. Evidenzio l’importanza di asciugare bene le orecchie del cane dopo un bagno. La pulizia delle orecchie è molto importante, se vuoi abituare il tuo cane a farsela fare senza problemi puoi procedere premiandolo con qualche piccolo regalo dopo aver compiuto l’operazione, un bocconcino renderà sicuramente il tuo cane più predisposto a sottoporsi a questa azione di pochi minuti. Lo sappiamo anche noi esseri umani quanto può essere fastidiosa l'otite: questa patologia però colpisce anche i nostri cagnolini. Secondo alcune statistiche sono milioni i quattro zampe che ogni anno ne vengono colpiti, con sintomi che possono variare a seconda della gravità. Quali sono le cause che portano il nostro cane ad avere questo problema? Può essere che l'otite nel cane sia dovuta ad un semplice colpo di freddo, accumulo di cerume (con conseguente proliferazione di batteri) oppure addirittura motivi più gravi come la perforazione del timpano o infiammazione del labirinto. Partiamo subito dicendo che l'otite nel cane si può manifestare in diverse modalità; precisamente ne esistono tre tipologie: esterna, media e interna. Nella prima, come si evince dal nome, il cane presenta dei problemi nella zona esterna dell'orecchio ovvero nel padiglione auricolare e nella prima parte del condotto uditivo. Tra le varie tipologie è quella più frequente: abbiamo un accumulo di cerume che porta alla proliferazione di batteri, così da infiammare la zona interessata ed esporre il nostro fido a varie malattie. Nell'otite media abbiamo un problema che inizia a diventare più fastidiosa, perchè ad essere esposto è il timpano, che probabilmente è stato perforato. L'ultima tipologia di otite nel cane, che è anche in assoluto la più grave, è quella interna: causata da un'infiammazione del labirinto, è fortunatamente rara e si manifesta solo in casi di otite media non curata.Otite nel cane: sintomi I sintomi dell'otite nel cane dipendono essenzialmente dalla tipologia e dunque dalla gravità della patologia. Sono riassumibili in quest'ordine:Prurito continuo Dolore Problemi di udito e di equilibrio Il cane scuote la testa frequentemente e si gratta violentemente Fuoriuscita di un liquido scuro dall'orecchioOtite nel cane: cura Per debellare il problema servono gli antibiotici: le otiti vanno curate così, tuttavia per la migliore terapia possibile è indispensabile andare dal vostro veterinario di fiducia, che saprà individuare le cause della patologia e quindi fornirvi la cura più indicata.Quali sono le razze più colpite dall'otite nel cane? Un'ultima curiosità: ci sono sicuramente alcune razze più esposte di altre al pericolo di essere attaccate da questi batteri che poi provocano l'otite. Tra queste ci sono sicuramente anche Golden Retriever e Labrador. Perché sono più esposti? Per come sono strutturati per la conformazione delle loro orecchie.